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Fascicolo: Processo contro Riva Nicola (RG. N. 104/1945)

C00/00962/01/01/00009
Processo contro Riva Nicola (RG. N. 104/1945)
Processo contro Riva Nicola (RG. N. 104/1945)

Organo giudicante: Corte d’Assise Straordinaria di Torino - Sez. 3°

- Presidente: Dott. Aurelio Cialente
- Giudici popolari: Giuseppe Spertino, Pierino Suozzi, Ausonio Rossi, Leopoldo Zaramella

Procura del Re di Torino: PM: Dott. Giovanni Durando

Imputati:
n. 1 Nicola Riva

Parti lese:
Non risultano parti lese.

Principali fatti contestati nel processo:
- Data e luogo del fatto: marzo-aprile 1945, Torino
- Tipologia: propaganda, collaborazionismo politico
- Descrizione sintetica: accusato di aver, quale iscritto al Pfr e insegnante di ginnastica nelle scuole, favorito i disegni del nemico e menomato la fedeltà del cittadino verso lo stato con una propaganda minacciosa e violenta a favore della repubblica di Salò.

Denuncia:
- Tipologia: collettiva
- Data: 16.06.1945
- Autorità ricevente: Ufficio del PM presso la Cas di Torino
- Nominativo / Autorità denunciante: Questura di Torino, ufficio politico
- Tipologia denunciante: autorità italiana
- Sintesi denuncia: presunta iscrizione al Pfr e propaganda.

Arresto:
- Data e luogo: 23.05.1945, Torino-
Autorità procedente: Commissariato del Popolo di Borgo San Donato (Cln di Torino)

Imputazioni:
- collaborazionismo politico art. 58 cpmg
- Descrizione:
accusato di collaborazionismo politico per aver, quale iscritto al Pfr e insegnante di ginnastica nelle scuole, favorito i disegni del nemico e menomato la fedeltà del cittadino verso lo stato con una propaganda minacciosa e violenta tra i ragazzi delle scuole a favore della repubblica di Salò.

- Posizione processuale: detenuto, costituito in giudizio

- Difesa: Avv. Guglielmo Gillio e Giovanni Favero (di fiducia)

Esito della sentenza:
- Assoluzione: il fatto non costituisce reato

- Motivazioni della sentenza: è accertato il fatto che l’imputato, dopo aver cercato invano un impiego a Torino per pagarsi gli studi, finì per accettare quello di istruttore dell’Opera Balilla e che ebbe il compito di convincere gli allievi ad iscriversi all’organizzazione. Egli quindi fin dalla prima lezione svolse un’intensa opera di propaganda. Non rimane però accertato che li abbia minacciati con la rivoltella. La Corte ritiene che nell’opera svolta dal Riva manchino gli estremi del reato previsto dall’art. 58 cpmg, poiché non è dimostrato il giovamento che il nemico avrebbe potuto trarre da una forzata iscrizione all’Opera Balilla di elementi giovanissimi non ancora idonei al servizio militare. Inoltre difetta qualsiasi motivazione sul dolo e sulla volontà dell’imputato di voler favorire, con la propaganda, i disegni politici del nemico e non piuttosto di voler perseguire un suo personale interesse, ovvero quello di mantenere l’impiego. Tantomeno possono sussistere gli estremi del reato di cui all’art. 272 cp, poiché scopo dell’imputato non era quello di deprimere il sentimento nazionale.

Impugnazioni / Giudizio di rinvio:
Non risultato impugnazioni.

Esecuzione della pena:
- Carcerazione preventiva: dal 23.05.1945 al 05.09.1945

- Pena: nessuna pena da scontare




05/09/1945
Collocazione archivistica del fascicolo processuale: ASTO, Sezioni Riunite, Corte d’Assise di Torino - Sezione Speciale, Fascicoli processuali, mazzo 236. Collocazione archivistica in Istoreto: fondo "Sentenze della magistratura piemontese (1945-1960)", busta D CSA 32, fascicolo a, n. 63.

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De Luna Barbara 21/11/2022
Colombini Chiara 09/05/2023
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Ultimo aggiornamento: sabato 19/12/2020