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Fascicolo: Processo contro Braiato Angelo (RG. N. 163/1946)

C00/00962/01/01/00122
Processo contro Braiato Angelo (RG. N. 163/1946)
Processo contro Braiato Angelo (RG. N. 163/1946)

Organo giudicante: Corte d’Assise di Torino – Sez. 3ª speciale
- Presidente: Dott. Nello Naldini
- Consigliere: Luigi Rossi
- Giudici popolari: Luigi De Niva, Arnaldo Levi De Viale, Giovanni Montarolo, Emilio Montemaggi, Giovanni Gamba

Procura della Repubblica di Torino: PM: Dott. Durando

Imputati:
n. 1: Angelo Braiato

Parti lese:
4 (4 uomini); tipologia (status): 4 partigiani: Vittorio Scodeggio, Teresio Perino, Romolo De Ross, Romolo Tessarin.

Principali fatti contestati nel processo:
- Data e luogo del fatto: dall’8 settembre 1943 sino alla Liberazione, Torino e Venaria Reale (TO)
- Tipologia: rastrellamenti, omicidi
- Descrizione sintetica: accusato di aver prestato servizio nella BN di Venaria e partecipato a rastrellamenti e uccisioni; più precisamente di aver in Venaria Reale ucciso i partigiani Vittorio Scodeggio e Teresio Perino e di aver fatto parte della squadra di esecuzione di Romolo De Ross e Romolo Tessarin, partigiani.

Denuncia:
- Tipologia: collettiva
- Data: 20.10.1945
- Autorità ricevente: ufficio del PM presso la Cas di Torino
- Nominativo / Autorità denunciante: Carabinieri Reali di Torino – Stazione di Venaria Reale
- Tipologia denunciante: autorità italiana
- Sintesi denuncia: accusato di collaborazionismo militare, rastrellamenti e uccisioni.

Arresto:
Dato non disponibile – latitante

Imputazioni: collaborazionismo militare art. 51 cpmg

Descrizione: imputato di collaborazionismo militare per aver prestato servizio nella BN di Venaria e partecipato a rastrellamenti e uccisioni; più precisamente per aver in Venaria Reale ucciso i partigiani Vittorio Scodeggio e Teresio Perino e per aver fatto parte della squadra di esecuzione di Romolo De Ross e Romolo Tessarin, partigiani.

Posizione processuale: latitante

Difesa: Avv. Giuseppe Barbieri (di fiducia)

Esito della sentenza:
- Condanna: la Corte dichiara l’imputato colpevole del reato ascrittogli e lo condanna alla pena di morte mediante fucilazione alla schiena.

- Sanzioni accessorie: confisca dei beni e pagamento delle spese processuali.

- Motivazioni della sentenza: la Corte ritiene non vi sia motivo di dubbio circa la responsabilità del Braiato per quanto riguarda i fatti di collaborazionismo militare che gli vengono addebitati, resi espliciti dalle dichiarazioni dei testimoni, che concordano tra loro e non sono in nessun modo contraddette. La Corte non ritiene inoltre di poter concedere le attenuanti richieste dalla difesa in quanto non risulta dal dibattimento che il Braiato abbia agito per istigazione dei superiori.

Impugnazioni/Giudizio di rinvio:
- Ricorso avanti Corte di Cassazione di Roma:
Data: 21.06.1946
Promosso da: Avv. Giuseppe Barbieri
- Sintesi dei motivi di impugnazione: il Braiato era un semplice milite e doveva obbedire agli ordini superiori, e per questo motivo doveva beneficiare delle attenuanti di cui agli art. 114 cp e 62 cp.

- Sentenza Corte di Cassazione:
N.: 10159
Data: 13.02.1947
Esito: rigetto
Sintesi della sentenza: trattandosi di sentenza di condanna alla pena capitale, e non essendosi l’imputato costituito in carcere, il ricorso deve dichiararsi inammissibile per disposizione dell’art. 535 cp.

Esecuzione della pena:
Pena: capitale.
19/09/1946
Collocazione archivistica del fascicolo processuale: ASTO, Sezioni Riunite, Corte d’Assise di Torino - Sezione Speciale, Fascicoli processuali, mazzo 259. Collocazione archivistica in Istoreto: fondo "Sentenze della magistratura piemontese (1945-1960)".

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De Luna Barbara 13/03/2023
Colombini Chiara 08/04/2024
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Ultimo aggiornamento: sabato 19/12/2020