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Fascicolo: Processo contro Besson Esterina (RG. N. 35/1946)

C00/00962/01/02/00018
Processo contro Besson Esterina (RG. N. 35/1946)
Processo contro Besson Esterina (RG. N. 35/1946)

Organo giudicante: Corte d’Assise di Torino – Sez. 1ª Speciale
- Presidente: Dott. Livio Enrico
- Giudici popolari: Giorgio Cerasa, Mario Sosio De Rosa, Gino Pelazza, Giuseppe Forno

Procura del Re di Torino: PM: Dott. Ettore Moscone

Imputati:
n. 1: Esterina Besson

Parti lese:
1 (1 uomo); tipologia (status): 1 partigiano: Albino Capello.

Principali fatti contestati nel processo:
- Data e luogo del fatto: dall’8 settembre 1943 alla Liberazione, provincia di Torino (fatto specifico autunno 1944, Pinerolo)
- Tipologia: collaborazionismo politico, rastrellamento, delazione
- Descrizione sintetica: accusata di collaborazionismo perché come volontaria nelle Ausiliarie partecipò a rastrellamenti e provocò la cattura del partigiano Albino Capello a Pinerolo nell’autunno 1944 aggravandone la situazione dichiarando che riforniva i partigiani.

Denuncia:
- Tipologia: individuale
- Data: 14.05.1945
- Autorità ricevente: partigiani di Luserna San Giovanni (TO)
- Nominativo / Autorità denunciante: Rachele Besson
- Tipologia denunciante: familiare imputata, accusata dai partigiani di delazione e in procinto di essere giustiziata
- Sintesi denuncia: Besson denuncia la sorella Esterina come amante di un membro delle SS italiane, appartenente alle Ausiliarie e responsabile della denuncia e dell’arresto del partigiano Albino Capello a Pinerolo, e dell’arresto di due soldati che volevano fuggire in Francia [data imprecisata probabilmente prima dell’8 settembre 1943].

- Tipologia: collettiva
- Data: 10.07.1945
- Autorità ricevente: Procura del Re di Torino
- Nominativo / Autorità denunciante: Questura di Torino, Ufficio politico
- Tipologia denunciante: autorità italiana
- Sintesi denuncia: denunciata come appartenente alle ausiliarie e delatrice arrestata dalla Polizia del popolo; allegata la denuncia di Rachele Besson.

Arresto:
- Data e luogo: 08.05.1945, Luserna San Giovanni (TO)
- Autorità procedente: Polizia del popolo

Imputazioni: collaborazionismo politico art. 58 cpmg
Descrizione: accusata di collaborazionismo perché come volontaria nelle Ausiliarie partecipò a rastrellamenti e provocò la cattura del partigiano Albino Capello a Pinerolo nell’autunno 1944 aggravandone la situazione dichiarando che riforniva i partigiani.

Posizione processuale: detenuta, costituita in giudizio

Difesa: Avv. Mutti Francesco (d'ufficio durante il dibattimento, di fiducia con nomina del 26.03.1946)

Esito della sentenza:
- Condanna: riconosciuta colpevole di collaborazionismo politico art. 58 cpmg (per la denuncia e l’arresto di Capello Giovanni, esclusa la partecipazione a rastrellamenti) e condannata a 6 anni e 8 mesi di reclusione.

- Sanzioni accessorie: interdizione perpetua dai pubblici uffici, pagamento spese legali.

- Attenuanti: ex art 114 cp.

- Motivazioni della sentenza: secondo la Corte Besson è responsabile della delazione e dell’arresto di Capello perché si allontanò dall’osteria dove si trovava insieme alla sorella Rachele e a Capello, e poco dopo arrivarono i militi fascisti ad arrestarlo; inoltre Besson dichiarò a fascisti che Capello era favoreggiatore del partigiani. La sorella di Esterina Besson, Rachele, che era stata compagna di Capello, disse ai partigiani prima di essere fucilata che era stata Esterina a denunciare Capello. La denuncia di un partigiano che fu arrestato e percosso dai fascisti rappresenta un reato di collaborazionismo politico poiché favorisce i disegni politici dei fascisti e dei nazisti per stroncare il movimento partigiano. La Corte ritiene invece che non vi siano prove di partecipazione della Besson a rastrellamenti.

Impugnazioni/Giudizio di rinvio:
- Ricorso avanti Corte di Cassazione di Roma
Data: 14.04.1946
Promosso da: Esterina Besson, Avv. Francesco Mutti
- Sintesi dei motivi di impugnazione: violazione art. 524 cpp: sentenza contraddittoria nella motivazione, basata sulla sola testimonianza della parte lesa e su congetture; mancanza di concreta prova di colpevolezza; mancanza applicazione attenuanti ex art. 62 bis.

Il 19.09.1946 Besson chiede alla Corte di Cassazione la concessione della libertà provvisoria in attesa della discussione del ricorso; il 18.11.1946 chiede l’applicazione dell’amnistia; il 14.12.1946 rinuncia al ricorso; il 27.03.1947 chiede nuovamente l’applicazione dell’amnistia avendo rinunciato al ricorso.

- Sentenza Corte di Cassazione di Roma
Data: 29.05.1947
Esito: annullamento senza rinvio
Sintesi della sentenza: reato estinto per amnistia

Esecuzione della pena:
- Carcerazione preventiva: dal 08.05.1945 al 12.04.1946

- Pena:
Data inizio detenzione: 12.04.1946
Data scarcerazione: 30.05.1947
Durata prevista della detenzione: 6 anni e 8 mesi
Durata effettiva della detenzione: 1 anno, 1 mese e 18 giorni

- Provvedimenti di clemenza: amnistia Togliatti
12/04/1946
Collocazione archivistica del fascicolo processuale: ASTO, Sezioni Riunite, Corte d’Assise di Torino - Sezione Speciale, Fascicoli processuali, mazzo 250. Collocazione archivistica in Istoreto: fondo "Sentenze della magistratura piemontese (1945-1960)".

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Mira Roberta 09/02/2023
Colombini Chiara 09/02/2023
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Ultimo aggiornamento: sabato 19/12/2020