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Fascicolo: Processo contro Azzolina Aurelio (RG. N. 203/1945)

C00/00962/01/01/00079
Processo contro Azzolina Aurelio (RG. N. 203/1945)
Processo contro Azzolina Aurelio (RG. N. 203/1945).

Organo giudicante: Corte d’Assise Straordinaria di Torino – Sez. 2°
- Presidente: Dott. Guglielmo Angiolillo
- Giudici popolari: Guglielmo Fusilli, Giuseppe Caldera, Vittorio Laborante, Mario Bragotti

Procura del Re di Torino: PM: Avv. Michele Rivero

Imputati:
n. 1: Aurelio Azzolina

Parti lese:
21 uomini, 1 donna, 4 collettività; tipologia (status): 11 partigiani, 14 civili: Giovanni Rosso, Luigi Rosso, Ernesto Armosino, Angelo Torchio, Giovanni Ferrero, Giovanni Tortello, Michele Marchisio, Remo Sticco, Gian Battista Nori, Felice Perosino, Luigi Bruna, Natale Marchisio, Elio Morazzuti, Antonio Palmisano, Felicina Torretta, Bauchiero, Ignazio Ajassa, Sebastiano Solaro, Luigi Re, Giovanni Stura, Bartolomeo Vaglio, Giovanni Gramaglia, Carlo Olivero, Oscar Olivero, Walter Olivero.

Principali fatti contestati nel processo:
- Data e luogo del fatto: dall’08 settembre 1943 sino alla Liberazione, Piemonte
- Tipologia: repressione antipartigiana.
- Descrizione sintetica: accusato di aver commesso fatti diretti a favorire le operazioni militari del nemico, culminati nella partecipazione attiva a una serie di azioni di rastrellamento quale ufficiale comandante di un reparto di circa 70 militi della BN di Torino, che procedette ad arresti, sevizie, perquisizioni, furti, incendi e altri atti di repressione del movimento partigiano. È inoltre accusato di aver tenuto intelligenza con il nemico contribuendo a far operare il reparto di BN di cui faceva parte in collegamento, in appoggio e in cooperazione con le SS tedesche.

Denuncia:
- Tipologia: collettiva
- Data: 14.06.1945
- Autorità ricevente: ufficio del PM presso la Cas di Torino
- Nominativo / Autorità denunciante: Questura di Torino
- Tipologia denunciante: autorità italiana
- Sintesi denuncia: si denuncia Aurelio Azzolina quale iscritto al Pfr e ufficiale della BN.

Arresto:
- Data e luogo: 06.05.1945, Torino
- Autorità procedente: Polizia del Popolo di Torino
- Sintesi verbale: tenente della BN

Imputazioni: Capo 1°: collaborazionismo militare art. 51 cpmg; Capo 2°: intelligenza con il nemico art. 54 cpmg

Descrizione: Capo 1°: imputato di collaborazionismo militare per aver partecipato a una serie di azioni di rastrellamento quale ufficiale comandante di un reparto di circa 70 militi della BN di Torino, che procedette ad arresti, sevizie, perquisizioni, furti, incendi e altri atti di repressione del movimento partigiano. Capo 2°: imputato di intelligenza con il nemico per aver contribuito a far operare il reparto di BN di cui faceva parte in collegamento, in appoggio e in cooperazione con le SS tedesche.

Posizione processuale: detenuto, costituito in giudizio

Difesa: Avv. Ettore Magliola (di fiducia)

Esito della sentenza:
- Condanna: la Corte dichiara l’imputato colpevole del reato di aiuto politico in relazione all’art. 58 cpmg e così modificata la rubrica e in concorso di attenuanti generiche, lo condanna alla pena di 6 anni e 8 mesi di reclusione.
Sanzioni accessorie: interdizione perpetua dai pubblici uffici, spese processuali e confisca dei beni a vantaggio dello Stato.

- Attenuanti: generiche art. 62 bis cp

- Derubricazione: collaborazionismo politico art. 58 cpmg

- Motivazioni della sentenza: la Corte osserva che in nessuno stato di necessità si venne a trovare l’imputato né quando si iscrisse al Pfr né quando si arruolò nella BN, dato che nessun grave pericolo egli ha dimostrato di aver dovuto evitare. Anche rispondesse al vero che l’imputato si fosse limitato a provvedere al vitto e all’alloggio dei militi, tra i quali alcuni tedeschi, che dovevano presidiare le popolazioni soggette al rastrellamento, egli ha comunque dato un’effettiva partecipazione a quelle operazioni: una formazione militare non può procedere nel suo compito senza una retroguardia. Inoltre, dalle deposizioni degli imputati è emerso che l’Azzolina procedette all’arresto dei fratelli Giovanni e Luigi Rosso, opponendosi alla decisione del capitano Villani di rilasciare il primo. A Buttigliera inoltre arrestò altri 7 giovani, ai quali pose l’alternativa di arruolarsi o di essere deportati in Germania. È escluso invece che egli abbia partecipato all’eccidio di Felizzano e alle sevizie sui prigionieri. Le operazioni di rastrellamento non possono essere considerate azioni militari, ma devono ritenersi azioni di polizia, in quanto tendevano a piegare la resistenza delle formazioni partigiane e a impedire ai civili di sostenere il movimento di Liberazione, favorendo i disegni politici del nemico invasore: pertanto tutti i fatti costituiscono l’unico reato di collaborazionismo politico. Per contro l’Azzolina ha provato di aver aiutato alcuni partigiani e di avere fatto fuggire degli arrestati, e per questo gli si possono concedere le attenuanti generiche.

Impugnazioni/Giudizio di rinvio:
- Ricorso avanti Corte di Cassazione di Roma:
Data: 16.03.1946
Promosso da: Avv. Ettore Magliola
- Sintesi dei motivi di impugnazione: l’Azzolina si iscrisse al Pfr perché doveva provvedere al sostentamento della moglie e della madre. Inoltre, la giurisprudenza della Suprema Corte insegna che nei casi di partecipazione del proprio reparto a rastrellamenti la responsabilità non è presunta ma deve essere stabilita caso per caso. La sentenza si è limitata ad affermare senza minimamente discutere fatti e circostanze che all’udienza si dimostrarono insussistenti o quanto meno non sorretti da prova tranquillante.

- Sentenza Corte di Cassazione:
Data: 05.11.1947
Esito: annullamento senza rinvio
Sintesi della sentenza / principi di diritto: reato estinto per amnistia

Esecuzione della pena:

- Carcerazione preventiva:
dal 06.05.1945 al 27.02.1946

- Pena: dal 27.02.1946 al 05.11.1947
Durata prevista della detenzione: 6 anni e 8 mesi
Durata effettiva della detenzione: 1 anno e 9 mesi

- Provvedimenti di clemenza: amnistia Togliatti

27/02/1946
Collocazione archivistica del fascicolo processuale: ASTO, Sezioni Riunite, Corte d’Assise di Torino - Sezione Speciale, Fascicoli processuali, mazzo 241. Collocazione archivistica in Istoreto: fondo "Sentenze della magistratura piemontese (1945-1960)", busta D CSA 35, fascicolo a, n. 217.

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Colombini Chiara 25/03/2024
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Ultimo aggiornamento: sabato 19/12/2020