Accesso riservato

Profilo biografico: Arcangelo Sonnati

Arcangelo Sonnati M
20/03/1894, Città della Pieve (PG), Italia
02/06/1979, Cerrina Monferrato (AL), Italia
Coniugato
Il Maresciallo Maggiore Arcangelo Sonnati nacque a Città della Pieve (PG) il 20 marzo 1894, figlio di Giuseppe e Maria Gorelli. Si arruolò nell’Arma dei Carabinieri Reali il 9 maggio 1912 quale Allievo Carabiniere a piedi, uscendo dal relativo corso alcuni mesi dopo con la nomina a Carabiniere (30 settembre) e il trasferimento alla Legione Carabinieri di Ancona. Poco dopo il termine della ferma triennale, ottenuto un anno di rafferma, fu trasferito il 23 maggio 1915 – poco prima dell’ingresso dell’Italia in guerra – al 1° Reggimento Carabinieri Mobilitato. Il 24 luglio successivo venne ricoverato nell’ospedale da campo di Villa Blanchis. Risulta sconosciuta la causa del ricovero, avvenuto forse per una ferita subita in combattimento poco tempo dopo la battaglia del Podgora (19 luglio), oppure per il colera che colpì il Reggimento in quei giorni. Nel mese di settembre rientrò in territorio dichiarato in stato di Guerra. Pochi mesi dopo fu promosso Vice Brigadiere con anzianità 31 dicembre 1916.
Il 16 aprile 1918 fu trasferito, per avvicendamento, dalla zona di Guerra e inviato nuovamente alla Legione Carabinieri di Ancona. Nel 1919 risulta poi effettivo presso la ricostituita Legione di Chieti (che era stata soppressa nel 1868).
Alla fine del conflitto fu insignito della Croce al Merito di Guerra, della Medaglia Interalleata della Vittoria, della Medaglia Commemorativa della Guerra italo – austriaca con l’indicazione di quattro anni di campagna (il massimo possibile) e successivamente della Medaglia Commemorativa dell’Unità d’Italia.
Promosso Brigadiere con anzianità 31 gennaio 1918, venne infine inviato alla Legione Carabinieri di Alessandria ove giunse il 1°aprile 1920 Dopo nemmeno due anni fu trasferito al Battaglione autonomo Carabinieri Reali di Alessandria. Rientrato così nei ranghi della Legione territoriale di Alessandria (23 febbraio 1923), ottenne la nomina a Maresciallo d’Alloggio (30 aprile 1923) e poi Maresciallo Capo (30 aprile 1925).
Di stanza a Cerrina Monferrato, nell’ottobre del 1924 il Maresciallo sposò Vincenza Bollo, figlia di alcuni agricoltori della zona. Dalla loro unione sarebbero nati Armando (nel 1925) e Piergiuseppe (nel 1935).
La cittadina di Cerrina Monferrato rimase poi luogo di stabile dimora dopo il congedo, avvenuto per anzianità di servizio il 15 agosto 1934.
Richiamato due volte, per pochi giorni, sia nel settembre 1938 sia nel settembre 1939 (in entrambe le circostanze a seguito di parziale mobilitazione), fu poi definitivamente richiamato in servizio nel giugno 1940 a seguito dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale rimanendo, almeno fino al 1944, a Cerrina Monferrato, al comando della locale Stazione.
Nel gennaio di quell’anno venne trasferito a Ponzone (AL) quale Comandante, dove prese alloggio in via S. Anna, sede dell’allora Comando Stazione Carabinieri Reali. Qualche mese dopo, probabilmente indotto dall’incremento delle operazioni antipartigiane nella zona, decise di aderire attivamente al movimento resistenziale. In questo contesto ebbe un ruolo fondamentale nel salvataggio del Rabbino Capo di Alessandria, Acqui e Asti, Adolfo Salvatore Ancona. Il Rabbino Capo, allontanatosi dalla città termale all’indomani dell’8 settembre 1943 insieme a tutta la sua famiglia, si era rifugiato prima a Terzo, poi a Cartosio e infine sicuramente a Ponzone, presso la frazione Caldasio, già nella primavera del 1944. In ogni luogo era stato tenuto nascosto da famiglie di agricoltori a rischio della loro vita. Avendo presumibilmente saputo in anticipo o intuito l’imminenza di un imponente rastrellamento, il Maresciallo Sonnati riuscì ad avvisare il Rabbino Capo che fuggì dalla zona e si mise in salvo insieme alla sua famiglia.
Nel mese di giugno si unì ai gruppi partigiani che diedero vita all’8ª divisione GL, operante nel Basso Alessandrino.
Nel maggio 1945, terminata la guerra, Sonnati si presentò al comando della Legione Carabinieri di Alessandria e chiese di essere trattenuto in servizio, ottenendo immediatamente il Comando della Stazione Carabinieri di Verzuolo (CN) che raggiunse nei giorni successivi. Pochi mesi dopo, nel luglio, venne mandato a svolgere le funzioni di Maresciallo in sottordine alla Tenenza di Borgo San Dalmazzo, sempre nel Cuneese.
Qui lo raggiunse, nel gennaio del 1946, la promozione a Maresciallo Maggiore.
Tuttavia l’Arma dei Carabinieri che già dal 1945 aveva avviato una serie di accertamenti sul comportamento dei suoi militari nel Nord Italia (anche inviandoli alle Commissioni per l’Epurazione), emanò una circolare che inviava automaticamente in congedo tutti coloro che avevano prestato giuramento alla Repubblica sociale italiana. Per il Maresciallo Maggiore Sonnati, nonostante la collaborazione con i partigiani, giunse quindi, nell’aprile 1947, la collocazione in congedo illimitato.
Il Maresciallo Maggiore Arcangelo Sonnati si ritirò a Cerrina Monferrato dove morì il 2 giugno 1979. Ai discendenti non raccontò mai di quanto aveva fatto durante il periodo resistenziale, tantomeno del salvataggio del Rabbino Ancona.


Citazioni di o su Arcangelo Sonnati in Articolo di periodico

Capitano Ferdinando Angeletti, Il Maresciallo Arcangelo Sonnati in "Notiziario storico dell'Arma dei Carabinieri", a. IV, n. 3, 2019, pp. 94-99

Citazioni di o su Arcangelo Sonnati in Varie

Archivio privato Meir Polacco, [pronipote del Rabbino Capo Adolfo Salvatore Ancona]
Archivio privato Famiglia Sonnati

Relazioni con altri documenti e biografie


Meir Polacco
24/05/2021 24/05/2021
visualizza

Visualizza i contributi lasciati su questo documento

Come citare questa fonte. Sonnati, Arcangelo  in Archos Biografie [IT-BP1383]
Ultimo aggiornamento: mercoledì 30/1/2019