Accesso riservato

Fascicolo: Processo contro Bessone Giulio (RG. N. 43/1946)

C00/00962/01/02/00048
Processo contro Bessone Giulio (RG. N. 43/1946)
Processo contro Bessone Giulio (RG. N. 43/1946)

Organo giudicante: Corte d’Assise di Torino – Sez. 2ª Speciale
- Presidente: Dott. Aurelio Cialente
- Giudici popolari: Arnolfo Scali, Armando Vinaldi, Carlo Vietti, Ottorino Agostinetti

Procura del Re di Torino: PM: Dott. Fortini

Imputati:
n. 1: Giulio Bessone

Parti lese:
4 (4 uomini); tipologia (status): 4 partigiani: Erminio Longo, Giorgio Gatti, Michele Levrino, Lupo.

Principali fatti contestati nel processo:
- Data e luogo del fatto: dicembre 1944-aprile 1945
- Tipologia: collaborazionismo, rastrellamento, repressione antipartigiana
- Descrizione sintetica: tra il dicembre 1944 e l’aprile 1945, aver favorito le operazioni militari del nemico guidando truppe tedesche e fasciste in rastrellamento antipartigiano, nel Pinerolese, e procurando così la cattura e la morte di Lupo, di Giorgio Gatti e Michele Levrino, appartenenti a una formazione partigiana.

Denuncia:
- Tipologia: 1) collettiva; 2) individuale
- Data: 1) 21.05.1945; 2) 10.06.1945
- Autorità ricevente: 1), 2) comando della Polizia del popolo di Pinerolo
- Nominativo / Autorità denunciante: 1) Eugenio Foreschi, comandante del 4°Battaglione Divisione Val Chisone; Gino Fontan, membro del 4° Battaglione Divisione Val Chisone; Franco Vola, 4° Battaglione Divisione Val Chisone; Nicola Avrano, 4° Battaglione Divisione Val Chisone; Fiorenzo Giustetto, 4° Battaglione Divisione Val Chisone; Aldo Risso 4° Battaglione Divisione Val Chisone; 2) G. Battista Levrino, Felicita Bianco, Emma Levrino;
- Tipologia denunciante: 1) partigiani 2) familiari di parte lesa
- Sintesi denuncia: 1) per aver collaborato con le forze nazifasciste, contribuendo alla morte di Lupo, Giorgio Gatti, Erminio Longo, tutti appartenenti alla 1° Banda Guastatori Guido Morello, stessa banda di Bessone; 2) aver guidato i repubblicani presso l’abitazione dei denuncianti, la cascina Richetta che fu perquisita; aver provocato l’incendio del pagliaio, nascondiglio dei partigiani, tra cui il figlio e il nipote, poi uccisi; aver provocato l’arresto del denunciante, G. Battista.

Arresto:
- Data e luogo: inizio di giugno 1945; 30.07.1945, Pinerolo (TO)
- Autorità procedente: Polizia del popolo; presentatosi spontaneamente

Imputazioni: collaborazionismo militare art. 51 cpmg

Descrizione: aver favorito, tra il dicembre 1944 e l’aprile 1945, le operazioni militari del nemico guidando truppe tedesche e fasciste in rastrellamento antipartigiano nella zona del Pinerolese e procurando così la cattura e la morte di Lupo, di Giorgio Gatti e Michele Levrino, appartenenti a una formazione partigiana.

Posizione processuale: detenuto, costituito inl giudizio

Difesa: Avv. Edoardo Dagasso (di fiducia)

Esito della sentenza:
- Condanna: pena detentiva per 10 anni e 8 mesi

- Sanzioni accessorie: interdizione dai pubblici uffici per cinque anni, confisca dei beni e pagamento delle spese processuali.

Motivazioni della sentenza: la Corte ritiene pienamente provata la colpevolezza dell’imputato. Durante il dibattimento è stata evidenziata la sua volontà, dopo la cattura, di servire la causa del nemico invasore. La Corte ritiene, anche, che nonostante la giovane età, la sua capacità d’intendere e di volere era piena. Non ritiene che il Bessone si fosse trovato nello stato di necessità prevista dall’art. 54. Non ritiene di applicare l’art. 88 cp perché pur essendo minorenne era abituato ai pericoli e alle morti avendo vissuto in montagna con i partigiani. Non ritiene di poter concedere le attenuanti perché le azioni compiute dall’imputato furono di massima importanza. La Corte ritiene, invece, di poter ridurre la pena considerando la sua partecipazione, come partigiano, alla lotta contro i tedeschi prima del reato.

Impugnazioni/Giudizio di rinvio:
- Ricorso avanti Corte di Cassazione di Roma:
Data: 06.04.1946
Promosso da: Giulio Bessone, Avv. Edoardo Dagasso
- Sintesi dei motivi di impugnazione: violazione e falsa applicazione dell’art. 89 cp in relazione agli artt. 474 n.4, 475 n.3, 524 n.1 cpp in relazione all’art. 51 cp: il Bessone subì sevizie e fu costretto a diventare delatore sotto la minaccia dei tedeschi. La Corte ha respinto con motivazione difettosa e insufficiente la richiesta della difesa riguardante la concessione della diminuente all’art. 89 cp. Violazione art. 9 dll 27.07.1944 n. 159 in relazione agli artt. 474 n.4, 475 n.3, 524 n.1 cpp in relazione all’art. 51 cp: la confisca doveva essere parziale e non totale. Violazione art. 1 del dll 22.04.1945 n.142; art. 5 dll 27.07.1944 n.159; art. 51 cpmg; art. 43 cp; art. 54 cp in relazione agli art. 474 n. 4; art. 475 n. 3; art. 524 n. 1 cpp: le dichiarazioni rilasciate dal Bessone che provocarono l’uccisione di tre partigiani furono ottenute sotto tortura; art. 54 cp.

- Sentenza Corte di Cassazione:
N.: 4547
Data: 15.04.1947
Esito: annullamento senza rinvio per estinzione del reato per amnistia
Sintesi della sentenza: solo per estratto

Esecuzione della pena:
- Carcerazione preventiva: dal 30.07.1945 al 03.04.1946

- Pena:
Data inizio detenzione: 03.04.1946
Data scarcerazione: 15.04.1947
Durata prevista della detenzione: 10 anni e 8 mesi
Durata effettiva della detenzione: 1 anno e 12 giorni

- Provvedimenti di clemenza: amnistia Togliatti applicata dalla Corte di cassazione
03/04/1946
Collocazione archivistica del fascicolo processuale: ASTO, Sezioni Riunite, Corte d’Assise di Torino - Sezione Speciale, Fascicoli processuali, mazzo 251. Collocazione archivistica in Istoreto: fondo "Sentenze della magistratura piemontese (1945-1960)".

0


Relazioni con altri documenti e biografie




Carinci Ada 06/03/2023
Colombini Chiara 07/03/2023
visualizza

Esplora livello


export xml Scarica la scheda in formato XML  Includi documenti
Come citare questa fonte. Processo contro Bessone Giulio (RG. N. 43/1946)  in Archivio Istoreto, fondo Processi Corti d'Assise Straordinarie del Piemonte e della Valle d'Aosta [IT-C00-FA17853]
Ultimo aggiornamento: sabato 19/12/2020