C00/00962/01/01/00080
Processo contro Grua Mario (RG. N. 204/1945)
Processo contro Grua Mario (RG. N. 204/1945).
Organo giudicante: Corte d’Assise Straordinaria di Torino – Sez 1°
- Presidente: Dott. Aldo Campese
- Giudici popolari: Mario Sassio de Rosa, Giulio Boetto, Carlo Bossola
Procura del Re di Torino: PM: Avv. Salvatore Gedda
Imputati:
n.1: Mario Grua
Parti lese:
0: parti lese non identificate.
Principali fatti contestati nel processo:
- Data e luogo del fatto: dall’08 settembre 1943 sino alla Liberazione, Piemonte
- Tipologia: delazione, repressione antipartigiana
- Descrizione sintetica: accusato di aver favorito i disegni politici del nemico essendo maggiore della Gnr ferroviaria, procedendo a catture di patrioti e fornendo ai tedeschi informazioni circa i luoghi frequentati dai partigiani.
Denuncia:
- Tipologia: collettiva
- Data:
- Autorità ricevente: ufficio del PM presso la Cas di Torino
- Nominativo / Autorità denunciante: Questura di Torino
- Tipologia denunciante: autorità italiana
- Sintesi denuncia: il Grua fu maggiore nella Gnr ferroviaria presso la stazione di Porta Nuova. Contro di lui vi sono le denunce:
- Del comandante della 9° Divisione GL Alberti, che lo accusa di aver fatto un’ispezione a Villanova con un carro blindato, ostacolando la trattativa tra il comandante e i militi della milizia ferroviaria che dovevano unirsi ai partigiani e portare le armi. Il comandante fu portato dal Grua che dopo averlo interrogato lo rimise in libertà. Il Grua ha dichiarato di essere andato a Villanova per un’operazione annonaria e di aver cercato di ritardare l’ingresso del treno a Villanova.
- Di Fabrizio Mondino, suo genero, che lo accusa di aver inviato a Saluzzo dei militi che avrebbero chiesto il suo aiuto per liberare la suocera Maria Grua, fatta prigioniera dai partigiani e portata in montagna; è risultato invece che il Grua mandò i militi presso la figlia per avere notizie della moglie, la quale fu solo fermata e in seguito rilasciata. Egli denuncia anche la moglie Luciana Grua per essersi impiegata come centralinista presso un comando tedesco; risulta però una dichiarazione del Comando di Polizia Ferroviaria “Lino Rissone” da cui si ricava che la donna fu impiegata dal padre, d’accordo con la Sap ferroviaria, per fornire notizie.
- Di Celeste Borra che accusa i coniugi Grua di aver partecipato a un’ispezione e a un combattimento alla testa di due autocarri. La denuncia però fu poi ritrattata e il Borra sostenne di averla fatta sotto pressione del Mondino.
- Di Giuseppe Calcagno, Firmino Bianchetti, Maria Chialva e Eros Sogno che accusano i coniugi Grua di sentimenti fascisti.
- Di Luigi De Giovanni che accusa la Grua di avergli sottratto una bicicletta nei giorni dell’incendio di Sanfront.
Vi sono inoltre 32 documenti rilasciati da partigiani o civili che dichiarano di essere stati aiutati o salvati dal Grua. È risultato anche che il Tribunale di CoGu richiese che si contestasse al Grua di essersi presentato spontaneamente a un processo contro partigiani e di essersi avvicinato alla gabbia degli imputati per confortarli. L’ufficio ritiene che parte delle denunce siano generate da rancori personali tra il Mondino e il Grua. Il Cln 5° rione aveva proposto di discriminare il Grua, nonostante appartenesse a un corpo fascista, per l’aiuto portato ai partigiani e che lo stesso fosse riammesso all’amministrazione ferroviaria.
È presente una denuncia di Fabrizio Mondino contro i coniugi Grua e la figlia Luciana e diretta alla Cas di Cuneo. Datata 02.07.1945.
Arresto:
- Data e luogo: 09.06.1945, Torino
- Autorità procedente: Cln di Torino
- Sintesi verbale: maggiore della Gnr
Descrizione: imputato di collaborazionismo politico per aver favorito i disegni politici del nemico essendo maggiore della Gnr ferroviaria, procedendo a catture di patrioti e fornendo ai tedeschi informazioni circa i luoghi frequentati dai partigiani.
Posizione processuale: detenuto, costituito in giudizio
Difesa: Avv. Baravalle (di fiducia)
Esito della sentenza:
- Assoluzione / non luogo a provvedere: la Corte assolve l’imputato per non aver commesso il fatto
- Motivazioni della sentenza: le risultanze del dibattimento hanno escluso che il Grua avesse commesso i fatti denunciati dal Mondino; lo stesso Mondino ha ritrattato riferendo di essere stato lui stesso ad ingiungere ai militi di andarsene. La deposizione del Mondino, che afferma di essere scappato perché i militi della BN gli avevano chiesto di andare al Comando e volevano arrestarlo, è volutamente distorta, tanto più che il Mondino non è mai stato partigiano e non ha mai ospitato patrioti, e un’azione contro di lui da parte del genero non avrebbe quindi avuto alcun fondamento. Parimenti mendace è la dichiarazione del Mondino quando afferma che il Grua minacciò lui e altre famiglie di rappresaglia se non fosse tornato a Saluzzo: il Grua si adoperò invece per tranquillizzare il genero e rassicurarlo sul fatto che non era ricercato dalla BN. Sintomatico inoltre il fatto che molti di coloro che scrissero le dichiarazioni contro il Grua in istruttoria precisarono che era stato il Mondino a richiederle e sollecitarle. Il dibattimento ha poi chiarito che il Grua si trovava su un carro blindato in divisa per l’innocuo tentativo di salvare le sue cose dalla rappresaglia tedesca contro Sanfront. Per quanto riguarda la denuncia del partigiano Alberti sull’episodio di Villanova, il dibattimento ha accertato che il Grua fu inviato a Villanova per un’azione annonaria e partì da Torino con un treno operaio al quale fu poi agganciato, senza che il Grua ne fosse preventivamente informato, un carro ferroviario blindato con a bordo dei militi e alcuni partigiani catturati. Giunti a Villanova e compreso cosa stava avvenendo in stazione, fece chiamare il partigiano Alberti per un colloquio; secondo le deposizioni non ci furono minacce o violenze e l’Alberti fu lasciato libero. All’imputato non può essere ricondotto alcun reato di collaborazionismo politico e deve quindi essere assolto con formula ampia.
Impugnazioni/Giudizio di rinvio:
Non risultano impugnazioni.
Esecuzione della pena:
Carcerazione preventiva: dal 09.06.1945 al 24.01.1946
Pena: nessuna pena da scontare
Collocazione archivistica del fascicolo processuale: ASTO, Sezioni Riunite, Corte d’Assise di Torino - Sezione Speciale, Fascicoli processuali, mazzo 241. Collocazione archivistica in Istoreto: fondo "Sentenze della magistratura piemontese (1945-1960)", busta D CSA 34, fascicolo b, n. 182.
Come citare questa fonte. Processo contro Grua Mario (RG. N. 204/1945) in Archivio Istoreto, fondo Processi Corti d'Assise Straordinarie del Piemonte e della Valle d'Aosta [IT-C00-FA17253]