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Fascicolo: Processo contro Caratozzolo Giuseppe (RG. N. 164/1945)

C00/00962/01/01/00052
Processo contro Caratozzolo Giuseppe (RG. N. 164/1945)
Processo contro Caratozzolo Giuseppe (RG. N. 164/1945).
Organo giudicante: Corte d’Assise Straordinaria di Torino – Sez 3°
- Presidente: Dott. Livio Enrico
- Giudici popolari: Marino Marini, Gastone Guerrini, Emilio Montemaggi, Vittorio Laborante

Procura del Re di Torino:
PM: Dott. Umberto Muggia

Imputati:
n. 1: Giuseppe Caratozzolo

Parti lese:
1 (1 uomo); tipologia (status): 1 partigiano (Domenico Assandri)

Principali fatti contestati nel processo:
- Data e luogo del fatto: dall’8 settembre 1943 sino alla Liberazione, Torino
- Tipologia: tortura, furto
- Descrizione sintetica: l’imputato è accusato di aver favorito i disegni politici del nemico prestando volontariamente servizio nella Polizia ausiliaria repubblicana e commettendo ferimenti contro internati affidati alla sua custodia e atti repressivi verso i loro familiari. È inoltre accusato di essersi impossessato, a Torino, della legna da ardere e del mobilio presenti nella caserma "Nizza Cavalleria”, asportandoli al fine di trarne profitto per sé.

Denuncia:
- Tipologia: individuale
- Data: 19.05.1945
- Autorità ricevente: Questura di Torino
- Nominativo / Autorità denunciante: Enrico Mattio
- Tipologia denunciante: ex agente di PS presso la caserma “Nizza Cavalleria”
- Sintesi denuncia: Enrico Mattio accusa il Caratozzolo, in servizio presso il campo di concentramento “Nizza Cavalleria”, di aver usato violenza contro gli internati che aveva in custodia, di aver messo una catena a segnare lo spazio di circolazione degli internati e di aver sparato contro chi cercava di superarla, di aver minacciato e maltrattato i familiari dei detenuti venuti in visita e di aver rubato il mobilio della caserma “Nizza Cavalleria”. Afferma che il Caratozzolo sparò contro un internato ferendolo al piede e che né colpì un altro al naso. Inoltre maltrattò una donna che lo pregava di lasciarle vedere il figlio detenuto e minacciò i suoi colleghi di farli internare.

Arresto:
- Data e luogo: 20.05.1945 - Torino
- Autorità procedente: Questura di Torino
- Sintesi verbale: ferimento di un internato alla caserma “Nizza Cavalleria”

Imputazioni:
- Capo 1°: collaborazionismo politico art. 58 cpmg
- Capo 2°: furto aggravato art. 624-625 cp.

Descrizione:
- Capo 1°: imputato di collaborazionismo politico per aver favorito i disegni politici del nemico prestando volontariamente servizio nella Polizia ausiliaria repubblicana e commettendo ferimenti contro internati affidati alla sua custodia e atti repressivi verso i loro familiari onde menomare con l’intimidazione la fedeltà dei cittadini verso lo Stato.
- Capo 2°: imputato di furto aggravato per essersi impossessato, a Torino, della legna da ardere e del mobilio presenti nella caserma "Nizza Cavalleria”, asportandoli al fine di trarne profitto per sé.

- Aggravanti: art. 625 cp

- Posizione processuale: detenuto, costituito in giudizio

- Difesa: Avv. Giovanni Mussa e Vito Ciotta (di fiducia)

Esito della sentenza:
- Assoluzione / non luogo a provvedere: per non aver commesso il fatto

- Motivazioni della sentenza: gli episodi di cui è accusato il Caratozzolo hanno avuto conforto di prova in dibattimento: ma è pure irrefutabilmente emerso che tale condotta di eccessiva severità era tenuta perlopiù in presenza dei tedeschi per la necessità in cui l’imputato si trovava di dover dimostrare che era ligio al dovere e alla consegna, e poter così dissimulare la sua vera azione, che era tutta dedicata a favorire il movimento partigiano. Il Caratozzolo era costretto a fare il cerbero con i tedeschi per poter agire a favore dei partigiani senza destare sospetti. In tal senso e senza una voce discorde hanno deposto molti testi e le suddette risultanze convincono la Corte che l’imputato non ha affatto collaborato con il nemico, ma anzi ha cooperato attivamente alla causa partigiana con suo grave rischio personale.

Impugnazioni/Giudizio di rinvio:
Non risultano impugnazioni.

Esecuzione della pena:
- Carcerazione preventiva: dal 20.05.1945 al 07.11.1945

- Pena: nessuna pena da scontare
07/11/1945
Collocazione archivistica del fascicolo processuale: ASTO, Sezioni Riunite, Corte d’Assise di Torino - Sezione Speciale, Fascicoli processuali, mazzo 239. Collocazione archivistica in Istoreto: fondo "Sentenze della magistratura piemontese (1945-1960)", busta D CSA 33, fascicolo a, n. 117.

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De Luna Barbara 29/11/2022
Colombini Chiara 18/10/2023
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Ultimo aggiornamento: sabato 19/12/2020