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Archivi della Resistenza e del '900
Profilo biografico: Mario Alemanno
Mario
Alemanno
M
16/10/1895, Crescentino (VC), Italia
02/05/1975, Torino (TO), Italia
Coniugato
Già combattente nella Grande Guerra nel 4° Reggimento di Artiglieria da Campagna, ufficiale di carriera (nel Regio Esercito raggiungerà il grado di tenente collonello), durante la seconda guerra mondiale prende parte alle operazioni miltari sul fronte greco-albanese nei ranghi del 14° Reggimento di Artiglieria della Divisione "Ferrara". Ferito in combattimento a Lekeli (Albania) il 2 marzo 1941, l'anno successivo riceve per l'episodio la Medaglia di bronzo al valor militare. Rientrato in Italia, dopo l'armistizio, il 10-9-1943, è catturato dai tedeschi a Mantova e in seguito avviato come IMI (Internato Militare Italiano) nel sottocampo di Nehrybka dello Stalag 327/z di Przemyśl, dove viene immatricolato con il n. 649. Il 30-10 è trasferito nello Stalag 367 di Czestochowa-Tschenstochau. Il 17 marzo 1944, dopo aver accettato di aderire in qualche forma alla Repubblica Sociale, è avviato allo Stalag VII A di Moosburg e da qui a Verona, dove il 15 aprile risulta definitivamente liberato dalla prigiona. Esentato dalla ripresa del servizio, torna nella natia Crescentino (dove la famiglia era intanto sfollata da Torino a causa dei bombardamenti): qui il 19-9-1944 risulta aver parte (verosimilmente con funzioni 'di garanzia') in uno 'scambio di ostaggi' tra unità partigiane e della Wehrmacht che porta alla liberazione di numerosi civili già catturati dai tedeschi per rappresaglia. Dopo la Liberazione rientra a Torino, dove, nell'agosto, si ricongiunge con il figlio Adriano, anch'egli reduce dalla prigionia come IMI. Non considerato passibile di sanzioni dalle autorità militari per l'opzione a favore della Rsi fatta nel Lager, si ritira a vita privata. Coniugato con Italia (detta Lia) Libera Roma Carola Guglielma Ambrosich.
Testo in corso di revisione
Cristian Pecchenino
31-12-2022 20/09/2023
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16/10/1895, Crescentino (VC), Italia
02/05/1975, Torino (TO), Italia
Coniugato
Già combattente nella Grande Guerra nel 4° Reggimento di Artiglieria da Campagna, ufficiale di carriera (nel Regio Esercito raggiungerà il grado di tenente collonello), durante la seconda guerra mondiale prende parte alle operazioni miltari sul fronte greco-albanese nei ranghi del 14° Reggimento di Artiglieria della Divisione "Ferrara". Ferito in combattimento a Lekeli (Albania) il 2 marzo 1941, l'anno successivo riceve per l'episodio la Medaglia di bronzo al valor militare. Rientrato in Italia, dopo l'armistizio, il 10-9-1943, è catturato dai tedeschi a Mantova e in seguito avviato come IMI (Internato Militare Italiano) nel sottocampo di Nehrybka dello Stalag 327/z di Przemyśl, dove viene immatricolato con il n. 649. Il 30-10 è trasferito nello Stalag 367 di Czestochowa-Tschenstochau. Il 17 marzo 1944, dopo aver accettato di aderire in qualche forma alla Repubblica Sociale, è avviato allo Stalag VII A di Moosburg e da qui a Verona, dove il 15 aprile risulta definitivamente liberato dalla prigiona. Esentato dalla ripresa del servizio, torna nella natia Crescentino (dove la famiglia era intanto sfollata da Torino a causa dei bombardamenti): qui il 19-9-1944 risulta aver parte (verosimilmente con funzioni 'di garanzia') in uno 'scambio di ostaggi' tra unità partigiane e della Wehrmacht che porta alla liberazione di numerosi civili già catturati dai tedeschi per rappresaglia. Dopo la Liberazione rientra a Torino, dove, nell'agosto, si ricongiunge con il figlio Adriano, anch'egli reduce dalla prigionia come IMI. Non considerato passibile di sanzioni dalle autorità militari per l'opzione a favore della Rsi fatta nel Lager, si ritira a vita privata. Coniugato con Italia (detta Lia) Libera Roma Carola Guglielma Ambrosich.
Testo in corso di revisione
Relazioni con altri documenti e biografie
adesione alla RSI di Internati Militari Italiani; fronte greco-albanese; internati militari italiani; medaglia di bronzo al valor militare; prima guerra mondiale; scambio di prigionieri
Crescentino, VC; Czestochowa [Stalag 367 Tschenstochau], Polonia; Lekeli [Lekel], Albania; Mantova, MN; Moosborg [Stalag VII A Moosborg], Germania; Nehrybka [Stalag 327/z Nehrybka], Polonia; Przemysl [Stalag 327 Przemysl], Polonia; Torino, TO; Verona, VR
Alemanno, Adriano; Alemanno, Mario, tenente colonnello Alemanno; Ambrosich [Ambrosi], Italia Libera Roma Carola Guglielma, Ambrosich Alemanno Italia Libera Roma Carola Guglielma, Lia Alemanno
FA it. Artiglieria Rgt. 14°; FA it. Fanteria Div. Ferrara 23ª; FA it. Rgt. Artiglieria da campagna 4°
Crescentino, VC; Czestochowa [Stalag 367 Tschenstochau], Polonia; Lekeli [Lekel], Albania; Mantova, MN; Moosborg [Stalag VII A Moosborg], Germania; Nehrybka [Stalag 327/z Nehrybka], Polonia; Przemysl [Stalag 327 Przemysl], Polonia; Torino, TO; Verona, VR
Alemanno, Adriano; Alemanno, Mario, tenente colonnello Alemanno; Ambrosich [Ambrosi], Italia Libera Roma Carola Guglielma, Ambrosich Alemanno Italia Libera Roma Carola Guglielma, Lia Alemanno
FA it. Artiglieria Rgt. 14°; FA it. Fanteria Div. Ferrara 23ª; FA it. Rgt. Artiglieria da campagna 4°
Cristian Pecchenino
31-12-2022 20/09/2023
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Come citare questa fonte. Alemanno, Mario in Archos Biografie [IT-BP1419]
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