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Fascicolo: Processo contro Greghi Oves (RG. N. 74/1946)

C00/00962/01/02/00081
Processo contro Greghi Oves (RG. N. 74/1946)
Processo contro Greghi Oves (RG. N. 74/1946)

Organo giudicante: Corte d’Assise di Torino – Sez. 3ª Speciale
- Presidente: Dott. Nello Naldini
- Giudice a latere: Dott. Emilio Germano
- Giudici popolari: Maggiorino Bonino, Franco Baiardi, Agostino Morello, Guido De Paoli, Giuseppe Spertino

Procura della Repubblica di Torino: PM: Avv. Ettore Moscone

Imputati:
n. 1: Oves Greghi

Parti lese:
1 (1 uomo); tipologia (status): 1 partigiano: Oscar Bottoni

Principali fatti contestati nel processo:
- Data e luogo del fatto: dall’8 settembre 1943 alla Liberazione, provincia di Torino (fatto specifico 19 febbraio 1945, Rivoli (TO))
- Tipologia: collaborazionismo politico, delazione, arresto, rastrellamento
- Descrizione sintetica: accusato di collaborazionismo politico per aver partecipato all’arresto del partigiano Oscar Bottoni, poi fucilato dai nazisti, e per aver partecipato a rastrellamenti.

Denuncia:
- Tipologia: individuale
- Data: 24.06.1945
- Autorità ricevente: Questura di Ferrara
- Nominativo / Autorità denunciante: Lina Stabellini, Carlo Griso, Tancredi Bellettati, Luigi Perretti, Bruno Miridiano
- Tipologia denunciante: civili (Lina Stabellini: conoscente parte lesa)
- Sintesi denuncia: Greghi è responsabile dell’arresto di Bottoni e di altri tre partigiani fucilati a Canzo (CO) dalle SS italiane il 13.04.1945. Bottoni era in possesso di un portafoglio contenente varie fotografie e più di 3.000 lire, di un orologio da polso e di un anello d’oro. Greghi era a Rivoli (TO) tra il 15 e il 19.02.1945, talvolta in divisa delle SS italiane, talvolta in borghese e dopo l’arresto di Bottoni il 19.02.1945 scomparve con i suoi compagni. Greghi partecipò a rastrellamenti fatti nella valle del Sangone, in Val di Susa e altre valli del Piemonte. Greghi era attendente del capitano Bini.
[Analoga denuncia, indirizzata alla Questura di Ferrara, viene presentata da Stabellini, Griso, Bellettati e Piero Lazzarotto probabilmente il 21.07.1945; si aggiunge che il giorno dell’arresto di Bottoni il 19.02.1945, Greghi fu visto, vestito in borghese nascosto dietro a un muro, minacciare Bottoni, ma cercando di non farsi riconoscere; che Greghi aveva fornito ai rastrellatori una fotografia di Bottoni e che fu visto a Torino il 21.02.1945 mentre spartiva con altri i vestiti di uno dei catturati; sul retro ad accompagnare la denuncia c’è una dichiarazione dei Carabinieri di Rivoli del 21.07.1945 che, sulla base di accertamenti, conferma le responsabilità di Greghi rispetto alle accuse mossegli].

- Tipologia: individuale
- Data: 26.06.1945
- Autorità ricevente: Questura di Ferrara
- Nominativo / Autorità denunciante: Lina Bottoni
- Tipologia denunciante: civile, familiare parte lesa
- Sintesi denuncia: Lina Bottoni dichiara che Greghi le consegnò il portafoglio e le fotografie, ma non il denaro, l’anello e l’orologio che erano di suo nipote, il fucilato Oscar Bottoni. Greghi disse che l’orologio lo aveva avuto in regalo da Bottoni in suo ricordo. Secondo la denunciante, Greghi doveva essere in possesso di una lettera scritta da Oscar Bottoni con l’elenco degli oggetti da ridare ai familiari e presume che Greghi l’abbia distrutta dopo la fucilazione. Ritiene Greghi responsabile dell’arresto di Bottoni e di tre suoi compagni partigiani.

- Tipologia: collettiva
- Data: 24.07.1945
- Autorità ricevente: Procura del Re di Ferrara
- Nominativo / Autorità denunciante: Questura di Ferrara
- Tipologia denunciante: autorità italiana
- Sintesi denuncia: Greghi è arrestato per collaborazionismo con i nazi-fascisti (per aver cooperato all’arresto del partigiano Oscar Bottoni, fucilato con altri tre partigiani a Canzo il 13.04.1945) e per appropriazione indebita aggravata di un orologio, di un anello e di denaro che Bottoni gli consegnò prima di essere fucilato perché li desse ai suoi familiari a Ferrara.

Arresto:
- Data e luogo: 16.06.1945, Ferrara
- Autorità procedente: agenti di PS, Questura di Ferrara

Imputazioni: collaborazionismo politico art. 58 cpmg

Descrizione: accusato di collaborazionismo per aver partecipato all’arresto del partigiano Oscar Bottoni, poi fucilato dai nazisti, e per aver partecipato a rastrellamenti.

Posizione processuale: libero, costituito in giudizio

Difesa: Avv. Luigi Giaccone (d’ufficio)


Esito della sentenza:
- Assoluzione/Non luogo a procedere: non doversi procedere perché il reato è estinto per amnistia.

- Motivazioni della sentenza: la Corte ritiene che il reato rientri nel decreto di amnistia Togliatti e che non esistano motivazioni oggettive o soggettive di esclusione perché Greghi partecipò all’arresto di Bottoni, ma Bottoni fu fucilato in seguito e non vi è nesso di continuità fra arresto e fucilazione e Greghi non aveva poteri per evitare a Bottoni il processo né per influenzarne il corso. Greghi potrebbe essere giudicato per concorso nella fucilazione solo se fosse provato che era pienamente cosciente che dall’arresto sarebbe immediatamente derivata la fucilazione. La diserzione dalle file fasciste repubblicane per passare a quelle partigiane, come fece Bottoni, non necessariamente comportava la pena di morte, essendo possibile per i tribunali militari applicare le attenuanti e per i vertici della Rsi concedere la grazia. Anche se il fatto non gli è stato contestato, sembra che Greghi si sia appropriato per profitto personale di alcuni oggetti che Bottoni gli avrebbe dato per consegnarli alla sua famiglia. Greghi ha negato, ma anche se fosse vero si tratterebbe di un reato di appropriazione indebita per il quale sarebbe necessaria la querela, che manca; senza querela e considerandolo appropriazione indebita aggravata sarebbe anche questo reato coperto da amnistia.

Impugnazioni/Giudizio di rinvio:
Nessuna impugnazione.

Esecuzione della pena:
- Carcerazione preventiva: dal 19.06.1945 al 12.07.1946

12/07/1946
Collocazione archivistica del fascicolo processuale: ASTO, Sezioni Riunite, Corte d’Assise di Torino - Sezione Speciale, Fascicoli processuali, mazzo 253. Collocazione archivistica in Istoreto: fondo "Sentenze della magistratura piemontese (1945-1960)".

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Mira Roberta 24/05/2023
Colombini Chiara 24/05/2023
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Ultimo aggiornamento: sabato 19/12/2020