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Profilo biografico: Amato Vittorio Tiraboschi

Amato Vittorio Tiraboschi M
04/02/1889, Torino di Sangro (CH), Italia
04/01/1948, Ancona (AN), Italia
Coniugato
Nato il 4 febbraio 1889 a Torino di Sangro (Chieti).
Laureato in ingegneria, sposa nel 1935 la faentina Fernanda Paci, conosciuta durante gli studi universitari a Bologna e proveniete da una famiglia di forti tradizioni democratiche e antifasciste: un nonno garibaldino, Achille Paci, e un padre Armando ferroviere, tra i più accesi oppositori del fascismo a Faenza tanto da essere licenziato dalle ferrovie. Sarà proprio il suocero a rivelarsi determinante per l'ingresso di Amato nella Resistenza. Nel 1942 con la sua famiglia, cui si sono aggiunti i figli Franco e Angelo, è domiciliato a Firenze. Impiegato presso l'impresa di costruzioni Bassanini di Milano, nel capoluogo toscano è incaricato di seguire la realizzazione di uno stabilimento di resine termiche per conto della società Montecatini. Agli inizi del 1943, con l'aggravarsi del quadro politico e sociale, Amato trasferisce la sua famiglia a Jesi, dove nel frattempo si è spostato il suocero che subito era entrato in contatto con gli ambienti antifascisti locali. Inizialmente Amato fa il pendolare tra la Toscana e le Marche finché nell'estate del 1943 rompendo gli indugi aderisce al PdA, lascia il lavoro alla Bassanini e dopo aver raggiunto definitivamente la famiglia a Jesi, grazie ai rapporti tessuti dal suocero, entra nella clandestinità organizzando, con Alfredo Ponzetti e Bruno Serrani i primi gruppi della lotta armata nella Vallesina. Dopo l'8 settembre d'intesa con il Cln di Jesi organizza la Guardia Nazionale. Nel gennaio 1944, nel corso di una riunione del Cln regionale a cui partecipa anche una missione proveniente dal sud, viene nominato, su proposta di Gino Tommasi "Annibale" allora comandante della brigata, vice comandante della brigata Garibaldi Ancona. Arrestato Tommasi nel febbraio del 1944 gli subentra al comando.
I contrasti in seno al Cln anconetano tra comunisti e azionisti sulla questione dei commissari politici e sulla proposta di nominare Alessandro Vaia comandate della divisione Garibaldi Ancona, sfociarono ai primi di giungo del 1944 nella sostituzione di Tiraboschi con Remo Corradi un ufficiale proveniente dall'O.P.M.C. (Organizzazione patriottica militare clandestina) sorta nella zona di Osimo e costituita da ufficiali dell'esercito, mantenutisi fino a quel momento su posizioni di attesa.
Dopo la liberazione Tiraboschi ricopre l'incarico di direttore regionale e poi provinciale, del neo costituito ente per l'assistenza postbellica.
Allo scioglimento del Pd'A entra a far parte del Psi.
Muore ad Ancona il 4 gennaio 1948.



Relazioni con altri documenti e biografie


Lucioli Roberto
25/01/2016 26/01/2016
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Come citare questa fonte. Tiraboschi, Amato Vittorio  in Archos Biografie [IT-BP848]
Ultimo aggiornamento: mercoledì 30/1/2019