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Fascicolo: Processo contro Varano Bruno (RG. N. 147/1945)

C00/00962/01/01/00036
Processo contro Varano Bruno (RG. N. 147/1945)
Processo contro Varano Bruno (RG. N. 147/1945).

Organo giudicante: Corte d’Assise Straordinaria di Torino – Sez 3°
- Presidente: Dott. Livio Enrico
- Giudici popolari: Vittorio Madon, Marino Marini, Gastone Guerrini, Emilio Montemaggi

Procura del Re di Torino: P.M.: Dott. Giovanni Durando

Imputati:
n.1 Bruno Varano

Parti lese:
1 uomo; tipologia (status): 1 partigiano: Giuseppe Darbesio

Principali fatti contestati nel processo:
- Data e luogo del fatto: 15.03.1945, Torino
- Tipologia: delazione, collaborazionismo politico
- Descrizione sintetica: accusato di aver favorito i disegni politici del nemico facendo arrestare e imprigionare dalle SS tedesche il 15 marzo 1945 Giuseppe Darbesio cui in precedenza aveva consegnato armi e munizioni.

Denuncia:
- Tipologia: collettiva
- Data: 07.07.1945
- Autorità ricevente: ufficio del PM presso la Cas di Torino
- Nominativo / Autorità denunciante: questura di Torino
- Tipologia denunciante: autorità italiana
- Sintesi denuncia: accusato di aver denunciato Giuseppe Darbesio, partigiano, per detenzione abusiva di armi.
È presente una denuncia di Giuseppe Darbesio, che accusa il Varano di averlo denunciato e fatto arrestare poiché in possesso di un moschetto e di una cassetta di munizioni che lo stesso Varano gli aveva fornito.

Arresto:
- Data e luogo: 30.05.91945, Torino
- Autorità procedente: Polizia del Popolo di Torino
- Sintesi verbale: delazione ai danni di patrioti

Imputazioni: collaborazionismo politico art. 58 cpmg

Descrizione: imputato di collaborazionismo politico per avere aver favorito i disegni politici del nemico facendo arrestare e imprigionare dalle SS tedesche il 15 marzo 1945 Giuseppe Darbesio cui in precedenza aveva consegnato armi e munizioni.

Posizione processuale: detenuto, costituito in giudizio

Difesa: Avv. Giovanni Griffa (di fiducia)

Esito della sentenza:
- Assoluzione / non luogo a provvedere: insufficienza di prove

- Motivazioni della sentenza: considera la Corte che si tratta di un fatto unico e isolato, commesso da persona non fascista, esclusivamente per sfogo di privata vendetta. Può dunque dubitarsi in linea oggettiva che sia raggiunta la prova dell’estremo materiale della delazione politica (in quanto la denuncia fu sporta ad un agente di Ps per un reato comune) e può maggiormente dubitarsi in linea soggettiva sulla ricorrenza del dolo, quando è provato che l’imputato non era fascista e anzi collaborava con i partigiani. Si tratta del resto di un giovane non ancora diciottenne che ha ceduto ad un impulso di vendetta: dubbiosa la sua capacità di intendere la portata politica della sua azione.

Impugnazioni/Giudizio di rinvio:
Non risultano impugnazioni.

Esecuzione della pena:

- Carcerazione preventiva: 30.05.1945 a 23.10.1945

- Pena: nessuna pena da scontare

23/10/1945
Collocazione archivistica del fascicolo processuale: ASTO, Sezioni Riunite, Corte d’Assise di Torino - Sezione Speciale, Fascicoli processuali, mazzo 238. Collocazione archivistica in Istoreto: fondo "Sentenze della magistratura piemontese (1945-1960)", busta D CSA 32, fascicolo f, n. 100.

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De Luna Barbara 17/01/2023
Di Massa Maria 09/05/2023
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Ultimo aggiornamento: sabato 19/12/2020