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Fascicolo: Processo contro Basile Candido (RG. N. 40/1946)

C00/00962/01/02/00019
Processo contro Basile Candido (RG. N. 40/1946)
Processo contro Basile Candido (RG. N. 40/1946)

Organo giudicante: Corte d’Assise di Torino – Sez. 1ª Speciale
- Presidente: Dott. Livio Enrico
- Giudici popolari: avv. Alessandro Camuffo Cattani, Angelo Corrado, Italo Malberti, Mario Amedeo

Procura del Re di Torino: PM: Dott. Moscone

Imputati:
n. 1: Candido Basile

Parti lese:
1 collettività: antifascisti e movimento di liberazione.

Principali fatti contestati nel processo:
- Data e luogo del fatto: dal 20.10.1943 alla Liberazione, Torino.
- Tipologia: collaborazionismo politico, delazione
- Descrizione sintetica: accusato di collaborazionismo come iscritto al Pfr per aver svolto a Torino opera di sorveglianza e delazione a danno di antifascisti e appartenenti al movimento clandestino di liberazione; favoreggiamento dei disegni politici del nemico diretto a menomare la fedeltà di cittadini nei confronti dello Stato italiano.

Denuncia:
- Tipologia: individuale
- Data: 07.06.1945 (successiva all’arresto di Basile)
- Autorità ricevente: Questura di Torino
- Nominativo / Autorità denunciante: Edoardo Berro
- Tipologia denunciante: antifascista
- Sintesi denuncia: Berro segnala Basile come spia, sia del Pnf nel periodo precedente il 25 luglio 1943 che del Pfr nel periodo successivo all’8 settembre 1943. Come prova porta la denuncia fatta da Basile ai danni del collega di lavoro alla Lancia Aristide Olmo nel 1937 per le sue frasi a favore dei comunisti in Spagna. Olmo fu condotto al Gruppo rionale fascista Maramotti e picchiato, e Basile si compiacque della cosa. Secondo Berro, allora capo del personale alla Lancia, Basile era stato inviato in fabbrica dall’Ovra per segnalare i compagni di lavoro sovversivi. Sul periodo successivo all’8 settembre 1943 Berro non può indicare fatti concreti, ma sostiene di aver visto più volte Basile nei caffè Biffi e Ligure dove Berro si incontrava con alcuni compagni antifascisti (avvocato Sabbione e Burlando) per organizzare la fuga e l’avvio presso le formazioni partigiane di prigionieri inglesi fuggiti dai campi di concentramento fascisti; sostiene inoltre di aver visto Basile alla stazione di Porta Nuova e al caffè Porta Nuova dove prendeva contatti con il personale femminile della biglietteria e membri della Milizia per controllare eventuali persone in partenza per le montagne per unirsi ai partigiani. Nello stesso periodo in cui Basile svolgeva questa attività sono stati arrestati i compagni di Berro, avvocato Sabbione e Burlando, entrambi deportati in Germania, ma Berro non può dire se la responsabilità sia stata di Basile. Lo stesso Berro è stato arrestato dalle SS e ha passato due mesi in carcere a Torino, ma non accusa Basile di averlo denunciato.

- Tipologia: collettiva
- Data: 14.06.1945
- Autorità ricevente: Procura del Re di Torino
- Nominativo / Autorità denunciante: Questura di Torino
- Tipologia denunciante: autorità italiana
- Sintesi denuncia: iscritto al Pnf, squadrista, antemarcia; iscritto al Pfr; informatore fascista presso la Lancia prima del 25 luglio 1943; informatore per il vice federale Astengo dopo l’8 settembre 1943; organizzatore di una rete di informatori con i militi in servizio presso la stazione (ragazzi dell’Istituto penale minorile Aporti) per individuare persone sospette in collegamento con i partigiani o persone che volevano recarsi in montagna per entrare nelle formazioni partigiane.

Arresto:
- Data e luogo: 24.05.1945, Torino
- Autorità procedente: Questura di Torino
- Sintesi verbale: Basile viene arrestato come iscritto al Pfr

Imputazioni: collaborazionismo politico art. 58 cpmg
Descrizione: accusato di collaborazionismo come iscritto al Pfr per aver svolto a Torino opera di sorveglianza e delazione a danno di antifascisti e appartenenti al movimento clandestino di liberazione; favoreggiamento dei disegni politici del nemico diretto a menomare la fedeltà di cittadini nei confronti dello Stato italiano.

Posizione processuale: detenuto, costituito in giudizio

Difesa: Avv. Ferraro Filiberto (di fiducia)

Esito della sentenza:
- Condanna: riconosciuto colpevole e condannato a 2 anni, 11 mesi e 20 giorni di reclusione.

- Sanzioni accessorie: pagamento delle spese legali.

- Attenuanti: altre attenuanti ex art. 62 bis, art. 114 cp, art. 102 cpmp.

- Motivazioni della sentenza: la Corte è convinta che la delazione assidua a danno della Resistenza e a favore del nemico sia esterno (i tedeschi) che interno (i fascisti, associati e assimilabili ai tedeschi) si configuri come reato di collaborazionismo morale e materiale per favorire il nemico nei suoi disegni politici.

Impugnazioni/Giudizio di rinvio:
- Ricorso avanti Corte di Cassazione di Roma
Data: 07.05.1946
Promosso da: Candido Basile, Avv. Ferraro Filiberto

Basile rinuncia al ricorso il 01.07.1946: il ricorso viene dichiarato inammissibile per rinuncia dell’interessato con ordinanza della 1a sezione speciale della Corte d’Assise di Torino del 19.07.1946.

Esecuzione della pena:
- Carcerazione preventiva:
dal 24.05.1945 al 04.05.1946

- Pena: detenzione
data inizio detenzione: 04.05.1946
data scarcerazione: liberazione provvisoria il 02.07.1946 ai sensi art. 593 cpp dopo rinuncia di Basile al ricorso in Cassazione; ordinanza della 1a sezione speciale della Corte d’Assise di Torino del 21.08.1946 di cessazione dell’esecuzione della condanna e delle pene accessorie essendo il reato estinto per amnistia Togliatti.

Durata prevista della detenzione: 2 anni, 11 mesi e 20 giorni
Durata effettiva della detenzione: 1 mese e 28 giorni

04/05/1946
Collocazione archivistica del fascicolo processuale: ASTO, Sezioni Riunite, Corte d’Assise di Torino - Sezione Speciale, Fascicoli processuali, mazzo 250. Collocazione archivistica in Istoreto: fondo "Sentenze della magistratura piemontese (1945-1960)".

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Mira Roberta 09/02/2023
Colombini Chiara 09/02/2023
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Ultimo aggiornamento: sabato 19/12/2020