Processo contro Salvaterra Guido (RG. N. 121/1946)
C00/00962/01/02/00120
Processo contro Salvaterra Guido (RG. N. 121/1946)
Processo contro Salvaterra Guido (RG. N. 121/1946)
Organo giudicante: Corte d’Assise di Torino – Sez. 3ª Speciale
- Presidente: Dott. Nello Naldini
- Giudice: Dott. Giacomo La Marca
- Giudici popolari: Maggiorino Bonino, Franco Baiardi, Agostino Morello, Giuseppe Spertino, Italo Malberti
Procura della Repubblica di Torino: PM: Dott. Modestino Pedroni
Imputati:
n. 1 Guido Anselmo Giuseppe Salvaterra
Parti lese:
4 (4 uomini); tipologia (status): 3 civili, 1 ebreo: Francesco Borrello, Ugo Macchia, Salvino Montagnino, Ercole Clava.
Principali fatti contestati nel processo:
- Data e luogo del fatto: dall’8 settembre 1943 al 25 aprile 1945, Asti, Murisengo (AL), Torino
- Tipologia: collaborazionismo politico, estorsione, tentata estorsione, persecuzione razziale, delazione
- Descrizione sintetica:
1. Dopo l’8 settembre 1943, in Asti avere favorito i disegni politici del nemico tedesco, quale tenente delle forze armate fasciste repubblicane, partecipando volontariamente, , alla costituzione, equipaggiamento e accantonamento di un battaglione alpino denominato “Asti”; in Germania, facendo propaganda, intimidazione e vessazioni verso vari giovani e le loro famiglie per ottenere arruolamenti nel suddetto battaglione, aiutando la polizia tedesca nella ricerca di beni occultati di ebrei, come avvenne per le merci, valenti 1500000 lire, della Ditta Clava Ercole, da lui segnalate alle SS che se ne impadronirono in Beinasco;
2. In Murisengo in giorno imprecisato del febbraio 1944, essersi procurato un ingiusto profitto in danno degli agricoltori Salvino Montagnino e Francesco Borello, mediante minaccia di far requisire il vino di loro proprietà, costringendo i medesimi a consegnargli, quale prezzo della rinuncia a porre in atto la minaccia, rispettivamente, una partita di fieno e di fave;
3. A Torino nel febbraio 1944, avere compiuto atti idonei in modo non equivoco a procurarsi l’ingiusto profitto di 300000 lire quale prezzo del suo silenzio mediante minaccia di denunciare alle SS tedesche il dott. Macchia Ugo, il quale aveva trasgredito all’ordine tedesco di rivelare un deposito di merci della ditta ebrea di Ercole Clava.
Denuncia:
- Tipologia: individuale
- Data: 02.05.1945
- Autorità ricevente: Comitato di liberazione nazionale
- Nominativo / Autorità denunciante: Ugo Macchia
- Tipologia denunciante: parte lesa
- Sintesi denuncia: aver tentato di estorcergli 50000 lire.
Arresto:
- Data e luogo: dato non disponibile, Torino
- Autorità procedente: ten. Romano Polizia del popolo
- Descrizione
1. Dopo l’8 settembre 1943, in Asti avere favorito i disegni politici del nemico tedesco, quale tenente delle forze armate fasciste repubblicane, partecipando volontariamente alla costituzione, equipaggiamento e accantonamento di un battaglione alpino denominato “Asti”; in Germania, facendo propaganda, intimidazione e vessazioni verso vari giovani e le loro famiglie per ottenere arruolamenti nel suddetto battaglione, aiutando la polizia tedesca nella ricerca di beni occultati di ebrei, come avvenne per le merci, valenti 1500000 lire, della Ditta Clava Ercole, da lui segnalate alle SS che se ne impadronirono in Beinasco;
2. In Murisengo in giorno imprecisato del febbraio 1944, essersi procurato un ingiusto profitto in danno degli agricoltori Salvino Montagnino e Francesco Borello, mediante minaccia di far requisire il vino di loro proprietà, costringendo i medesimi a consegnargli, quale prezzo della rinuncia a porre in atto la minaccia, rispettivamente, una partita di fieno e di fave;
3. A Torino nel febbraio 1944, avere compiuto atti idonei in modo non equivoco a procurarsi l’ingiusto profitto di 300000 lire quale prezzo del suo silenzio mediante minaccia di denunciare alle SS tedesche il dott. Macchia Ugo, il quale aveva trasgredito all’ordine tedesco di rivelare un deposito di merci della ditta ebrea di Ercole Clava
Posizione processuale: latitante, contumace
Difesa: Avv. Guglielmo Gillio (di fiducia).
Esito della sentenza:
- Assoluzione / non luogo a provvedere: non luogo a procedere per il reato di collaborazionismo estinto per amnistia; assoluzione dal reato di estorsione per non aver commesso il fatto.
- Condanna: pena detentiva di 1 anno, 6 mesi per il reato di tentata estorsione
- Sanzioni accessorie: multa 2500 lire
- Motivazioni della sentenza: La Corte ritiene che per l’imputazione di collaborazionismo non vi siano motivi per non applicare il decreto di amnistia del 22.06.1946 n. 4. Per quanto riguarda la seconda imputazione la Corte ritiene di poterlo assolvere con formula piena perché non vi sono state minacce o violenza. Per la terza imputazione, invece, la Corte ritiene provato il tentativo dell’imputato di estorcere del denaro.
Impugnazioni/Giudizio di rinvio:
- Ricorso avanti Corte di Cassazione di Roma:
Data:13.07.1946
Promosso da: l’imputato, Avv. Guglielmo Gillio
- Sintesi dei motivi di impugnazione: violazione degli art. 475 n. 3 e art. 524 n. 1 cpp in relazione agli artt. 32, 174 cp e 10 n. 3 dlp 22.06.1946 n. 4 per erronea applicazione della legge penale in ordine all’applicazione del condono: il reato di tentata estorsione non esclude l’applicazione dell’amnistia o dell’indulto del 05.04.1944 n. 96 come stabilito dalla Corte di Cassazione.
- Sentenza Corte di Cassazione:
N.: 8181
Data:21.05.1947
Esito: annullata senza rinvio nella parte relativa la negata applicazione della condanna, dichiara condonata la pena inflitta.
Sintesi della sentenza: Solo estratto
Esecuzione della pena:
- Carcerazione preventiva: da dato non disponibile al 14.06.1946
- Pena: dal 14.06.1946 al dato non disponibile
Durata prevista della detenzione 1 anno e 6 mesi
Durata effettiva della detenzione: dato non disponibile
- Provvedimenti di clemenza: amnistia Togliatti applicata dalla Corte di assise di Torino sezione speciale con sentenza del 11.07.1946
14/06/1946
Collocazione archivistica del fascicolo processuale: ASTO, Sezioni Riunite, Corte d’Assise di Torino - Sezione Speciale, Fascicoli processuali, mazzo 256. Collocazione archivistica in Istoreto: fondo "Sentenze della magistratura piemontese (1945-1960)".
Come citare questa fonte. Processo contro Salvaterra Guido (RG. N. 121/1946) in Archivio Istoreto, fondo Processi Corti d'Assise Straordinarie del Piemonte e della Valle d'Aosta [IT-C00-FA19455]