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Profilo biografico: Belgrado Pedretti

Belgrado Pedretti M
05/05/1913, Carrara (MS), Italia
11/02/1979, Carrara (MS), Italia
Nato da Guglielmo e Rosa Vannacci, si avvicina da giovanissimo agli ideali anarchici svolgendo insieme ai compagni di Carrara alcune azioni contro il regime fascista che gli costano denunce e condanne per propaganda clandestina. Nel 1937-38 è recluso nel penitenziario di Pianosa dove, tra gli altri, conosce Sandro Pertini. Di nuovo libero, rientra a Carrara dove una sera del 1942, assieme a Giovanni Zava e Gino Giorgi disarma e schiaffeggia cinque fascisti. Ricercati dalle milizie del regime, i tre sono costretti a fuggire a Milano dove nel novembre dello stesso anno sono sorpresi ad affiggere volantini antifascisti rivolti al popolo italiano e inneggianti a sollevarsi contro la guerra. A seguito di uno scontro a fuoco, i tre riescono a riparare prima a Genova e poi a La Spezia. Costantemente ricercati dall’OVRA, Zava e Giorgi sono rintracciati dalla PS in una pensione della città ligure. Ne deriva uno scontro a fuoco che dura alcune ore. I tre vengono alla fine arrestati gravemente feriti. Negli scontri trova la morte un poliziotto fascista. Inizialmente rinchiusi nel carcere di La Spezia, nel 1943 vengono trasferiti in quello di Massa in attesa del processo e della sicura fucilazione. Nel giugno del 1944 alcuni partigiani della formazione “Elio” attaccano il carcere e riescono a liberare alcuni prigionieri. Pedrini decide di unirsi a loro nella lotta di Liberazione prendendo parte a svariati combattimenti e azioni di sabotaggio. Nel maggio del 1945 viene arrestato per i fatti accaduti nel 1942 a La Spezia e condannato nel 1949 all’ergastolo (pena poi commutata in 30 anni di reclusione). Riacquista la libertà il 17 aprile 1975 dopo aver passato gli anni della detenzione a tentare diverse fughe, a fomentare rivolte nel carcere ma soprattutto a leggere i classici e a scrivere numerose poesie (tra cui “Schiavi”, alla base del celebre canto anarchico Il Galeone). Una volta libero riprende la sua attività aprendo a Carrara il Circolo Culturale Anarchico prima e il Circolo Anarchico “Bruno Filippi” poi. Scrive vari manifesti e volantini e s’impegna nella ristampa dello scritto di Bruno Filippi “L’iconoclasta” (1978) e nella realizzazione del giornale “L’Amico del Popolo” che vedrà la luce qualche mese dopo la sua scomparsa.
Biografia redatta nell'ambito del progetto di tirocinio p1502/19 "Un'attività di public history: comunicare l'antifascismo e la resistenza".

Citazioni di o su Belgrado Pedretti in Monografia

I. Rossi, La ripresa del movimento anarchico e la propaganda orale dal 1943 al 1950, Pistoia, 1981

Citazioni di o su Belgrado Pedretti in Articolo in sito web

voce "Belgrado Pedretti" in "Biblioteca Franco Serantini - Collezioni digitali", "http://www.bfscollezionidigitali.org/entita/14360-pedrini-belgrado/", 2004

Relazioni con altri documenti e biografie


Niccolo' Sparnacci
09/04/2020 13/04/2020
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Come citare questa fonte. Pedretti, Belgrado  in Archos Biografie [IT-BP1368]
Ultimo aggiornamento: mercoledì 30/1/2019