Ines
Bedeschi
F
31/08/1914, Conselice (RA), Italia
28/03/1945, Riva del Po (FE), Italia
Con l’armistizio dell’8 settembre entra subito a far parte della Resistenza emiliana. Quando nell’aprile del 1944 si formò a Bologna il Comando unificato militare Emilia Romagna (CUMER), vi si unì sotto lo pseudonimo di “Bruna”. Staffetta coraggiosa, portò a termine molti compiti delicati. Durante una di queste missioni venne catturata dai nazifascisti che la torturarono per avere i nomi dei suoi compagni. Non ricevendo alcuna informazione, la fucilarono e gettarono il suo corpo nel Po a Colorno. Nel settembre 1968 le è stata conferita la Medaglia d’oro al valor militare, corredata dalla seguente motivazione: "Spinta da ardente amor di Patria, entrava all'armistizio nelle formazioni partigiane operanti nella sua zona, subito distinguendosi per elevato spirito e intelligente iniziativa. Assunti i compiti di staffetta, portava a termine le delicate missioni affidatele incurante dei rischi e pericoli cui andava incontro e dell'assidua sorveglianza del nemico. Scoperta, arrestata e barbaramente torturata, preferiva il supremo sacrificio anziché tradire i suoi compagni di lotta".
Citazioni di o su Ines Bedeschi in Articolo in sito web
• voce "Ines Bedeschi" in "Anpi - Donne e Uomini della Resistenza", "https://www.anpi.it/donne-e-uomini/2398/ines-bedeschi ", 2010 • voce "Ines Bedeschi" in "Globalist Syndication", "https://www.globalist.it/news/2018/03/28/bruna-la-partigiana-torturata-e-uccisa-dai-nazifascisti-med", 2018 • Il ruolo rimosso delle donne nella Resistenza in "Internazionale", "https://www.internazionale.it/bloc-notes/annalisa-camilli/2019/04/25/donne-resistenza", 2019