Principali fatti contestati nel processo:
- Data e luogo del fatto: dal novembre 1943, Biella
- Tipologia: collaborazionismo politico, delazione
- Descrizione sintetica: dopo l’ 8 settembre 1943, dopo aver militato nei partigiani ed essere stato costretto ad allontanarsi perché ricercato per delitto contro la proprietà, si arruolò nella Gnr Battaglione Pontida, già di stanza a Biella, collaborando con il tedesco invasore e con i suoi satelliti fascisti repubblicani al fine di fornire all’ufficio politico informativo del suo battaglione indicazioni sui comandi e la distribuzione delle forze partigiane; fornì anche informazioni atte a fare arrestare, come in realtà avvenne, i partigiani Armando Ramella Prolungo e Cesare Pollone, e avvalorò le accuse contro il partigiano Natalino Nelva già in arresto e già sottoposto a stringente e violento interrogatorio, che fu così ancora duramente picchiato e seviziato persistendo nella sua negativa.
Denuncia:
- Tipologia: 1), 2), 3) individuale; 4) collettiva
- Data: 1) 09.11.1945; 2) 15.11.1945; 3) 15.11.1945; 4) 19.11.1945
- Autorità ricevente: 1) Questura di Vercelli; 2), 3) Commissariato di polizia 4) Procura del Re di Biella
- Nominativo / Autorità denunciante: 1) Eride Raineri; 2) Armando Ramella Prolungo; 3) Cesare Pollone; 4) Commissariato di pubblica sicurezza di Biella
- Tipologia denunciante: 1) civile; 2), 3) partigiano e parte lesa; 4) autorità italiana
- Sintesi denuncia: 1)-4) aver segnalato al comando della Brigata Nera “Pontida” le staffette dei partigiani e le dislocazioni dei distaccamenti; aver guidato la brigata nera durante i rastrellamenti; 2) aver denunciato al comando Pontida il denunciante, che fu per questo arrestato, picchiato, torturato, condannato a morte (condanna non eseguita); 3) aver identificato come partigiano il denunciante, che fu per questo arrestato, picchiato e portato in un campo di concentramento a Torino.
Arresto:
- Data e luogo: 09.11.1945, Biella
- Autorità procedente: Polizia
Descrizione: dopo l’ 8 settembre 1943, dopo aver militato nei partigiani ed essere stato costretto ad allontanarsi perché ricercato per delitto contro la proprietà, si arruolò nella Gnr Battaglione Pontida, già di stanza a Biella, collaborando con il tedesco invasore e con i suoi satelliti fascisti repubblicani al fine di fornire all’ufficio politico informativo del suo battaglione indicazioni sui comandi e la distribuzione delle forze partigiane; fornì anche informazioni atte a fare arrestare, come in realtà avvenne, i partigiani Armando Ramella Prolungo e Cesare Pollone, e avvalorò le accuse contro il partigiano Natalino Nelva già in arresto e già sottoposto a stringente e violento interrogatorio, che fu così ancora duramente picchiato e seviziato persistendo nella sua negativa.
Posizione processuale: libero, costituito in giudizio
Difesa: Avv. Vittorio Chauvelot (di fiducia)
Esito della sentenza:
- Assoluzione / non luogo a provvedere: non luogo a procedere per estinzione del reato per amnistia.
- Motivazioni della sentenza: la Corte ritiene di poter applicare l’amnistia Togliatti perché non vi sono cause ostative.
Impugnazioni/Giudizio di rinvio:
Nessuna impugnazione.
Esecuzione della pena:
- Carcerazione preventiva: dal 09.11.1945 al 18.12.1945
- Pena: dal 18.12.1945 al 31.05.1946
Durata prevista della carcerazione: 24 anni
Durata effettiva della carcerazione: 4 mesi 12 giorni
- Provvedimenti di clemenza: amnistia Togliatti applicata dalla Corte di Assise Sezione speciale di Torino.
05/11/1946
Collocazione archivistica del fascicolo processuale: ASTO, Sezioni Riunite, Corte d’Assise di Torino - Sezione Speciale, Fascicoli processuali, mazzo 263. Collocazione archivistica in Istoreto: fondo "Sentenze della magistratura piemontese (1945-1960)".
Come citare questa fonte. Processo contro Ramella Bagneri Renzo (RG. N. 211/1946) in Archivio Istoreto, fondo Processi Corti d'Assise Straordinarie del Piemonte e della Valle d'Aosta [IT-C00-FA18186]