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Fascicolo: Processo contro Camosso Gabriella (RG. N. 248/1945)

C00/00962/01/01/00109
Processo contro Camosso Gabriella (RG. N. 248/1945)
Processo contro Camosso Gabriella (RG. N. 248/1945)

Organo giudicante: Corte d’Assise Straordinaria di Torino – Sez. 2
Presidente: Dott. Guglielmo Angiolillo
Giudici popolari: Vittorio Laborante, Mario Bragatti, Giuseppe Caldera, Antonio Rossi

Procura del Re di Torino: PM: Avv. Fortini

Imputati:
n. 1: Gabriella Camosso

Parti lese:
2 (1 uomo, 1 donna); tipologia (status): 1 ebrea, 1 civile: Elsa Levi, Angelo Cazzola.

Principali fatti contestati nel processo:
- Data e luogo del fatto: dall’08 settembre 1943 sino alla Liberazione
- Tipologia: delazione
- Descrizione sintetica: accusata di aver favorito i disegni politici del nemico compiendo, con il frequentare ininterrottamente la sede delle SS di Torino, opera di delazione contro cittadini italiani, e in particolar modo riuscendo con la propria opera a far arrestare e tradurre in campo di concentramento in Germania la sig.na Elsa Levi di religione ebraica.

Denuncia:
- Tipologia: collettiva
- Data: 30.08.1945
- Autorità ricevente: ufficio del PM presso la Cas di Torino
- Nominativo / Autorità denunciante: Questura di Torino
- Tipologia denunciante: autorità italiana
- Sintesi denuncia: accusata di aver denunciato e fatto arrestare Elsa Levi, il fidanzato Angelo Cazzola e Carlo Balzola e di aver frequentato assiduamente l’Ufficio ebrei dell’Albergo Nazionale.
- Denuncia di Elena Levi in cui si dichiara che nel 1944 la Camosso cercò insistentemente di scoprire l’indirizzo della sua famiglia. La sorella Elsa accettò allora di recarsi a un appuntamento presso l’amica Giovanna Sosso. Dopo un breve colloquio Elsa fu arrestata dalle SS tedesche mentre usciva dall’appartamento e tradotta all’Albergo Nazionale. La sera stessa furono arrestati il fidanzato di Elsa, Angelo Cazzola con l’accusa di favoreggiamento di persone israelitiche e tradotto alle carceri. Insieme a lui venne fermato Carlo Balzola, rilasciato dopo qualche ora. Si dichiara che nel luglio 1944 Elsa fu inviata in campo di concentramento e da allora la famiglia non ne ha più notizia. Si accusa la famiglia Camosso, apertamente nazi-fascista, di aver aiutato la figlia nella delazione: la Camosso infatti in seguito alla sua denuncia sparì e il padre fece pubblicare la sua fotografia sui giornali per averne notizie. La Camosso tornò dopo qualche mese, dopo essere stata in Germania come interprete. Dichiara che la Camosso frequentava una signora bionda molto amica degli ufficiali tedeschi.
- Denuncia di Angelo Cazzola in cui dichiara di essere stato arrestato il 09.05.1944 da agenti italiani delle SS tedesche mentre si trovava a casa in convalescenza. Afferma di essere stato interrogato dal maresciallo tedesco Aurol e di essere stato accusato di protezione e concessa ospitalità a elementi di razza ebraica, oltre a essere considerato ebreo con falsi documenti di riconoscimento. Afferma di essere stato in seguito messo a confronto con Elsa Levi, arrestata lo stesso giorno su segnalazione di Gabriella Camosso. Afferma di essere stato rilasciato il 13.05.1944, mentre la Levi rimase 20 giorni in carcere e fu poi deportata. Dichiara che in seguito all’arresto di Olga Ribet il 04.07.1945, poté avere un colloquio con lei in carcere e venne a sapere che era stata lei a scortare i due agenti italiani delle SS che lo avevano arrestato e confermò che l’arresto della Levi avvenne in seguito a segnalazione della Camosso.

Arresto:
- Data e luogo: 30.08.1945, Torino
- Autorità procedente: Questura di Torino
- Sintesi verbale: collaborazionismo e delazione in danno di ebrei

Imputazioni: collaborazionismo politico art. 58 cpmg

Descrizione: imputata di collaborazionismo politico per aver favorito i disegni politici del nemico compiendo, con il frequentare ininterrottamente la sede delle SS di Torino, opera di delazione contro cittadini italiani, ed in particolar modo riuscendo con la propria opera a far arrestare e tradurre in campo di concentramento in Germania la sig.na Elsa Levi di religione ebraica.

Posizione processuale: detenuta, costituita in giudizio

Difesa: Avv. Apostolo (di fiducia)

Esito della sentenza:
Sentenza in Camera di Consiglio (02.07.1946): assolta per amnistia Togliatti

Impugnazioni/Giudizio di rinvio:
Non risultano impugnazioni.

Esecuzione della pena:
- Carcerazione preventiva: dal 30.08.1945 al 02.07.1946

- Pena: nessuna pena da scontare

- Provvedimenti di clemenza: amnistia Togliatti

02/07/1946
Collocazione archivistica del fascicolo processuale: ASTO, Sezioni Riunite, Corte d’Assise di Torino - Sezione Speciale, Fascicoli processuali, mazzo 244. Collocazione archivistica in Istoreto: fondo "Sentenze della magistratura piemontese (1945-1960)".

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De Luna Barbara 23/12/2022
Colombini Chiara 25/03/2024
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Ultimo aggiornamento: sabato 19/12/2020