Principali fatti contestati nel processo:
- Data e luogo del fatto: dall’ottobre 1945 al 26 aprile 1945, Torino
- Tipologia: operazioni di polizia, collaborazionismo politico
- Descrizione sintetica: accusato di avere, quale iscritto al Pfr e collaboratore della SS, favorito i disegni politici del nemico e in particolare eseguito operazioni di polizia economica ed eseguendo personalmente con minaccia il fermo di tali Carla Scaglia e Felice Livi.
Denuncia:
- Tipologia: collettiva
- Data: 26.06.1945
- Autorità ricevente: Ufficio del PM presso la Cas di Torino
- Nominativo / Autorità denunciante: Questura di Torino, ufficio politico
- Tipologia denunciante: autorità italiana
- Sintesi denuncia: si denuncia Mario Menghini per appartenenza al Pfr e collaborazionismo con le SS.
Arresto:
- Data e luogo: 21.05.1945, Torino
- Autorità procedente: Polizia del Popolo di Torino (Cln di Torino)
- Sintesi verbale: appartenenza al Pfr
Imputazioni: collaborazionismo politico art. 58 cpmg
Descrizione: accusato di avere, quale iscritto al Pfr e collaboratore delle SS, favorito i disegni politici del nemico e in particolare eseguito operazioni di polizia economica ed eseguendo personalmente con minaccia il fermo di tali Carla Scaglia e Felice Livi.
Posizione processuale: detenuto, costituito in giudizio.
Difesa: Avv. Vittorio Chauvelot (di fiducia)
Esito della sentenza:
- Condanna: riconosciuto responsabile di violenza privata e condannato alla pena detentiva di mesi 8
- Sanzioni accessorie: pagamento delle spese processuali
- Derubricazione: violenza privata art. 610 cp.
- Motivazioni della sentenza: rimane accertato il fatto che nel dicembre del 1944, per istigazione di tal Mario Giachino, l’imputato si recò da Carla Scaglia e Felice Livi, ritenuti trafficanti di sterline, e spacciandosi per agente delle SS li costrinse a seguirlo all’Albergo Nazionale. Non è invece accertato che li minacciò con una pistola. La Corte ritiene che nel fatto di cui sopra non possano ravvisarsi gli estremi del reato di collaborazionismo politico, non essendo accertato che l’imputato fosse collaboratore delle SS tedesche e che avesse compiuto quell’operazione con l’intento di favorire i loro disegni. Tuttavia il fatto costituisce reato di violenza privata previsto dall’art. 610 c.p. avendo l’imputato con atti minacciosi costretto il Livi e la Scaglia a seguirlo.
Impugnazioni/Giudizio di rinvio:
- Ricorso avanti Corte di Cassazione di Roma:
Promosso da: Mario Menghini, Avv. Vittorio Chauvelot
- Sintesi dei motivi di impugnazione: mancata motivazione per quanto riguarda la negazione delle attenuanti generiche richieste dalla difesa: è stato provato in causa che il Menghini ottenne la liberazione di due partigiani e che era un veterano di guerra pluridecorato.
- Sentenza Corte di Cassazione:
Data: 08.11.1946
Esito: annullamento senza rinvio
Sintesi della sentenza / principi di diritto: estinto il reato per amnistia
Esecuzione della pena:
- Carcerazione preventiva: da 21.05.1945 a 03.09.1945
- Pena: da 03.09.1945 a 08.11.1946
durata prevista della detenzione: 8 mesi
durata effettiva della detenzione: 5 mesi e 18 giorni
- Provvedimenti di clemenza: amnistia Togliatti
03/09/1945
Collocazione archivistica del fascicolo processuale: ASTO, Sezioni Riunite, Corte d’Assise di Torino - Sezione Speciale, Fascicoli processuali, mazzo 237. Collocazione archivistica in Istoreto: fondo "Sentenze della magistratura piemontese (1945-1960)", busta D CSA 32, fascicolo a, n. 57.
Come citare questa fonte. Processo contro Menghini Mario (RG. N. 120/1945) in Archivio Istoreto, fondo Processi Corti d'Assise Straordinarie del Piemonte e della Valle d'Aosta [IT-C00-FA17209]