Accesso riservato

Profilo biografico: Ottavio Benedicti

Ottavio Benedicti M
08/08/1908, Termini Imerese (PA), Italia
23/07/1986 Nato a Termini Imerese (PA) l’8 (talora si trova il 7) agosto 1908, da Osvaldo e Valfré Virginia.
Risulta celibe nel 1964, ma il necrologio dell’avv. Ottavio Benedicti, magistrato di Cassazione e cav. di Gran Croce, “improvvisamente […] mancato” il 23 luglio 1986, è pubblicato su “La Stampa” a cura della moglie Rita Rescati (?). Non risultano figli.

- Studi e attività accademiche
Laureato in giurisprudenza a Torino l’8 luglio 1931.

- Carriera
Entra nella magistratura ordinaria il 22 luglio 1935, negli anni seguenti è sostituto procuratore presso il tribunale di Savona e quindi in quello di Brescia (1938).
Nel 1941 è richiamato sotto le armi e passa alla Giustizia Militare come sostituto avvocato militare. Dal 14 marzo al 13 luglio 1941 è presso il TMTG della Sardegna, dove sostiene “brillantemente ed efficacemente l’accusa anche in processi di particolare gravità, e dimostrando di possedere […] elevati sentimenti morali, patriottici e di fedeltà al Regime” (30 giugno 1943, colonnello Paolo Impicciché).
Dal 14 luglio 1941 è presso il TMTG di Torino, apparentemente senza interruzioni fino a tutto febbraio 1943. Il 1° marzo 1943 passa al TG della Quarta Armata, dove resta almeno fino al 15 luglio 1943; della stessa data è un elogio scritto dal generale Gervasio Venuti: “L’ho impiegato in gravi e difficili processi, come quelli aventi riflesso politico per reati commessi da elementi francesi a danno delle FFAA italiane di occupazione”.
Non si hanno altre notizie su di lui fino al dopoguerra, quando riprende la carriera nella magistratura ordinaria. Nel 1946 risulta pubblico ministero presso il Tribunale di Torino, dove resta in servizio presumibilmente fino agli anni Settanta. Dal 1954 è sostituto procuratore generale.
Si possono trovare notizie sui casi che segue (e anche su qualche disavventura personale: alla vigilia del Natale 1953 gli svaligiano la macchina, portando via tutti i regali che aveva lasciato dentro) sfogliando la collezione della “Stampa”. Tra le altre: nel 1947 dispone l’archiviazione della denuncia contro la casa editrice Einaudi per aver pubblicato Il muro di Jean-Paul Sartre, dove difende sia il libro che la Einaudi da tutte le accuse. Nel 1952 segue il caso dell’omicidio del direttore della FIAT Erio Codecà, rimasto insoluto. Nel suo ruolo di sostituto è a Fossano durante la tentata evasione di Horst Fantazzini nel luglio del 1973.
Dal necrologio, risulta aver concluso la carriera come consigliere di Cassazione.

- Encomi, onorificenze, altre segnalazioni
Riceve encomi per il lavoro svolto come magistrato militare nel 1941 in Sardegna e nel 1943 presso il TG della Quarta Armata.
Il suo nome compare nella tabula gratulatoria degli Studi in onore di Ernesto Eula, primo presidente della Corte suprema di Cassazione nel suo XLV anno di funzioni giudiziarie (3 voll., Giuffrè, Milano 1957).
Nel 1964 presenta a Torino, insieme ad Alessandro Galante Garrone, il libro di Mario Berutti (vedi anagrafica), Il divorzio in Italia (Edizioni di Comunità, Milano 1964).
Dal necrologio, risulta insignito della Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica.

- Fonti e bibliografia
Fascicolo personale, Archivio Centrale dello Stato, Procura generale militare, I Serie, b. 5, f. 42; Fascicolo personale presso l’Archivio storico dell’Università di Torino (https://www.asut.unito.it/studenti/web/index.php?r=studenti%2Fview&id=25383).
Bollettino ufficiale delle nomine, promozioni e destinazioni negli ufficiali e sottufficiali del R. esercito italiano e nel personale dell’amministrazione militare, Ministero di grazia e giustizia, 1941
Ministero di grazia e giustizia, Graduatorie/Ruolo anzianità Magistratura 1938, 1964
È possibile procedere a una ricerca nominativa nell’archivio online de “La Stampa”: http://www.archiviolastampa.it/; qui anche il necrologio (numero del 24 luglio 1986).
È citato nei volumi: Horst Fantazzini, Ormai è fatta!, Bertani, Verona 1976; Lorenzo Gianotti, L’enigma Codecà. Uno sparo in Via Villa della Regina, Spoon river, Torino 2002; Antonio Armano, Maledizioni. Processi, sequestri e censure a scrittori e editori in Italia dal dopoguerra a oggi, anzi domani, BUR Rizzoli, Milano 2014.

- Revisione della scheda a cura di Giovanni Focardi.

Relazioni con altri documenti e biografie


Filippo Benfante
27/06/2023 27/06/2023
visualizza

Visualizza i contributi lasciati su questo documento

Come citare questa fonte. Benedicti, Ottavio  in Archos Biografie [IT-BP1431]
Ultimo aggiornamento: mercoledì 30/1/2019