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Fascicolo: Processo contro Cabrini Luigi (RG. N. 225/1945)

C00/00962/01/01/00096
Processo contro Cabrini Luigi (RG. N. 225/1945)
Processo contro Cabrini Luigi (RG. N. 225/1945)

Organo giudicante: Corte d’Assise Straordinaria di Torino – Sez. 3°
- Presidente: Dott. Livio Enrico
- Giudici popolari: Alessandro Camuffo Cattani, Emilio Montemaggi, Lino Caligaris, Pierino Suozzi

Procura del Re di Torino:
PM: Dott. Durando

Imputati:
n. 1: Luigi Cabrini

Parti lese:
9 (7 uomini, 2 donne); tipologia (status): 5 partigiani, 4 civili: Domenica Contesio, Maria Bioletto Rosso, Martino Lencia, Valentino Galeotti, Michele Vicari, Giovanni Giovara, Emilio Toscano, Pietro Rangone, Giovanni Autino.

Principali fatti contestati nel processo:
- Data e luogo del fatto: dall’8 settembre 1943 sino alla Liberazione, Torino
- Tipologia: repressione antipartigiana, delazione
- Descrizione sintetica: accusato di aver favorito i disegni politici del nemico in qualità di brigadiere della Milizia Ferroviaria, procedendo il 24.11.1944 all’arresto di certo Marino Lencia, contro cui usò più volte violenza, e di certi Domenica Contesio, Maria Bioletto Rosso, Valentino Galeotti, tutti appartenenti al Cln, e di aver denunciato al Tribunale Straordinario di Torino certi Michele Vicari, Giovanni Giovara, Emilio Toscano, Pietro Rangone, Giovanni Autino per aver manifestato i loro sentimenti antifascisti e facendoli condannare con la sua testimonianza a vari anni di reclusione.

Denuncia:
- Tipologia: collettiva
- Data: 03.07.1945
- Autorità ricevente: ufficio del PM presso la Cas di Torino
- Nominativo / Autorità denunciante: Questura di Torino (ufficio politico)
- Tipologia denunciante: autorità italiana
- Sintesi denuncia: responsabile dell’arresto di quattro partigiani e due ragazze (Domenica Contesio e Maria Rosso). Un partigiano, tale Martino Lencia, fu picchiato dal Cabrini che voleva estorcergli una confessione.

Arresto:
- Data e luogo: 14.05.1945, Torino
- Autorità procedente: Questura di Torino

Imputazioni: collaborazionismo politico art. 58 cpmg
Descrizione: imputato di collaborazionismo politico per aver ricoperto il ruolo di brigadiere della Milizia Ferroviaria, procedendo il 24.11.1944 all’arresto di certo Marino Lencia, contro cui usò più volte violenza, e di certi Domenica Contesio, Maria Bioletto Rosso, Valentino Galeotti, tutti appartenenti al Cln, e di aver denunciato al Tribunale Straordinario di Torino certi Michele Vicari, Giovanni Giovara, Emilio Toscano, Pietro Rangone, Giovanni Autino per aver manifestato i loro sentimenti antifascisti e facendoli condannare con la sua testimonianza a vari anni di reclusione.

Posizione processuale: detenuto, costituito in giudizio

Difesa: Avv. Giulio (di fiducia)

Esito della sentenza:
- Condanna: la Corte dichiara l’imputato colpevole del reato ascrittogli esclusa la sua influenza per ottenere la condanna di Giovanni Autino ed Emilio Toscano e lo condanna alla pena di 10 anni di reclusione.

- Sanzioni accessorie: interdizione perpetua dai pubblici uffici e legale durante la pena, pagamento delle spese processuali e libertà vigilata.

- Motivazioni della sentenza: il fatto dell’uccisione del Vicari non è stato contestato all’imputato e non è presente nel capo d’imputazione, e di conseguenza la Corte non può farne oggetto di discussione. Gli altri fatti indicano invece il delitto di collaborazionismo politico, perché l’arresto e il trattamento riservato al Lencia dimostrano la volontà dell’imputato di infierire contro i partigiani. Allo stesso modo ciò è dimostrato dalla denuncia sporta al Tribunale Straordinario fascista invece che all’autorità penale comune. La Corte rileva che dal capo di imputazione vadano eliminati i riferimenti all’Autino e al Toscano che furono assolti al processo.

Impugnazioni/Giudizio di rinvio:
- Ricorso avanti Corte di Cassazione di Roma:
Data: 28.01.1946
Promosso da: Avv. Giulio
- Sintesi dei motivi di impugnazione: l’arresto del Lencia da parte del Cabrini era legittimo perché questo era stato denunciato come omicida e non come partigiano; i disegni politici del nemico non hanno tratto alcun giovamento dagli schiaffi inferti dal Cabrini al Lencia, invece assimilabili a reati comuni (lesioni o, al massimo, minaccia aggravata). Per quanto riguarda il ricorso al Tribunale Straordinario è pacifico che la denuncia non partì direttamente dal Cabrini ma dal suo comandante, e la Corte non ha tenuto conto del tentativo del Cabrini di attenuare le responsabilità degli imputati al processo.

- Sentenza Corte di Cassazione:
Data: 20.12.1946
Esito: annullamento senza rinvio
Sintesi della sentenza: estinto il reato per amnistia

Esecuzione della pena:
- Carcerazione preventiva: dal 14.05.1945 al 25.01.1946

- Pena: dal 25.01.1946 al 20.12.1946
Durata prevista della detenzione: 10 anni
Durata effettiva della detenzione: 11 mesi

- Provvedimenti di clemenza: amnistia Togliatti
25/01/1946
Collocazione archivistica del fascicolo processuale: ASTO, Sezioni Riunite, Corte d’Assise di Torino - Sezione Speciale, Fascicoli processuali, mazzo 242. Collocazione archivistica in Istoreto: fondo "Sentenze della magistratura piemontese (1945-1960)".

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De Luna Barbara 18/01/2023
Colombini Chiara 25/03/2024
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Ultimo aggiornamento: sabato 19/12/2020