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Fascicolo: Processo contro Sacchi Francesco (RG. N. 206/1945)

C00/00962/01/01/00082
Processo contro Sacchi Francesco (RG. N. 206/1945)
Processo contro Sacchi Francesco (RG. N. 206/1945).

Organo giudicante: Corte d’Assise di Torino sezione speciale – Sez. 1°
- Presidente: Dott. Luigi Motta
- Giudici popolari: Alessandro Rigo, Dino De Bernardi, Lino Caligaris, Pierino Suozzi

Procura del Re di Torino: PM: Dott. Giovanni Durando

Imputati:
n. 1 Francesco Sacchi

Parti lese:
5 uomini; tipologia (status): 5 partigiani: Lino Lunardi, Agor Cioni, Giovanni Marchiaro, Mario Neirotti, Luciano Lee.

Principali fatti contestati nel processo:
- Data e luogo del fatto: dall’8 settembre 1943 sino alla Liberazione
- Tipologia: delazione
- Descrizione sintetica: accusato di aver favorito i disegni politici del nemico quale volontario delle forze armate della Rsi e in particolare per avere nel marzo del 1945 denunciato e catturato a Collegno alcuni partigiani tra cui Agor Cioni, Lino Lunardi, Giovanni Marchiaro e Mario Neirotti.

Denuncia:
- Tipologia: collettiva
- Data: 02.07.1945
- Autorità ricevente: Ufficio del PM presso la Cas di Torino
- Nominativo / Autorità denunciante: Questura di Torino
- Tipologia denunciante: autorità italiana
- Sintesi denuncia: si denuncia Francesco Sacchi per appartenenza all’esercito repubblicano in qualità di paracadutista della Divisione Nembo.

Arresto:
- Data e luogo: 01.06.1945
- Autorità procedente: Polizia del popolo di Torino
- Sintesi verbale: appartenenza all’esercito repubblicano

Imputazioni: collaborazionismo politico art. 58 cpmg

Descrizione: imputato di collaborazionismo politico per aver favorito i disegni politici del nemico quale volontario delle forze armate della Rsi e in particolare per avere nel marzo del 1945 denunciato e catturato a Collegno alcuni partigiani tra cui Agor Cioni, Lino Lunardi, Francesco Marchiaro e Mario Neirotti.

Posizione processuale: detenuto, costituito in giudizio

Difesa: Avv. Giulio (d’ufficio)

Esito della sentenza:
- Assoluzione / non luogo a provvedere: assolutoria per non costituire reato il fatto per mancanza di dolo.

- Motivazioni della sentenza: il dibattimento ha confermato i fatti confessati dall’imputato, ma allo stesso tempo ha rilevato che il Sacchi era ritenuto un demente e un incosciente, tanto che gli arrestati furono rilasciati perché i repubblicani si convinsero che il Sacchi era malato di mente. La Corte ritiene che l’indifferenza con cui l’imputato ammise tutte le accuse durante il dibattimento accerta un’anormalità delle sue facoltà intellettive. Il fatto di essersi arruolato nella Gil perché suggerito da un amico, aver disertato e poi essersi arruolato nuovamente nella Nembo per poi disertare di nuovo, tutto con indifferenza, dimostra che il giovane non comprendeva il contenuto delle sue azioni.

Impugnazioni/Giudizio di rinvio:
Non risultano impugnazioni.

Esecuzione della pena:
Carcerazione preventiva: dal 02.07.1945 al 08.02.1946

Pena: nessuna pena da scontare

08/02/1946
Collocazione archivistica del fascicolo processuale: ASTO, Sezioni Riunite, Corte d’Assise di Torino - Sezione Speciale, Fascicoli processuali, mazzo 241. Collocazione archivistica in Istoreto: fondo "Sentenze della magistratura piemontese (1945-1960)", busta D CSA 34, fascicolo d, n. 198.

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De Luna Barbara 19/12/2022
Colombini Chiara 25/03/2024
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Ultimo aggiornamento: sabato 19/12/2020