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Profilo biografico: Umberto Borsari

Umberto Borsari M
13/06/1889, Roma (RM), Italia
13/08/1953, Roma (RM), Italia
Nasce a Roma il 13 giugno 1889 da Luigi e Anna De’ Rossi. Sposato con Clara Bottaliga (di Arnaldo, nata a Senigallia il 16 dicembre 1889), da cui avrà due figli: Luigi (1916) e Giorgio (1918). Muore a Roma il 13 agosto 1953.

- Studi
Laurea in giurisprudenza a Roma.

- Carriera
Nel 1913 supera brillantemente il concorso per uditore giudiziario, e nel 1914 è in servizio con questo ruolo presso il tribunale di Roma; nel 1915 è sostituto procuratore a Forlì.
1915-1918 partecipa alla guerra nel corpo di fanteria; ne esce con il grado di capitano di complemento nel Corpo della Giustizia militare dopo aver prestato servizio quale ufficiale istruttore nei Tribunali di guerra di Torino, Padova e Venezia.
1919 da pretore di Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) è destinato alla Pretura di Cherasco (Cuneo).
1920-1922 pretore a Ceccano (dipendente dal tribunale di Frosinone).
1922 marzo - 1923 ottobre: è posto fuori ruolo perché messo a disposizione della Presidenza del Consiglio dei ministri con un incarico nelle nuove province, sostituto procuratore a Pola.
1923-1924 è alla Procura di Velletri.
1924 da aprile è applicato al Gabinetto del guardasigilli Aldo Oviglio.
1925 da marzo è in servizio all’Ufficio superiore del personale. Riceve sempre ottimi giudizi dai superiori.
1927 è sostituto procuratore in funzioni di segretario presso il Ministero di grazia e giustizia (MGG). Iscritto al Partito nazionale fascista dal 1929.
1931 risulta sostituto procuratore assegnato al MGG, è nominato direttore dell’Ufficio superiore del personale e degli affari generali (Ufficio II).
1933 è promosso per merito distinto consigliere di Corte d’appello in seguito a scrutinio.
1938 risulta ancora fuori del ruolo organico della magistratura perché addetto al MGG per esercitarvi funzioni amministrative. Con decreto del 23 giugno è richiamato nel ruolo organico di magistratura, nominato sostituto procuratore generale di Corte di cassazione e destinato in funzioni di avvocato generale presso la sezione di Corte di appello di Fiume.
1939 destinato come consigliere alla Corte di cassazione del regno (I sezione penale); forse non aveva nemmeno preso effettivamente servizio a Fiume.
1942 settembre, richiamato nei ruoli ausiliari della Giustizia militare, con il grado di maggiore generale, quindi viene richiesta la sua assegnazione alla Procura generale militare con le funzioni di sostituto procuratore generale. L’effettiva presa di servizio avviene tra il dicembre 1942 e il gennaio 1943.
1943 il 23 settembre il MGG chiede il suo collocamento in congedo per reintegrarlo nel suo ruolo in Corte di cassazione; il congedo è ufficializzato il 27 ottobre seguente.
1944 in Roma liberata è nominato procuratore generale del Tribunale supremo militare: il decreto ufficiale di nomina è datato 15 ottobre, probabilmente il servizio era cominciato già un mese prima. Sottoposto a procedimento d’epurazione e prosciolto.
1945 giugno: richiamato in ruolo giusto per essere nominato presidente di sezione della Corte di cassazione e subito dopo ricollocato fuori ruolo al Tribunale supremo militare.
1945 13 agosto: nella sua veste di procuratore generale militare partecipa a una riunione presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, avente per oggetto le misure da prendere nei confronti dei disertori e dei renitenti. Si esprime per provvedimenti di grazia e clemenza individuali (non un’amnistia generalizzata), invocando allo stesso tempo un incremento del personale della Giustizia militare, necessario per far andare avanti i procedimenti.
1949 settembre svolge le funzioni di presidente della commissione di concorso per 26 posti di uditori militari.
1950 quando si presenta al Quirinale, il primo gennaio, per gli auguri istituzionali del presidente Einaudi, risulta avere il grado di generale di Corpo d’armata. In novembre è autorizzato a partecipare nel suo ruolo di procuratore generale militare al congresso nazionale dei magistrati italiani che si tiene a Napoli.

- Encomi, onorificenze, altre indicazioni
1928 riceve “una parola di vivo compiacimento e di alto elogio” per come ha svolto il ruolo di segretario a un concorso per sei posti di consigliere di Corte di cassazione (febbraio).
1936 encomio scritto dal guardasigilli Arrigo Solmi.
Croce al merito di guerra; ferito di guerra (maggio 1916); Campagna nazionale della Guerra Italo-Austriaca; commendatore dell’Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro nel 1940; grand’ufficiale dell’Ordine della Corona d’Italia nel 1936.

- Fonti e bibliografia:
Commissione parlamentare di inchiesta sulle cause dell’occultamento di fascicoli relativi a crimini nazifascisti, fascicolo personale.
Archivio Centrale dello Stato (ACS), Ministero di grazia e giustizia, 4° versamento.
ACS, Presidenza del consiglio dei ministri, busta 3247.
Portale storico della Presidenza della Repubblica: https://archivio.quirinale.it/aspr/diari/EVENT-002-000386/presidente/luigi-einaudi;#n

- Revisione della scheda a cura di Giovanni Focardi.

Citazioni di o su Umberto Borsari in Monografia

U. Borsari, Il Codice della circolazione stradale e dell’automobile. Manuale di legislazione commentata, Roma, C. Colombo, 1929, [seconda edizione 1932, terza ed. 1937]
La nuova corte di assise. Guida pratica, specialmente ad uso degli assessori, G.C. Millozza e U. Borsari (cur.), Roma, Stamperia Reale, 1931
U. Borsari, La responsabilità civile del proprietario di autoveicoli per le contravvenzioni commesse dal conducente secondo la legge speciale ed i nuovi codici, Torino, Unione Tipografico-editrice torinese, 1932, [già pubblicato in: “Annali di Diritto e Procedura penale”, a. 1, fasc. 7-8]
U. Borsari, Nuovo codice della circolazione stradale e dell’automobile. Manuale di legislazione commentata, Roma, Tip. Della Camera Dei Deputati, 1934
U. Borsari, Le tasse automobilistiche e gli altri tributi sui veicoli. Cenni sulla legislazione vigente e testo dei singoli provvedimenti, Roma, C. Colombo, 1935
U. Borsari, I trasporti di merci con autoveicoli. Disciplinamento amministrativo e tributario. In appendice il testo dei Provvedimenti legislativi e ministeriali e delle circolari, Roma, Stamperia Reale, 1936

Citazioni di o su Umberto Borsari in Articolo di periodico

U. Borsari, I veicoli filoviari ed il codice stradale in "Concessioni e costruzioni. Rivista legale amministrativa tecnica", a. XII, n. 1-2, gennaio-febbraio 1941, pp. 210-214, [ripreso da “Rassegna giuridica della circolazione stradale” dove era stato pubblicato la prima volta]

Relazioni con altri documenti e biografie


Filippo Benfante
20/04/2023 27/06/2023
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Come citare questa fonte. Borsari, Umberto  in Archos Biografie [IT-BP1426]
Ultimo aggiornamento: mercoledì 30/1/2019