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Profilo biografico: Aurelio Verra

Aurelio Verra M
16/08/1920, Cuneo (CN), Italia
27/07/2006, Torino (TO), Italia
Aurelio Verra (Cuneo, 16 agosto 1920 – Torino, 27 luglio 2006) è stato uno scrittore e partigiano italiano.

- La giovinezza
I genitori erano Alfredo Verra, ufficiale di marina e geometra, e Maria Perotto, energica cattolica e antifascista. Il padre si diplomò all’Accademia Navale di Livorno, arrivando al grado di capitano di lungo corso e combattendo nelle due guerre mondiali. La madre si occupava della cascina di proprietà a San Benigno (CN), poco distante dalla città, sino alla sua parziale vendita dopo la crisi del ’29. Questo luogo rimane importante per la storia della Resistenza in quanto, nei suoi dintorni, avvenne l’eccidio della Candelora. Aurelio aveva un fratello più giovane, Valerio (1929-2001), che diverrà poi filosofo hegeliano e storico della filosofia prima all’università di Torino, quindi a Trieste ed infine a Roma. A Cuneo frequentò il liceo classico Silvio Pellico ed ebbe come compagni Giorgio Bocca, Lorenzo Minetto e altri futuri partigiani nella guerra di Liberazione. Successivamente si iscrisse alla Facoltà di Lettere e Filosofia di Torino, laureandosi subito dopo la guerra (1946) con il professor Pastonchi, scrivendo una tesi sull’epistolario appena pubblicato di Giosuè Carducci. Dal 1941 cominciò a frequentare lo studio dell’avvocato Duccio Galimberti, futuro capo partigiano e organizzatore delle Divisioni Giustizia e Libertà, nonché Medaglia d’oro al Valor Militare per essere stato trucidato dai nazi-fascisti il 3 dicembre 1944 nelle campagne di Centallo (CN). Nello studio venne introdotto dall’amico Detto Dalmastro, ex-reduce della ritirata di Russia ed anche lui futuro capo partigiano, dando avvio clandestinamente al suo impegno antifascista.

- La guerra partigiana
L’11 settembre 1943, appena rientrato dal Corso Allievi Ufficiali Alpini di Merano, Aurelio fu l’ultimo a lasciare la caserma di Cuneo per raggiungere la notte stessa le montagne della Valle Grana (e successivamente quelle della Valle Maira) insieme a Giorgio Bocca e Alberto Cipellini, formando un primo nucleo di partigiani, denominato Gruppo Damiani, che affiancò Duccio Galimberti. Parallelamente alla lotta armata, venne costituito l’Ufficio Stampa della Divisione Giustizia e Libertà, di cui Aurelio fu direttore. Nella prima metà del marzo 1944 fece nascere e diffondere in valle e a Cuneo il giornale ‘Giustizia e Libertà’ come foglio clandestino, prima dattiloscritto e poi a ciclostile, sottotitolato ‘Notiziario dei patrioti delle Alpi Cozie’. Con l’arrivo di una macchina tipografica (pedalina) e carta inviate dal Cln delle cartiere Burgo di Verzuolo, l’USPIA (Ufficio Stampa Propaganda Informazioni Assistenza) cominciò a funzionare a pieno ritmo. A partire dal 25 aprile 1945 partecipò alla liberazione di Caraglio, Dronero e Cuneo, come combattente e cronista. Nei giorni seguenti, a Cuneo, conobbe a una festa organizzata per i partigiani in casa Loria la sua futura moglie Ada. Nello stesso anno scrisse il romanzo storico sulla sua esperienza in val Grana e Maira dal titolo L’odio distrugge soltanto le pietre. Nel libro emerge chiaramente la sua visione sulla vita, la morte, la solidarietà e la Resistenza. Aurelio Verra continuò a collaborare con il quotidiano ‘Giustizia e Libertà’, appena uscito dalla clandestinità e divenuto organo ufficiale del Partito d’Azione; nella lista di quest’ultimo comparirà il suo nome per le prime elezioni amministrative di Cuneo nel marzo 1946. Dallo stile dei suoi scritti traspaiono la sua sensibilità per le vicende storiche appena trascorse,il legame con i compagni caduti ed i valligiani delle borgate, senza dimenticare mai l’altro visto come non diverso da se stesso. Riaffiorano in questo modo la sua personale visione sul riscatto dell’Italia ed il suo patrimonio artistico, ma anche la sua vulnerabilità e le prime delusioni, i progetti per la ricostruzione ed il futuro.

- Dopo la liberazione
Subito dopo la fine delle ostilità iniziò a lavorare come insegnante di lettere, prima a Mondovì, poi all’Istituto Magistrale ‘De Amicis’ di Cuneo fino al 1964, cominciando un lungo sodalizio con la casa editrice Paravia. Scrisse in questo periodo un testo di educazione civica per le scuole, intitolato Educazione alla vita, antologie di letteratura italiana e latino. Pubblicò su riviste di cultura e periodici, partecipando a corsi di aggiornamento. Nel 1965 divenne preside dell’Istituto magistrale di Saluzzo ‘G. Soleri’, nel 1966 preside del Liceo Classico ‘G. Botta’ di Ivrea, pubblicando l’antologia per la scuola media ‘Dialogo aperto’. Dal 1968 divenne preside del Liceo Classico Massimo D’Azeglio di Torino sino al pensionamento nel 1977. Nel 1969 trasferì la famiglia a Torino, continuando a scrivere antologie per la scuola media e per il biennio: dal1969 ‘Dal mito alla storia’, ‘La parola e l’uomo’, ‘Civiltà senza frontiere’ e, nel 1981, l’ultimo suo testo scolastico di educazione linguistica, ‘Capacità e possibilità espressive’. Nel 1987 curò con Sebastiano Parola il libro di testimonianze Epica minima – Partigiani di val Maira. Nel difficile periodo della contestazione studentesca e del terrorismo preferì lasciare aperto il liceo D’Azeglio, anche a costo di gravi apprensioni personali, per garantire la continuità didattica e non spezzare quel rapporto umano iniziato in quel lontano settembre 1943. Aurelio amava ripetere che sarebbe stato inutile, una volta conquistata la libertà, smobilitare definitivamente. Per lui era importante non abbandonare la trincea, nonostante tutto, perché c’era sempre altro da fare ‘più in là’.

- Onorificenze
Commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica italiana (giugno 1974).
Croce di guerra al valor militare.
"Partigiano combattente, si arruolava fra i primi nelle formazioni partigiane sulle montagne cuneesi, dando ben presto prova di ardimento e spirito combattivo. Diventato Comandante di Brigata, durante una azione esplorativa si scontrava con una colonna avversaria ingaggiando coraggiosamente un'impari lotta contro un nemico preponderante. Sfuggiva all'accerchiamento con abile manovra, dopo avere inflitto all'avversario notevoli perdite. Magnifico esempio di patriota votato alla causa della libertà della Patria. Val Grana, 12 gennaio 1944".
Medaglia d'oro ai benemeriti della scuola della cultura e dell'arte (2 giugno 1977).
Bibliografia
- Giorgio Bocca,Partigiani della montagna, Milano, Feltrinelli, 2004, pag. 101;
- Mario Giovana, Storia di una formazione partigiana, Torino, Einaudi, 1964;
- Vaccarino Giorgio,Problemi della Resistenza italiana, S.T.E.M.,Mucchi Modena 1966;
- AA.VV.Dizionario della Resistenza, Einaudi, Torino, 2000;
- Giovanni Parola, Detto Dalmastro, Cuneo, Cassa di Risparmio di Cuneo, 1994;
- Carla Gaja Travaglini, Partigiana in Val Maira, Torino, Edizioni Trauben, 1999;
- Sebastiano Parola e Aurelio Verra (a cura di), Epica minima - Partigiani di val Maira, Torino, 1987;
- Aurelio Verra, L’odio distrugge soltanto le pietre,Tipografia Editrice Boldrino, Cuneo, 1946;
- Marina Verra (a cura di),L’odio distrugge soltanto le pietre, Nerosubianco, Cuneo, 2007;
- Marina Verra (a cura di), L’ottavo assedio – Scritti di Aurelio Verra in ‘Giustizia e Libertà 1945-1946’, Nerosubianco, Cuneo, 2011;
- Marina Verra (a cura di), Aldo dice 26x1 . Introduzione di Alberto Cavaglion, Nerosubianco, Cuneo, 2015;
- Marina Verra, Sono proprio passati di qua , Messaggerie Subalpine Dronero (Cn), 2023;
- Secondo Garnero, La Valle Maira a ferro e fuoco, Servizi tipografici,Vignolo ,Cuneo, 2014;
- Pierluigi Garelli, Recensione al libro Aldo dice 26x1 nel semestrale “Il presente e la storia” Istituto storico della Resistenza di Cuneo. n.93 giugno;
- Giovanni Ramella Articolo Dalla lotta armata per la libertà all’impegno civile nella scuola: storia di un democratico in contributo in Convegno in Cuneo, 2016, scuola Istituto De Amicis.e ne I quaderni del Museo etnografico La Gambarina di Alessandria. giugno 2021;
- Elena Garneri,Lorenzo Ferrero,Raimondo Paglieri,Monica Bardi, contributi e testimonianze . I quaderni del Museo etnografico La Gambarina di Alessandria giugno 2021;
- Aurelio Verra. Contributo testimonianza in Ciclo di conversazioni sulle scuole torinesi. Liceo Massimo D’Azeglio 1980.

Citazioni di o su Aurelio Verra in Monografia

Aurelio Verra, Scuola e ambiente sociale, Beograd, Ed. Biblioteka Prosvetnih radnika Jugoslavije, 1962, [Skola i druvstena sredina]
Aurelio Verra, L'odio distrugge soltanto le pietre, Cuneo, Boldrino, 1946, [Nuova edizione: Cuneo, Nerosubianco, 2007]
Aurelio Verra, Cento dei centomila, Roma, ANPI, 1947
Aurelio Verra, I valligiani della II° Divisione Alpina G.L., Milano, Ed. La Fiaccola, 1945
Aurelio Verra, Discorso tenuto in Borgo S.Dalmazzo in occasione della celebrazione del X° Anniversario della Resistenza, Borgo, Ed. Bertello, 1955
Aurelio Verra, Ritorno alle Langhe , Cuneo, Ed. Panfilo, 1952
Aurelio Verra, Conferma di un giudizio, Cuneo, Ed. Panfilo, 1959
Aurelio Verra, Temi di versione per il latino, Torino, Paravia, 1956
Aurelio Verra, Umanità classica, Antologia di cultura greco-latina, Torino, Paravia, 1959
Aurelio Verra, E vivo gurgite, Torino, Paravia, 1958
Aurelio Verra, Varie et copiose, Torino, Paravia, 1960
Aurelio Verra, Panorami di civiltà, Torino, Paravia, 1961
Aurelio Verra, Struttura e significato della Divina Commedia, Corso di aggiornamento del Provveditorato agli studi di Cuneo, Firenze, Società Dante Alighieri, 1965
Aurelio Verra, Articoli, recensioni su giornali e riviste varie
Aurelio Verra, Articoli, discorsi, progetti, Ginevra
Aurelio Verra, Interventi e corsi di Educazione civica e Storia , Cuneo
Aurelio Verra, Dialogo aperto, Antologia per la scuola media, Torino, Paravia, 1966
Aurelio Verra, Testi di Antologia, Educazione civica, Epica, Linguistica, 1966, [Già citati in biografia e successivi (1969-1981)]
Aurelio Verra, Maestri e studenti nella Cuneo Anni’30 Articolo, Cuneo, Jalla, 1991

Citazioni di o su Aurelio Verra in Articolo di periodico

Aurelio Verra, Rapsodia partigiana in tre tempi  in "Rinascita d'Italia", a. 1953
Aurelio Verra, Il problema del latino negli Istituti magistrali in "Ricerche didattiche", a. 1953, Roma

Relazioni con altri documenti e biografie


Marina Verra
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Come citare questa fonte. Verra, Aurelio  in Archos Biografie [IT-BP1456]
Ultimo aggiornamento: mercoledì 30/1/2019