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Fascicolo: Processo contro Roasio Valeria (RG. N. 154/1945)

C00/00962/01/01/00042
Processo contro Roasio Valeria (RG. N. 154/1945)
Processo contro Roasio Valeria (RG. N. 154/1945).

Organo giudicante: Corte d’Assise Straordinaria di Torino – Sez 2°
- Presidente: Dott. Giovanni Rostan
- Giudici popolari: Ottorino Agostinetti, Igino Monzeglio, Armando Ferrero, Giuseppe Bima

Procura del Re di Torino: PM: Avv. / Dott. Arturo Gedda

Imputati:
n. 1 Valeria Roasio

Parti lese:
23 (19 uomini, 4 donne) Gruppo giovanile del Pli: Vittorio Badini Confalonieri, Eugenio Bonelli, Ruggero Mamini, Franco Battaglini, Mario Vezzani, Carlo Di Dario, Luigia Vironi in Di Dario, Ada Di Dario, Vittorio Di Dario, Rina Costamagna, Vinicio Culeddu, Ernesto Pezziardi, Gian Vittorio Gabri, Fedele Tordella, Franco Vergnano, Elvino Bighetti, Piero Canibus, Giovanni Migliore, Gastone Cottino, Aldo Zangara, Luciano Gallo Pecco, Angela Riva, Mario Guida.

Principali fatti contestati nel processo:
- Data e luogo del fatto: dal febbraio 1945 sino alla Liberazione
- Tipologia: spionaggio
- Descrizione sintetica: accusata di aver favorito i disegni politici delle forze armate tedesche mettendosi al servizio della Federazione fascista e dell’Upi di via Asti quale informatrice e facendo arrestare giovani della sezione giovanile del partito liberale italiano tra cui l’avv. Vittorio Badini Confalonieri e l’ing. Eugenio Bonelli.

Denuncia:
Tipologia: collettiva
Data: 04.06.1945
Autorità ricevente: ufficio del PM presso la Cas di Torino
Nominativo / Autorità denunciante: Questura di Torino
Tipologia denunciante: autorità italiana
Sintesi denuncia: si denuncia Valeria Roasio quale delatrice
- Tipologia: collettiva
- Data: 04.06.1945
- Autorità ricevente: ufficio del PM presso la Cas di Torino
- Nominativo / Autorità denunciante: Questura di Torino
- Tipologia denunciante: autorità italiana
- Sintesi denuncia: si denuncia Valeria Roasio quale delatrice

Arresto:
- Data e luogo: 08.05.1945, Torino
- Autorità procedente: Questura di Torino
- Sintesi verbale: delatrice attività di delazione


Imputazioni:
- collaborazionismo politico art. 58 cpmg

Descrizione: imputata di collaborazionismo politico per aver favorito i disegni politici delle forze armate tedesche mettendosi al servizio della Federazione fascista e dell’Upi di via Asti quale informatrice e facendo arrestare giovani della sezione giovanile del partito liberale italiano tra cui l’avv. Vittorio Badini Confalonieri e l’ing. Eugenio Bonelli.

Posizione processuale: detenuta, costituita in giudizio

Difesa: Avv. Guglielmo Gillio (di fiducia)

Esito della sentenza:

- Condanna: la Corte dichiara la Roasio colpevole del reato ascrittole e con la diminuente di cui all’art. 98 cp la condanna alla reclusione per anni 12.

- Sanzioni accessorie: pagamento delle spese processuali

- Attenuanti: minore degli anni 18 art. 98 cp

- Motivazioni della sentenza: la Corte ritiene che tutte le risultanze esposte costituiscano materiale probatorio che, pur essendo nei suoi vari particolari prevalentemente indiziario, è tuttavia tale per la molteplicità dei particolari e per la loro concordanza, da dover essere preso in considerazione. Vi sono inoltre risultanze specifiche che consentono alla Corte di basarsi su circostanze che non ammettono dubbi. Innanzitutto, la Roasio afferma di essere stata costretta a dare un appuntamento al Vezzani, ma l’ipotesi della costrizione non appare confortata da alcun elemento di prova né dal successivo contegno della Roasio o dei fascisti nei suoi confronti. Inoltre, il 17 febbraio venne liberata, mentre rimanevano in carcere gli altri, e il 18 febbraio venne arrestato il Canibus, dopo essere stato da lei avvicinato. Infine l’episodio della cattura dello Zangara, arrestato poco dopo che la Roasio gli aveva consegnato la rivoltella e al quale fu intimato di consegnare la pistola che “gli aveva dato Valeria”. L’attività della Roasio ai danni dei compagni è pertanto provata, perché non si può dubitare delle molteplici testimonianze a carico, tutte dettagliate e concordanti. Si può pensare che la Roasio, sincera in un primo tempo, si sia venduta per interesse. È da ritenere che questa abbia agito con piena consapevolezza e libera volontà. Per la gravità degli atti commessi la Corte ritiene di non dover concedere alcuna attenuante al di fuori di quella della minore età e di dover partire dal massimo della pena.

Impugnazioni/Giudizio di rinvio:
- Ricorso avanti Corte di Cassazione di Milano:
Data: 20.10.1945
Promosso da:
Avv. Guglielmo Gillio
- Sintesi dei motivi di impugnazione: la Roasio, appena sedicenne, avrebbe dovuto essere giudicata dal Tribunale per i minorenni, poiché senza un’espressa deroga non è possibile sottrarre i minorenni alla speciale giurisdizione creata con il provvedimento rdl del 20.07.1934, senza distinzione di reati. Inoltre, la sentenza impugnata non contiene nessuna motivazione in ordine alla capacità di intendere e di volere della minorenne Roasio, mentre occorrono indagini particolari per giudicare la psiche dei minori.

- Sentenza Corte di Cassazione:
Data: 09.09.1946
Esito: annullamento
Sintesi della sentenza / principi di diritto: estinto il reato per amnistia

Esecuzione della pena:

Carcerazione preventiva:
dal 08.05.1945 al 20.10.1945

Pena: dal 20.10.1945 al 09.09.1946
Durata prevista della detenzione: 12 anni
Durata effettiva della detenzione: 1 anno
Provvedimenti di clemenza: amnistia Togliatti

20/10/1945
Collocazione archivistica del fascicolo processuale: ASTO, Sezioni Riunite, Corte d’Assise di Torino - Sezione Speciale, Fascicoli processuali, mazzo 239. Collocazione archivistica in Istoreto: fondo "Sentenze della magistratura piemontese (1945-1960)", busta D CSA 32, fascicolo e, n. 99.

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Ultimo aggiornamento: sabato 19/12/2020