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Fascicolo: Processo contro Monero Guido (RG. N. 19/1946)

C00/00962/01/02/00005
Processo contro Monero Guido (RG. N. 19/1946)
Processo contro Monero Guido (RG. N. 19/1946)

Organo giudicante: Corte d’Assise di Torino – Sez. 2° Speciale
- Presidente: Dott. Aurelio Cialente
- Giudici popolari: Giorgio Ceresa, Marino Marini, Antonio Lanfranco, Alessandro Crosetto

Procura della Repubblica di Torino: PM: Dott. Mosconi

Imputati:
n. 1: Guido Monero

Parti lese:
2 (2 uomini); tipologia (status): 2 partigiani: Carlo Panaro, Guido Panaro.

Principali fatti contestati nel processo:
- Data e luogo del fatto: dall’8 settembre 1943 sino alla Liberazione, Vercelli e Alessandria
- Tipologia: rastrellamenti, omicidi, incendio, persecuzione politica, repressione antipartigiana
- Descrizione sintetica: accusato di aiuto e intelligenza con il nemico per aver presieduto il Tribunale Provinciale Straordinario fascista di Vercelli, Alessandria e Aqui e per aver, in Alessandria nel 1945, in qualità di commissario federale, favorito le operazioni militari del nemico disponendo rastrellamenti contro i partigiani e partecipando alle azioni medesime.
È accusato inoltre di aver prestato servizio presso le formazioni armate tedesche esercitandovi un comando superiore di ten. col. comandante delle SS italiane e di duplice omicidio aggravato per aver ordinato a Bistagno, il 09.09.1944 e il 02.03.1945, per abietti motivi faziosi, la fucilazione di Carlo e Guido Panaro. Il Monero è infine accusato di avere il 09.10.1944 ordinato l’incendio della casa dei Panaro.

Denuncia:
Dato non disponibile.

Arresto:
Dato non disponibile.

Imputazioni:
- Capo 1°: aiuto al nemico e intelligenza con lo stesso art. 51 e 54 cpmg
- Capo 2°: aiuto al nemico e intelligenza con lo stesso art. 51 e 54 cpmg
- Capo 3°: alto tradimento 242 cp, 77 cp, 47 cpmp, 46 cpmg
- Capo 4°: duplice omicidio aggravato art. 575 e 61 n. 1 cp
- Capo 5°: incendio art. 423 cp

Descrizione:
- Capo 1°: imputato di aiuto e intelligenza con il nemico per aver presieduto il Tribunale Provinciale Straordinario fascista di Vercelli, Alessandria e Aqui.
- Capo 2°: imputato di aiuto e intelligenza con il nemico per aver in Alessandria nel 1945, in qualità di commissario federale, favorito le operazioni militari del nemico disponendo rastrellamenti contro i partigiani e partecipando alle azioni medesime.
- Capo 3°: imputato di alto tradimento per aver prestato servizio presso le formazioni armate tedesche esercitandovi un comando superiore di ten. coln. comandante delle SS italiane.
- Capo 4°: imputato di duplice omicidio aggravato per aver ordinato a Bistagno, il 09.09.1944 e il 02.03.1945, per abietti motivi faziosi, ordinato la fucilazione di Carlo e Guido Panaro.
- Capo 5°: imputato di incendio per avere il 9.10.1944 ordinato l’incendio della casa dei Panaro.

Posizione processuale: detenuto, costituito in giudizio

Difesa: Avv. Luciano Salza e Bazzola (di fiducia)

Esito della sentenza:
- Condanna: la Corte respinge l’istanza di perizia psichiatrica, dichiara l’imputato colpevole del reato di cui all’art. 51 cpmg e lo condanna alla pena di 25 anni di reclusione.

- Sanzioni accessorie: interdizione perpetua dai pubblici uffici, confisca dei beni, pagamento delle spese processuali.

- Attenuanti: generiche art. 62 bis cp

- Derubricazione: art. 51 cpmg

- Motivazioni della sentenza: in virtù della sentenza della Cassazione la Corte interviene solo per stabilire se concedere o meno le attenuanti generiche all’imputato. Secondo la Corte tali attenuanti possono essere concesse in virtù dei fatti emersi in cui l’imputato dimostrò spirito di comprensione e giustizia, salvando diverse persone condannate a morte. I testimoni al dibattimento hanno dichiarato che il Monero in qualità di presidente del Tribunale Straordinario e di commissario federale di Alessandria non dimostrò faziosità. Inoltre due certificati dei medici del carcere attestano che il Monero fu ricoverato per un “eccesso furioso” e soffriva di depressione e allucinazioni. La Corte non ritiene però di poter considerare il Monero come un seminfermo di mente perché il lungo servizio militare prestato, il grado raggiunto e le alte cariche rivestite dimostrano la sua normalità. La Corte quindi respinge l’istanza di perizia psichiatrica.

Impugnazioni/Giudizio di rinvio:
- Ricorso avanti Corte di Cassazione di Roma:
Data: 12.07.1946
Promosso da: Avv. Luciano Salza
- Sintesi dei motivi di impugnazione: la sentenza della Corte è contraddittoria, allorché si afferma da un lato, nelle imputazioni, che il Monero agì per odio fazioso, e dall’altro viene esclusa la sua faziosità. La Corte inoltre non ha motivato la mancata applicazione dell’amnistia Togliatti. Sono inoltre emersi nuovi elementi di prova che stabiliscono che il Monero non ha commesso i reati di omicidio e incendio; l’avvocato chiede dunque la revisione del processo.

- Sentenza Corte di Cassazione:
Data: 20.06.1947
Esito: rigetto e condono di 1/3 della pena a norma dell’art. 9 lett. c del decreto di amnistia
Sintesi della sentenza: nel reato di omicidio compiuto dal Monero sussiste una delle cause ostative previste dall’art. 3 del decreto di amnistia. Non è neppure fondato il secondo motivo, con il quale si è denunciata la contraddittorietà della sentenza, perché l’aggravante per i motivi abietti si riferisce soltanto agli episodi più gravi. La Corte rileva che la revisione proposta, presupponendo essa il giudicato, non può essere presa in considerazione in sede di ricorso.

Esecuzione della pena:
- Carcerazione preventiva: dato non disponibile.

- Pena:
Durata prevista della detenzione: 25 anni
Durata effettiva della detenzione: circa 17 anni

- Provvedimenti di clemenza: condono.
09/07/1946
Collocazione archivistica del fascicolo processuale: ASTO, Sezioni Riunite, Corte d’Assise di Torino - Sezione Speciale, Fascicoli processuali, mazzo 248. Collocazione archivistica in Istoreto: fondo "Sentenze della magistratura piemontese (1945-1960)", bista D CSA 37, fascicolo e, n. 328.

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De Luna Barbara 26/01/2023
Colombini Chiara 05/02/2023
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Ultimo aggiornamento: sabato 19/12/2020