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Fascicolo: Processo contro Bertinetti Luigi (RG. N. 212/1945)

C00/00962/01/01/00085
Processo contro Bertinetti Luigi (RG. N. 212/1945)
Processo contro Bertinetti Luigi (RG. N. 212/1945)

Organo giudicante: Corte d’Assise Straordinaria di Torino – Sez. 3°
- Presidente: Dott. Livio Enrico
- Giudici popolari: Marino Marini, Emilio Montemaggi, Gastone Guerrini, Federico Favaro

Procura del Re di Torino: PM: Dott. Fortini

Imputati:
n. 1: Luigi Bertinetti

Parti lese:
5 (4 uomini; 1 donna); tipologia (status): 1 ebreo, 4 civili: Giuseppe Diena, Luigi Quaglino, Felicina Bona, Bona, Giuseppe Girotti

Principali fatti contestati nel processo:
- Data e luogo del fatto: dall’8 settembre 1943 sino alla Liberazione
- Tipologia: delazione, arresti, saccheggio
- Descrizione sintetica: accusato di aver, quale commissario di Polizia dell’Ispa prima, capitano delle BN poi e infine come funzionario a disposizione del prefetto Carnazzi, favorito i disegni politici del nemico cooperando all’arresto del prof. Giuseppe Diena, di religione ebraica, determinandone l’internamento in campo di concentramento e la conseguente morte. È inoltre accusato di aver commesso atti di saccheggio asportando dalla villa Bona di Cavoretto tutto ciò che era di proprietà del prof. Giuseppe Diena.

Denuncia:
- Tipologia: collettiva
- Data: 17.08.1945
- Autorità ricevente: ufficio del PM presso la Cas di Torino
- Nominativo / Autorità denunciante: Questura di Torino
- Tipologia denunciante: autorità italiana
- Sintesi denuncia: si denuncia Luigi Bertinetti quale commissario nell’Ispa, capitano della BN e funzionario a disposizione del prefetto di Asti; per partecipazione a rastrellamenti e iscrizione al Pfr.

Arresto:
- Data e luogo: 04.07.1945, Asti
- Autorità procedente: Questura di Torino
- Sintesi verbale: commissario di polizia dell’Ispa

Imputazioni:
Capo 1°: collaborazionismo politico art. 58 cpmg
Capo 2°: devastazione e saccheggio aggravati art. 419 61 n. 5 cp

Descrizione:
- Capo 1°: imputato di collaborazionismo politico per aver, quale commissario di Polizia dell’Ispa prima, capitano delle BN poi e infine come funzionario a disposizione del prefetto Carnazzi, favorito i disegni politici del nemico cooperando all’arresto del prof. Giuseppe Diena, di religione ebraica, determinandone l’internamento in campo di concentramento e la conseguente morte.
- Capo 2°: imputato di devastazione e saccheggio per aver commesso atti di saccheggio asportando dalla villa Bona di Cavoretto tutto ciò che era di proprietà del prof. Giuseppe Diena, approfittando della situazione creata dal fascismo e di circostanze tali da rendere impossibile la pubblica o privata difesa.

Aggravanti: 61 n. 5 cp

Posizione processuale: detenuto, costituito in giudizio

Difesa: Avv. Francesco Camoletto (di fiducia)

Esito della sentenza:
- Condanna: la Corte ritiene colpevole l’imputato del delitto di cui al primo capo di imputazione e lo condanna alla pena della reclusione per 18 anni; modificata la rubrica del delitto ascrittogli al secondo capo di imputazione nel delitto degli art. 624 e 625 cp, lo assolve da tale delitto per insufficienza di prove.

- Sanzioni accessorie: interdizione perpetua dai pubblici uffici e legale durante la pena, libertà vigilata a pena scontata e pagamento delle spese processuali.

- Derubricazione: art. 624, 625 cp

- Motivazioni della sentenza: i fatti sono stati accertati dalle deposizioni dei testi e dalle parziali ammissioni dello stesso imputato e integrano gli estremi, materiali e morali, del delitto di collaborazionismo politico. La lotta contro la razza ebraica era infatti uno dei disegni politici del nemico che il Bertinetti favorì collaborando all’arresto del Diena. Il trucco inscenato dall’imputato rivela una particolare intensità dolosa e dimostra che egli agiva coscientemente ponendosi al servizio del tedesco invasore contro i suoi compatrioti italiani. La Corte ritiene che la richiesta della difesa di assolvere l’imputato perché il fatto non costituisce reato, trattandosi di ordini superiori, sia infondata, trattandosi di un potere illegittimo che lasciava ampi margini di autonomia ai diversi gradi gerarchici. Infine ritiene di non poter concedere attenuanti data l’opera di primaria importanza svolta dall’imputato e l’intensità del dolo. Per quanto riguarda il secondo capo di imputazione, la Corte ritiene che il fatto di aver esportato i bauli da una villa privata esuli gli estremi materiali e morali del delitto di saccheggio, che richiede un’opera tumultuosa e un complesso di fatti di depredazione. Si tratta invece di furto rilevante commesso per scopo di lucro ai danni del Diena. Tuttavia la Corte non ritiene si sia raggiunta una prova sicura che il Bertinetti si sia appropriato di oggetti asportati al Diena prima della consegna ai tedeschi.

Impugnazioni/Giudizio di rinvio:
- Ricorso avanti Corte di Cassazione di Roma
Data: 19.11.1945
Promosso da: Avv. Francesco Camoletto
- Sintesi dei motivi di impugnazione: la campagna contro l’ebraismo esula dal disegno politico sul territorio, come invece richiede l’imputazione di collaborazionismo politico. Questa invece faceva parte di una campagna più vasta, di natura internazionale, che nulla aveva a che vedere con i disegni del nemico sul territorio nazionale italiano. Inoltre, la Corte non ha motivato la sentenza sul dolo, evitando di prendere in considerazione che se per errore o per frutto di propaganda nefasta si commettono reati in favore del nemico, ritenendo di favorire la patria, la scienza e coscienza non esistono e il dolo difetta. Il Bertinetti inoltre si limitò a obbedire a ordini di un’autorità che, sia pur illegittima, all’epoca dei fatti emanava ordini e provvedimenti.

- Sentenza Corte di Cassazione:
Data: 08.11.1946
Esito: annullamento senza rinvio
Sintesi della sentenza / principi di diritto: estinto il reato per amnistia

Esecuzione della pena:

- Carcerazione preventiva: dal 17.08.1945 al 19.11.1945

- Pena: dal 19.11.1945 al 08.11.1946
Durata prevista della detenzione: 18 anni
Durata effettiva della detenzione: 1 anno

- Provvedimenti di clemenza: amnistia Togliatti
19/11/1945
Collocazione archivistica del fascicolo processuale: ASTO, Sezioni Riunite, Corte d’Assise di Torino - Sezione Speciale, Fascicoli processuali, mazzo 241. Collocazione archivistica in Istoreto: fondo "Sentenze della magistratura piemontese (1945-1960)", busta D CSA 33, fascicolo b, n. 127.

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Colombini Chiara 25/03/2024
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Ultimo aggiornamento: sabato 19/12/2020