R.G. “Ruolo generale dei procedimenti contro i criminali di guerra tedeschi”: n. 343
C00/00001/01/02/00003
R.G. “Ruolo generale dei procedimenti contro i criminali di guerra tedeschi”: n. 343
R.G. “Ruolo generale dei procedimenti contro i criminali di guerra tedeschi”: n. 343 Organo giudicante:
Procura Generale Militare presso la Corte di Cassazione:
R.G. “Ruolo generale dei procedimenti contro i criminali di guerra tedeschi”:
n. 343
Procura Militare presso il Tribunale Militare di Torino.
PM.: Dott. Luigi Gili
RGNR: 49/95
G.I.P. presso il Tribunale Militare di Torino:
Dott. Sandro Celletti
RG:
Provvedimento di “archiviazione provvisoria”:
14.01.1960 – Procuratore Generale Militare Dott. Enrico Santacroce
Provvedimento di archiviazione G.I.P.:
14.03.1995 – Autore del reato rimasto ignoto
Indagati:
Ignoti militari della SS
Status: militari tedeschi, SS
Parti lese:
Parte lesa n.1: Carlo Berta
Genere: maschio
Status: civile
Parte lesa n.2: Giacomo Santo
Genere: maschio
Status: civile
Parte lesa n.3: Francesco Freddini
Genere: maschio
Status: civile
Altri dati biografici: coniugato con figli, dipendente dell’Acna di Cengio
Parte lesa n.4: Livio Centa
Genere: maschio
Status: civile
Parte lesa n.5: Luigi Core
Genere: maschio
Status: civile
Altri dati biografici:
Principali fatti contestati agli indagati:
Data e luogo del fatto: 24.08.1944 Acquafredda (SV)
Tipologia: omicidio
Descrizione sintetica: uccisione di civili per rappresaglia
Reati contestati: Omicidio e violenza contro privati nemici art. 185 c.p.m.g., Incendio, distruzione, danneggiamento art. 187 c.p.m.g.
Denuncia:
Tipologia denuncia: individuale
Data: 29.09.1945
Autorità ricevente: Carabinieri
Nominativo / Autorità denunciante: Fiorentino Freddini
Tipologia denunciante: civile
Sintesi denuncia: il 24.08.1944 una formazione di SS uccide cinque civili tra cui il padre del denunciante, Francesco Freddini, per rappresaglia ad un attacco dei partigiani.
Tipologia denuncia: individuale
Data: 13.09.1945
Autorità ricevente: Carabinieri
Nominativo / Autorità denunciante: Fiorentina Delbono
Tipologia denunciante: civile
Sintesi denuncia: il 24.08.1944 alcuni tedeschi incendiano un fienile ed entrano nell’abitazione della denunciante sottraendo alcuni beni. La denunciante attribuisce il gesto a rappresaglia per l’uccisione di un tedesco avvenuta il giorno precedente.
fascicolo procura generale militare:
Documenti contenuti nel fascicolo:
Copertina fascicolo Procura Torino (frontespizio), Indice atti, Iscrizione notizia di reato, Copertina fascicolo Procura Generale Militare (frontespizio), Archiviazione provvisoria 14.01.1960, Dichiarazioni Freddini Fiorentino in data 29.09.1945 e Delbono Fiorentina in data 13.09.1945, Appunto, Richiesta informazioni Procura Torino in data 02.03.2000, Comunicazione Carabinieri di Millesimo in data 27.03.2000 con allegato verbale di sommarie informazioni del 27.03.2000. Tot. Pagg. 13
Archiviazione provvisoria:
14.01.1960
Data di inoltro alla Procura Militare presso il Tribunale Militare di Torino:
23.11.1994
fascicolo del PM – Indagini preliminari – Archiviazione del Gip:
Data notizia di reato: 23.11.1994
Data iscrizione: 09.02.1995
Indagini preliminari:
Richiesta di archiviazione del PM: Dott. Luigi Gili
Data: 15.02.1995
Motivazione: Autore del reato rimasto ignoto
Archiviazione G.I.P.: Dott. Sandro Celletti
Data: 14,03.1995
Motivazione: Autore del reato rimasto ignoto
Riapertura indagini nel 2000 da parte del Procuratore Militare Pier Paolo Rivello.
Viene acquisita la testimonianza di Giuseppe Freddini, il quale riferisce che due giorni prima dell’eccidio 10.12.1944 i tedeschi erano fermi sul primo ponte di Acquafredda per presidiarlo. Due di loro si portavano sul secondo ponte e venivano attaccati dai partigiani, un tedesco veniva ucciso. Il giorno 24.08.1944 alcune SS si presentavano presso l’abitazione del testimone per chiedere notizie sugli autori dell’uccisione della SS due giorni prima. Intorno all’abitazione si radunavano anche altri abitanti del paese. Ad un certo punto venivano sparati dalla montagna alcuni colpi di fucile in direzione dell’abitazione, i tedeschi rispondevano al fuoco per circa venti minuti e successivamente giustiziavano gli uomini presenti, compreso Giuseppe Core malato e quel giorno ricoverato a letto. Il testimone, invece, veniva risparmiato come le donne. La casa veniva bruciata e saccheggiata.
Il testimone non è in grado di fornire indicazioni sull’identità dei responsabili dell’eccidio
Come citare questa fonte. R.G. “Ruolo generale dei procedimenti contro i criminali di guerra tedeschi”: n. 343 in Archivio Istoreto, fondo Procedimenti concernenti crimini nazisti e fascisti della Procura e del Tribunale Militare di Torino (in copia digitale dall’Archivio storico della Camera dei deputati e dall’Archivio della Procura e del Tribunale Militare di Verona) [IT-C00-FA18180]