Procura del Re di Torino: P.M.: Dott. Umberto Muggia
Imputati:
n. 1 Antonio Vicentini
Parti lese:
1 uomo; tipologia (status): civile: Giulio Fassio
Principali fatti contestati nel processo:
- Data e luogo del fatto: novembre-febbraio 1944, Torino
- Tipologia: delazione.
- Descrizione sintetica: l’imputato è accusato di aver favorito i disegni politici del nemico facendo delazioni alla Gnr di Torino, uffici di via Asti, dalle quali derivò l’arresto di Giulio Fassio in data 25.11.1944.
Denuncia:
- Tipologia: collettiva
- Data: 18.07.1945
- Autorità ricevente: ufficio del PM presso la Cas di Torino
- Nominativo / Autorità denunciante: Questura di Torino
- Tipologia denunciante: autorità italiana
- Sintesi denuncia: si denuncia Antonio Vicentini per delazione ai danni di Giulio Fassio.
È presente una denuncia di Giulio Fassio che accusa il Vicentini di averlo denunciato per traffico di valuta e di averlo accusato durante un interrogatorio in via Asti nel corso del quale furono messi a confronto. Riferisce che il Vicentini in via Asti era soprannominato “Lo Zoppo”.
Arresto:
- Data e luogo: 12.07.1945, Torino
- Autorità procedente: Questura di Torino
- Sintesi verbale: sospetta spia Pfr
Descrizione: imputato di collaborazionismo politico per aver favorito i disegni politici del nemico facendo delazioni alla Gnr di Torino, uffici di via Asti, dalle quali derivò l’arresto di Giulio Fassio in data 25.11.1944.
Posizione processuale: detenuto, costituito in giudizio
Difesa: Avv. Luciano Salza (di fiducia)
Esito della sentenza:
- Assoluzione / non luogo a provvedere: insufficienza di prove
- Motivazioni della sentenza: la Corte considera per lo meno dubbia la ricorrenza degli estremi, materiali e morali, necessari a integrare il delitto dell’art. 58 cpmg. In via oggettiva può difatti dubitarsi che la delazione del Vicentini abbia potuto favorire i disegni politici del nemico, in quanto la denuncia riguarda un reato non politico ma comune, di illecito traffico di valuta straniera. In linea soggettiva, più manifesto ancora appare il dubbio sulla volontà dell’imputato di favorire il nemico, ove si consideri che il Vicentini non era neppure fascista e che mirava unicamente a procacciarsi lucro, anche vergognosamente tradendo un amico.
Impugnazioni/Giudizio di rinvio:
- Ricorso avanti Corte di Cassazione di Roma:
Data: 31.10.1945
Promosso da: Avv. Luciano Salza e Barosio Michele
Sentenza Corte di Cassazione:
Ordinanza della Cas di Torino (26.06.1946): ritenuto che non sono stati presentati i motivi del ricorso in Cassazione interposto da Antonio Vicentini si dichiara inammissibile l’impugnazione e si ordina l’esecuzione della sentenza.
Esecuzione della pena:
- Carcerazione preventiva: dal 12.07.1945 al 29.10.1945
- Pena: nessuna pena da scontare.
29/10/1945
Collocazione archivistica del fascicolo processuale: ASTO, Sezioni Riunite, Corte d’Assise di Torino - Sezione Speciale, Fascicoli processuali, mazzo 240. Collocazione archivistica in Istoreto: fondo "Sentenze della magistratura piemontese (1945-1960)", busta D CSA 32, fascicolo f, n. 110.
Come citare questa fonte. Processo contro Vicentini Antonio (RG. N. 172/1945) in Archivio Istoreto, fondo Processi Corti d'Assise Straordinarie del Piemonte e della Valle d'Aosta [IT-C00-FA17191]