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Fascicolo: Processo contro Loverde Corrado (RG. N. 152/1945)

C00/00962/01/01/00040
Processo contro Loverde Corrado (RG. N. 152/1945)
Processo contro Loverde Corrado (RG. N. 152/1945).

Organo giudicante: Corte d’Assise Straordinaria di Torino – Sez. 1°
- Presidente: Dott. Raffaele Ruggiero
- Giudici popolari: Dino De Bernardi, Walter Scotti, Giusto De Paoli, Carlo Bossola

Procura del Re di Torino: PM: Dott. Luigi Biffi Gentile

Imputati:
n. 1 Corrado Loverde

Parti lese:
3 uomini; tipologia (status): 2 partigiani, 1 militare: Giuseppe Perotti, Sanzio, Rossignoli, Guido Begliutti.

Principali fatti contestati nel processo:
- Data e luogo del fatto: dall’08.09.1943 sino alla Liberazione
- Tipologia: repressione antipartigiana, delazione
- Descrizione sintetica: accusato di aver favorito i disegni politici del nemico svolgendo opera informativa a favore dell’Upi.

Denuncia:
- Tipologia: collettiva
- Data: 27.07.1945
- Autorità ricevente: Ufficio del PM presso la Cas di Torino
- Nominativo / Autorità denunciante: Questura di Torino
- Tipologia denunciante: autorità italiana
- Sintesi denuncia: si denuncia Corrado Loverde quale autore di delazioni contro partigiani, sono trovate in casa sua lettere di denuncia in cui viene indicato come informatore.

Arresto:
- Data e luogo: 17.07.1945, Torino
- Autorità procedente: Questura di Torino
- Sintesi verbale: maggiore del Genio repubblicano accusato di essere delatore dell’Upi.

Imputazioni: collaborazionismo politico art. 58 cpmg

Descrizione: imputato di collaborazionismo politico per aver favorito i disegni politici del nemico svolgendo opera informativa a favore dell’Upi.

Posizione processuale: detenuto, costituito in giudizio

Difesa: Avv.ti Luciano Salza e Guglielmo Gillio (di fiducia)

Esito della sentenza:
- Condanna: la Corte dichiara l’imputato colpevole del reato ascrittogli con l’attenuante di aver attivamente contribuito alla lotta contro i tedeschi e lo condanna a 2 anni 6 mesi di reclusione.
- Sanzioni accessorie: pagamento delle spese del procedimento e del mantenimento in carcere durante la custodia preventiva.

- Attenuanti: art.7 lett. b) dll 27.07.1944

- Motivazioni della sentenza: la Corte osserva che la responsabilità dell’imputato è chiaramente dimostrata. Che sia pervenuta una segnalazione riguardante il generale Perotti il 21.01.1944 dall’Upi di Alessandria e che abbia dato origine alle prime investigazioni, è circostanza che la Corte non ha motivo di escludere. Che contemporaneamente, o prima o subito dopo, altra indicazione sia provenuta dal Loverde è cosa che, non contrastando quella segnalazione, appare dal chiaro contesto del biglietto repertato. Il quale acquista maggiore valore di prova se si considera che al nome del Perotti è associato quello del Rossignoli, sul quale converge la dichiarazione del Begliutti. Il testo del biglietto esclude inoltre l’ipotesi che il nome del Loverde compaia non in qualità di informatore, ma come persona ricercata dall’Upi: del Perotti e del Rossignoli infatti si denuncia specifica attività, mentre del Loverde è indicato solo il nome e cognome accompagnato dalla sigla “inf.”, con il quale l’ignoto informatore ha voluto far sapere di aver avuto tali notizie sui due partigiani dal maggiore Loverde, indicandolo come persona capace di confermarle. La corte afferma che anche se l’arresto e la condanna a morte del Perotti non avvennero a seguito di tali informazioni, l’attività del Loverde contribuì a portare l’attenzione dell’Upi sul generale Perotti. La Corte ritiene inoltre provato il fatto che l’imputato denunciò Rossignoli e ritiene affidabile e precisa la deposizione del Begliutti, confermata da quella del Rossignoli che riferisce di essere stato avvisato da una conoscente del Begliutti. La Corte afferma che dal materiale di imputazione debba escludersi la denuncia contro il Begliutti, perché riguarda un fatto che non incide sull’economia della guerra di Liberazione. Infine la Corte non ritiene lecito dubitare dell’attività svolta dal Loverde in favore del movimento di Liberazione, supportata da un gran numero di testimonianze e dichiarazioni e ritiene di concedere l’attenuante di cui all’art. 7 lettera b) dll 27.07.1944.

Impugnazioni/Giudizio di rinvio:
- Ricorso avanti Corte di Cassazione di Milano:
Data: 18.11.1945
Promosso da: Avv.ti Luciano Salza e Guglielmo Gillio
- Sintesi dei motivi di impugnazione: La sentenza difetta delle indagini critiche delle circostanze processuali senza le quali non può dirsi esaurito l’esame della causa. L’interpretazione della sigla del Loverde come fonte delle informazioni dovrebbe essere univoca per costituire elemento di accusa, mentre la difesa aveva contestato tale univocità con argomenti che la sentenza non ha nemmeno preso in esame. Le circostanze addotte dalla difesa a suffragio della tesi che il Loverde figurasse sul biglietto come oggetto di informazioni sono state del tutto omesse dalla sentenza. La Corte ha inoltre ignorato le tesi difensive per quanto riguarda la deposizione di Begliutti, che la difesa aveva dimostrato essere di scarsa moralità e inattendibile nella sua ricostruzione dei fatti, che appaiono assurdi e contraddittori. Inoltre, non è stata esaminata dal collegio l’istanza della difesa per un sopralluogo in via Asti. Infine la sentenza ha dato atto dell’opera del Loverde in favore della Liberazione, ma quando si è trattato di risalire da tali fatti alla ricostruzione della personalità dell’imputato, la Corte ha ritenuto che il Loverde avesse agito più per calcolo che per sentimento, sempre ignorando le istanze della difesa che dimostravano il contrario.

- Sentenza Corte di Cassazione:
Data: 09.12.1946
Esito: annullamento senza rinvio
Sintesi della sentenza / principi di diritto: estinto il reato per amnistia

Esecuzione della pena:
- Carcerazione preventiva:
dal 17.07.1945 al 10.11.1945

- Pena: dal 10.11.1945 al 09.12.1946
Durata prevista della detenzione: 2 anni e 6 mesi
Durata effettiva della detenzione: 9 mesi

- Provvedimenti di clemenza: amnistia Togliatti

10/11/1945
Collocazione archivistica del fascicolo processuale: ASTO, Sezioni Riunite, Corte d’Assise di Torino - Sezione Speciale, Fascicoli processuali, mazzo 239. Collocazione archivistica in Istoreto: fondo "Sentenze della magistratura piemontese (1945-1960)", busta D CSA 33, fascicolo a, n. 121.

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Ultimo aggiornamento: sabato 19/12/2020