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Fascicolo: Processo contro Noghero Guglielmo (RG. N. 23/1946)

C00/00962/01/02/00007
Processo contro Noghero Guglielmo (RG. N. 23/1946)
Processo contro Noghero Guglielmo (RG. N. 23/1946)

Organo giudicante: Corte d’Assise di Torino – Sez. 2° Speciale
- Presidente: Dott. Bruno G. Battista
- Giudici popolari: Mario Bragotti, Vittorio Laborante, Luciano Grebori, Giuseppe Caldera

Procura del Re di Torino: PM: Dott. Alfredo Aubert

Imputati:
n. 1: Guglielmo Noghero

Parti lese:
3 (2 uomini, 1 donna); tipologia (status): 1 ebreo, 1 partigiano, 1 congiunto di partigiano: Riccardo De Angeli, Dario De Angeli, Ines Marconi.

Principali fatti contestati nel processo:
- Data e luogo del fatto: dall’08 settembre 1943 sino alla Liberazione, Torino
- Tipologia: spionaggio, persecuzione antiebraica, repressione politica, persecuzione antipartigiana, furto
- Descrizione sintetica: accusato di aver offerto i propri servizi alla polizia segreta tedesca e di aver collaborato con i tedeschi nella persecuzione degli ebrei. È inoltre accusato di aver concorso con la polizia tedesca a perquisire la casa di Riccardo De Angeli, capitano degli alpini, e di aver tratto in arresto sua moglie, Ines Marconi. Il Noghero è poi sospettato di aver compiuto altri atti volti alla cattura del De Angeli, in seguito deportato in Germania, e di suo figlio Dario, ucciso dai nazifascisti nel febbraio 1945. Infine è accusato di essersi impossessato, in concorso con militari tedeschi, di oggetti e indumenti appartenenti a Ines Marconi.

Denuncia:
- Tipologia: collettiva
- Data: 23.11.1945
- Autorità ricevente: ufficio del PM presso la Cas di Torino
- Nominativo / Autorità denunciante: Questura di Torino
- Tipologia denunciante: autorità italiana
- Sintesi denuncia: appartenente alla polizia segreta tedesca presso il gruppo operante all’Albergo Imperia.

Arresto:
- Data e luogo: 29.10.1945, Torino
- Autorità procedente: Questura di Torino

Imputazioni:
- Capo 1°: intelligenza con il nemico art. 54 cpmg
- Capo 2°: collaborazionismo politico art. 58 cpmg
- Capo 3°: furto aggravato 624 cp, 625 n. 7, 1, 9 cp, 61 n. 2 cp reato continuato art. 81 cp

Descrizione:
- Capo 1°: imputato di intelligenza con il nemico per aver prestato i propri servizi alla polizia segreta tedesca.
- Capo 2°: imputato di collaborazionismo politico per aver aiutato il tedesco invasore nella persecuzione degli ebrei. È inoltre accusato di aver concorso con la polizia tedesca a perquisire la casa di Riccardo De Angeli, capitano degli Alpini, e di aver tratto in arresto sua moglie, Ines Marconi, e di aver compiuto altri atti volti alla cattura del De Angeli, in seguito deportato in Germania, e di suo figlio Dario, ucciso dai nazifascisti nel febbraio 1945.
- Capo 3°: imputato di furto aggravato per essersi impossessato, a scopo di lucro e in concorso con militari tedeschi, di oggetti e indumenti appartenenti a Ines Marconi.

Posizione processuale: detenuto, costituito in giudizio

Difesa: Avv. Giuseppe Barberi (di fiducia)

Esito della sentenza:
- Condanna: la Corte assolve il Noghero dal primo capo d’imputazione perché il fatto non costituisce reato e dal terzo per insufficienza di prove. Dichiara il Noghero colpevole del reato di cui all’art. 58 cpmg e lo condanna alla pena della reclusione per 4 anni.

- Attenuanti: minima importanza art. 114 cp e generiche art. 62 bis cp

- Motivazioni della sentenza: la Corte ritiene che le mansioni di interprete non rappresentino una vera e propria forma di collaborazionismo politico. Nell’esplicare le sue funzioni però, per quanto riguarda il caso di Ines Marconi, il Noghero non si limitò a svolgere la sua funzione di interprete, ma fece anche opera di investigazione, accompagnata da minacce e intimidazioni. Per contro nessun elemento è stato accertato che egli avesse partecipato all’arresto del De Angeli e di suo figlio, che avvennero dopo che il Noghero era già passato alla Direzione d’Artiglieria. È tuttavia accertato il reato di collaborazionismo politico, sia dal lato oggettivo sia dal lato soggettivo, in quanto la sua condotta dimostra l’intenzione criminosa che determinava i suoi atti. La Corte accorda all’imputato la diminuente di cui all’art. 114 cp perché la sua cooperazione ebbe una minima importanza e senza di lui i tedeschi avrebbero comunque raggiunto il loro fine. La Corte assolve il Noghero con formula dubitativa dal terzo capo d’imputazione perché egli sostiene che l’asportazione degli oggetti da casa dei De Angeli avvenne per ordine dei tedeschi e perché non è rimasto accertato ch’egli vi avesse preso parte.

Impugnazioni/Giudizio di rinvio:
- Ricorso avanti Corte di Cassazione di Roma:
Data: 02.05.1946
Promosso da: Avv. Giuseppe Barberi
- Sintesi dei motivi di impugnazione: la collaborazione con il nemico consiste in un complesso di fatti e non in un fatto unico, mentre nel caso del Noghero sono rimaste accertate solo le due perquisizioni. Il Noghero si limitava a eseguire gli ordini dei tedeschi e fece domanda per diventare interprete perché dopo l’8 settembre era sbandato e senza soldi.

- Sentenza Corte di Cassazione:
Data: 21.04.1947
Esito: annullamento senza rinvio
Sintesi della sentenza: estinto il reato per amnistia

Esecuzione della pena:
- Carcerazione preventiva: dal 29.10.1945 al 27.04.1946

- Pena: dal 27.04.1946 al 21.04.1947
Durata prevista della detenzione: 4 anni
Durata effettiva della detenzione: 1 anno circa

- Provvedimenti di clemenza: amnistia Togliatti
27/04/1946
Collocazione archivistica del fascicolo processuale: ASTO, Sezioni Riunite, Corte d’Assise di Torino - Sezione Speciale, Fascicoli processuali, mazzo 248. Collocazione archivistica in Istoreto: fondo "Sentenze della magistratura piemontese (1945-1960)", busta D CSA 35, fascicolo d, n. 244 bis.

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De Luna Barbara 25/01/2023
Colombini Chiara 05/02/2023
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Ultimo aggiornamento: sabato 19/12/2020