Principali fatti contestati nel processo:
- Data e luogo del fatto: dall’8 settembre 1943 sino alla Liberazione, Torino e provincia
- Tipologia: rastrellamento, repressione antipartigiana, saccheggio
- Descrizione sintetica: accusato di aver ricoperto la carica di maggiore della BN e di capo dell’Ufficio politico della brigata stessa, nonché di aver partecipato ai rastrellamenti di Chieri e Giaveno, durante i quali venne proceduto all’arresto di numerosi partigiani e all’incendio e al saccheggio di case di abitazione.
Denuncia:
- Tipologia: collettiva
- Data: 28.07.1945
- Autorità ricevente: ufficio del PM presso la Cas di Torino
- Nominativo / Autorità denunciante: Questura di Torino
- Tipologia denunciante: autorità italiana
- Sintesi denuncia: si denuncia Dante Massa per iscrizione al Pfr e appartenenza alla BN con il grado di maggiore.
Arresto:
- Data e luogo: 28.04.1945, Torino
- Autorità procedente: Cln Torino
- Sintesi verbale: iscrizione al Pfr e appartenenza alla BN con il grado di maggiore
Imputazioni: collaborazionismo militare art. 51 cpmg
Descrizione: imputato di collaborazionismo militare per aver ricoperto la carica di maggiore della BN e di capo dell’Ufficio Politico della brigata stessa, nonché di aver partecipato ai rastrellamenti di Chieri e Giaveno, durante i quali venne proceduto all’arresto di numerosi partigiani e all’incendio e al saccheggio di abitazioni.
Posizione processuale: detenuto, costituito in giudizio
Difesa: Avv. Luciano Salza (di fiducia)
Impugnazioni/Giudizio di rinvio:
- Ricorso avanti Corte di Cassazione di Roma:
Data: 03.11.1945
Promosso da:
Avv. Barosio
- Sintesi dei motivi di impugnazione: la sentenza merita cassazione per mancata motivazione in ordine all’elemento subbiettivo del reato: le funzioni esercitate dal Massa avevano carattere puramente amministrativo e di disciplina interna della BN. La Corte inoltre non ha motivato come la partecipazione del Massa ai rastrellamenti e agli interrogatori degli arrestati mirasse a nuocere le operazioni delle forze partigiane e a favorire il nemico nei suoi disegni politici; il Massa si adoperò in ogni modo per favorire i prigionieri e per salvare dalla fucilazione numerosi partigiani. Inoltre il Massa non si arruolò volontariamente nella BN ma dopo precetto e minaccia da parte di Solaro: manca dunque la motivazione circa il dolo specifico necessario a costituire il reato.
- Sentenza Corte di Cassazione:
Data: 09.12.1946
Esito: annullamento senza rinvio
Sintesi della sentenza / principi di diritto: estinto il reato per amnistia
Esecuzione della pena:
- Carcerazione preventiva: dal 28.04.1945 al 26.10.1945
- Pena: dal 26.10.1945 al 09.12.1946
Durata prevista della pena: 4 anni e 10 mesi
Durata effettiva della pena: 8 mesi
- Provvedimenti di clemenza: amnistia Togliatti.
26/10/1945
Collocazione archivistica del fascicolo processuale: ASTO, Sezioni Riunite, Corte d’Assise di Torino - Sezione Speciale, Fascicoli processuali, mazzo 239. Collocazione archivistica in Istoreto: fondo "Sentenze della magistratura piemontese (1945-1960)", busta D CSA 32, fascicolo f, n. 106.
Come citare questa fonte. Processo contro Massa Dante (RG. N. 162/1945) in Archivio Istoreto, fondo Processi Corti d'Assise Straordinarie del Piemonte e della Valle d'Aosta [IT-C00-FA17154]