Processo contro Pavia Mario, Pagnini Guido, Sarasino Mario, Gavin Alessandro (RG. N. 274/1946)
C00/00962/01/02/00122
Processo contro Pavia Mario, Pagnini Guido, Sarasino Mario, Gavin Alessandro (RG. N. 274/1946)
Processo contro Pavia Mario, Pagnini Guido, Sarasino Mario, Gavin Alessandro (RG. N. 274/1946)
Organo giudicante: Corte d’Assise di Torino – Sez. 1a Speciale
- Presidente: Dott. Luigi Motta
- Giudice: Dott. Edoardo Luda di Cortemilia
- Giudici popolari: Alessandro Camuffo Cattani, Marino Marini, Lamberto Chiqnoli, Francesco Carasso, Vincenzo Vesco.
Procura della Repubblica di Torino: PM: Dott. Durando
Imputati:
n. 1 Mario Pavia
n. 2 Guido Pagnini
n. 3 Mario Sarasino
n. 4 Alessandro Gavin
Principali fatti contestati nel processo:
- Data e luogo del fatto: dall’8 settembre alla Liberazione, Torino.
- Tipologia: collaborazionismo, repressione antipartigiana, delazione, saccheggio, furto
- Descrizione sintetica:
Quanto all’imputato n. 1 Mario Pavia
A Torino, posteriormente all’8 settembre 1943 e fino ai giorni dell’insurrezione, avere portato aiuto al tedesco invasore e tenuto per favorirlo intelligenza con lo stesso:
a) come attivo collaboratore al servizio della polizia SS e SD di stanza all’albergo Nazionale, organizzando uffici di inquisizione, procedendo a interrogatori, svolgendo interrogatori, svolgendo anche al comando di una squadra azioni dirette alla cattura di partigiani, di ostaggi, di mezzi, contrastando in ogni modo il movimento della resistenza nazionale, partecipando all’azione per la presa della città di Domodossola, denunciando infine alle SS, che lo catturarono, il partigiano Riccardo Vallino già dipendente della sua ditta.
b) come segretario federale del Pfr di Torino e comandante della Brigata nera “Ather Capelli”, invitando i dipendenti alla resistenza armata nell’imminenza dell’inizio dell’insurrezione popolare, organizzando e predisponendo unitamente ad altri gerarchi del fascio repubblicano torinese un centro di cecchinaggio che aveva il compito di protrarre a mezzo di franchi tiratori la resistenza armata fascista anche dopo la liberazione della città.
Quanto all’imputato n. 2 Guido Pagnini
A Torino, posteriormente all’8 settembre 1943 e fino ai giorni dell’insurrezione, avere portato aiuto al tedesco invasore e tenuto per favorirlo intelligenza con lo stesso:
a) come dirigente dell’Ufficio di collocamento dei lavoratori per l’interno e per l’estero reclutando manodopera per il lavoro in Germania e provvedendo a denunciare alla Gnr per il trasferimento coatto nei campi di lavoro gli operai precettati che non si presentavano alla chiamata.
b) come fondatore e ufficiale superiore della Brigata nera assumendo il comando di un battaglione della stessa ed eseguendo con esso rastrellamenti nella zona dell’Astigiano con devastazioni, incendi e saccheggi.
Quanto agli imputati n. 1 Mario Pavia, n. 2 Guido Pagnini, n. 3 Mario Sarasino, n. 4 Alessandro Gavin
A Torino il 26.04.1945, in concorso tra loro e con altri rimasti ignoti, mediante minaccia con le armi e con più persone riunite, al direttore Benedetto Barra e altri impiegati della Cassa di risparmio, sede in Torino, essersi impossessati, al fine di trarne profitto, di lire 17445000 sfruttando la particolare situazione in cui versava la città a causa dello stato di guerra che rendeva impossibile la pubblica e privata difesa.
Denuncia:
Quanto all’imputato n. 1 Mario Pavia
- Tipologia: 1), 2) collettiva;
- Data: 1) 04.06.1945; 2) 08.06.1945
- Autorità ricevente: 1), 2) Procura del Regno di Torino
- Nominativo / Autorità denunciante: 1) Polizia del popolo; 2) Questura di Torino
- Tipologia denunciante: 1), 2) autorità italiana
- Sintesi denuncia: 1) per essere stato vice federale e poi federale del fascio repubblicano di Torino, comandante della Brigata nera “A. Capelli”, per aver istigato l’assalto alla Cassa di risparmio di Torino, per essere stato collaboratore del Comando tedesco SD; 2) per aver partecipato al tentato furto di un camion appartenuto alla Brigata partigiana “Lino Dagotto” della 45a Divisione “Sergio Toia”.
Quanto all’imputato n. 2 Guido Pagnini
- Tipologia: individuale
- Data: 30.04.1945
- Autorità ricevente: Polizia di Monviso
- Nominativo / Autorità denunciante: Cassa di risparmio
- Tipologia denunciante: parte lesa
- Sintesi denuncia: per aver compiuto la rapina alla Cassa di risparmio
Quanto all’imputato n. 3 Mario Sarasino
- Tipologia: individuale
- Data: 30.04.1945
- Autorità ricevente: Polizia di Monviso
- Nominativo / Autorità denunciante: Cassa di risparmio
- Tipologia denunciante: parte lesa
- Sintesi denuncia: per aver compiuto la rapina alla Cassa di risparmio
Quanto all’imputato n. 4 Alessandro Gavin
- Tipologia: individuale
- Data: 30.04.1945
- Autorità ricevente: Polizia di Monviso
- Nominativo / Autorità denunciante: Cassa di risparmio
- Tipologia denunciante: parte lesa
- Sintesi denuncia: per aver compiuto la rapina alla Cassa di risparmio
Arresto:
Quanto all’imputato n. 1 Mario Pavia
- Data e luogo: 10.05.1945, ripostiglio stabile in via Barrili 14, Torino
- Autorità procedente: Polizia del popolo
Quanto all’imputato n. 2 Guido Pagnini
- Data e luogo: 07.08.1945 dal campo di concentramento di Coltano (PI)
- Autorità procedente: Questura di Torino
Quanto all’imputato n. 3 Mario Sarasino
- mai arrestato
Quanto all’imputato n. 4 Alessandro Gavin
- Data e luogo: 30.04.1945 o 01.05.1945, via Bava 60, Torino
- Autorità procedente: ufficio sezionale del Monviso della Polizia del popolo
Imputazioni:
Quanto all’imputato n. 1 Mario Pavia
- Collaborazionismo militare, intelligenza con il nemico, rapina in concorso con gli altri
- Descrizione: a Torino, posteriormente all’8 settembre 1943 e fino ai giorni dell’insurrezione, avere portato aiuto al tedesco invasore e tenuto intelligenza con lo stesso per favorirlo:
a) come attivo collaboratore al servizio della polizia SS e SD di stanza all’albergo Nazionale, organizzando uffici di inquisizione, procedendo a interrogatori, svolgendo interrogatori, svolgendo anche al comando di una squadra azioni dirette alla cattura di partigiani, di ostaggi, di mezzi, contrastando in ogni modo il movimento della resistenza nazionale, partecipando all’azione per la presa della città di Domodossola, denunciando infine alle SS, che lo catturarono, il partigiano Riccardo Vallino, già dipendente della sua ditta;
b) come segretario federale del Pfr di Torino e comandante della Brigata nera “Ather Capelli”, invitando i dipendenti alla resistenza armata nell’imminenza dell’insurrezione popolare, organizzando e predisponendo, unitamente ad altri gerarchi del fascio repubblicano torinese, un centro di cecchinaggio che aveva il compito di protrarre a mezzo di franchi tiratori la resistenza armata fascista anche dopo la liberazione della città;
c) a Torino, il 26.04.1945, in concorso con gli altri imputati e con altri rimasti ignoti, mediante minaccia con le armi e con più persone riunite, al direttore Benedetto Barra e altri impiegati della Cassa di risparmio, sede in Torino, essersi impossessato al fine di trarne profitto di lire 17445000 sfruttando la particolare situazione in cui versava la città a causa dello stato di guerra che rendeva impossibile la pubblica e privata difesa.
- Posizione processuale: detenuto e costituito in giudizio
- Difesa: Avv. Guglielmo Gillio (di fiducia).
Quanto all’imputato n. 2 Guido Pagnini
- Collaborazionismo militare, intelligenza con il nemico, rapina in concorso con gli altri
Descrizione: a Torino, posteriormente all’8 settembre 1943 e fino ai giorni dell’insurrezione, avere portato aiuto al tedesco invasore e tenuto intelligenza con lo stesso per favorirlo:
a) come dirigente dell’ufficio di collocamento dei lavoratori per l’interno e per l’estero, reclutando manodopera per il lavoro in Germania e provvedendo a denunciare alla Gnr per il trasferimento coatto nei campi di lavoro gli operai precettati che non si presentavano alla chiamata;
b) come fondatore e ufficiale superiore della Brigata nera, assumendo il comando di un battaglione della stessa ed eseguendo con esso rastrellamenti nella zona dell’Astigiano con devastazioni, incendi e saccheggi.
c) a Torino, il 26.04.1945, in concorso con gli altri imputati e con altri rimasti ignoti, mediante minaccia con le armi e con più persone riunite, al direttore Benedetto Barra e altri impiegati della Cassa di risparmio, sede in Torino, essersi impossessato al fine di trarne profitto di lire 17445000 sfruttando la particolare situazione in cui versava la città a causa dello stato di guerra che rendeva impossibile la pubblica e privata difesa.
- Posizione processuale: detenuto e costituito in giudizio
- Difesa: Avv. Chauvelot e Avv. Dagasso (di fiducia).
Quanto all’imputato n. 3 Mario Sarasino
- Rapina in concorso con gli altri e collaborazionismo
- Descrizione: a Torino, il 26.04.1945, in concorso con gli altri imputati e con altri rimasti ignoti, mediante minaccia con le armi e con più persone riunite, al direttore Benedetto Barra e altri impiegati della Cassa di risparmio, sede in Torino, essersi impossessato al fine di trarne profitto di lire 17445000 sfruttando la particolare situazione in cui versava la città a causa dello stato di guerra che rendeva impossibile la pubblica e privata difesa.
- Posizione processuale: latitante, contumace
- Difesa: Avv. Torchio (d’ufficio).
Quanto all’imputato n. 4 Alessandro Gavin
- Rapina in concorso con gli altri e collaborazionismo
- Descrizione: a Torino, il 26.04.1945, in concorso con gli altri imputati e con altri rimasti ignoti, mediante minaccia con le armi e con più persone riunite, al direttore Benedetto Barra e altri impiegati della Cassa di risparmio, sede in Torino, essersi impossessato al fine di trarne profitto di lire 17445000 sfruttando la particolare situazione in cui versava la città a causa dello stato di guerra che rendeva impossibile la pubblica e privata difesa.
- Posizione processuale: libertà provvisoria
- Difesa: Avv. Francesco Camoletto (di fiducia).
Esito della sentenza:
Quanto alI’imputato n. 1 Mario Pavia;
- Assoluzione / non luogo a provvedere: non luogo a procedere per i reati alla lettera a) e b) per estinzione dei reati per amnistia, assoluzione per non aver commesso il fatto all’art. e)
- Motivazioni della sentenza: la Corte ritiene che i fatti rubricati alle lettere a) e b) sono compresi nel decreto di amnistia del 22.06.1946. Per quanto riguarda i fatti rubricati alla lettera e) la Corte ritiene che durante il dibattimento sia stata provata senza alcun dubbio l’estraneità di Pavia. La Corte ritiene di poter applicare l’amnistia perché nei fatti Pavia non svolse alcuna attività o funzioni di federale.
Quanto alI’imputato n. 2 Guido Pagnini
- Assoluzione / non luogo a provvedere: assoluzione per i reati alla lettera c) e d) per non aver commesso il fatto
- Condanna: colpevole secondo l’art. 110 cp e 224 cpmg e non secondo l’art. 628 condannato a 17 anni di reclusione di cui 5 condonati
- Sanzioni accessorie: interdizione perpetua dai pubblici uffici e libertà vigilata per anni 3, pagamento delle spese di giudizio e della loro detenzione
- Attenuanti: 62 bis cp e 114 cpmg
- Motivazioni della sentenza: la Corte ritiene dimostrato sia la mancanza di fondamento per le accuse alle lettere a) e b) sia la responsabilità nel reato di furto alla Cassa di risparmio.
Quanto alI’imputato n. 3 Mario Sarasino
- Condanna: colpevole secondo l’art. 110 cp e 224 cpmg e non secondo l’art. 628 condannato a 17 anni di reclusione
- Sanzioni accessorie: interdizione perpetua dai pubblici uffici e libertà vigilata per anni 3, pagamento delle spese di giudizio e della loro detenzione
- Attenuanti: 62 bis cp e 114 cp
- Motivazioni della sentenza: la Corte ritiene dimostrata la responsabilità nel reato di furto alla Cassa di risparmio.
Quanto alI’imputato n.4 Alessandro Gavin;
- Condanna: pena detentiva di 9 anni e 8 mesi di cui 3 anni condonati
- Sanzioni accessorie: interdizione perpetua dai pubblici uffici, pagamento delle spese di giudizio e della loro detenzione.
- Attenuanti: 114 cp
- Motivazioni della sentenza: la Corte ritiene dimostrata la scarsa responsabilità nel reato di furto alla Cassa di risparmio.
Impugnazioni/Giudizio di rinvio:
Quanto alI’imputato n. 1 Mario Pavia;
- Ricorso avanti Corte di Cassazione (Milano o Roma, dato non disponibile)
Data: 06.09.1946
Promosso da: Dott. Arturo Gedda, PM presso la Corte d’assise di Torino sezione speciale
- Sintesi dei motivi di impugnazione:
1° violazione dell’art. 475 n. 3 cpp: la Corte non ha indicato i motivi per cui non ha preso in considerazione fatti accertati nel dibattimento cadendo in contraddizione.
2° erronea applicazione della legge penale art. 524 n. 1 cpp: a) erronea applicazione dell’art. 2 DLL 22.06.1946 n. 4: la Corte non ha ritenuto che Pavia abbia rivestito la carica di federale;
b) violazione degli art. 628 cp-art. 224 cpmg
- Sentenza Corte di Cassazione: non presente nel fascicolo
Quanto alI’imputato n. 2 Guido Pagnini
- Ricorso avanti Corte di Cassazione (Milano o Roma, dato non disponibile)
Data: 07.09.1946
Promosso da: Guido Pagnini, Avv. Stefano Reggio D’Aci
- Sintesi dei motivi di impugnazione: violazione art. 475 cpp in rapporto al resto addebitato e contemporanea violazione dell’art. 445 cpp
- Sentenza Corte di Cassazione: non presente nel fascicolo
Quanto alI’imputato n. 3 Mario Sarasino
- Ricorso avanti Corte di Cassazione (Milano o Roma, dato non disponibile)
Data: 07.09.1946
Promosso da: l’avvocato a favore di Sarasino, Avv. Giacomo Torchio
- Sintesi dei motivi di impugnazione:
violazione degli articoli 474-475-479 cpp in relazione all’art. 444 cpp e in rapporto ancora agli art. 628 pp e II cap 61 n. 5 cp e con riferimento all’art. 224 cpmg: la Corte avrebbe dovuto trasmettere gli atti al rappresentato di PM per esame della diversa situazione materiale della causa visto che il fatto è apparso diverso da quello presente nella citazione in causa.
violazione art. 474-475-479 cpp in relazione all’art. 224 cpmg e in relazione ancora all’art. 224 cpmg e in relazione all’art. 3 dp 22.06.1946 n. 4: avendo ritenuto responsabile Sarasino e non Solaro, l’autorità più in alto effettivo responsabile dell’operazione, la Corte gli ha negato l’amnistia compiendo così un errore.
violazione degli art. 474-475-479 cpp in rapporto all’art. 224 up cpmg con riferimento all’art. DP 22.06.1946 n. 4: la Corte ha ravvisato la presenza dell’elemento oggettivo del fine di lucro dietro l’azione di Sarasino, ma questa posizione non è comprovata da nessuna circostanza di causa.
violazione degli art. 474-475-479 cpp in relazione agli art. 42-43 cp con riferimento all’art. 224 cpmg: la Corte non ha tenuto in considerazione che la volontà di Sarasino era quella di un uomo abituato alla logica per cui gli ordini non si discutono, ma si eseguono.
- Sentenza Corte di Cassazione: non presente nel fascicolo
Quanto alI’ imputato n.4 Alessandro Gavin;
- Ricorso avanti Corte di Cassazione di Roma:
Data: 06.09.1946
Promosso da: Alessandro Gavin, Avv. Francesco Camoletto
- Sintesi dei motivi di impugnazione:
1° violazione degli art. 477 cpp ordinaria 224 cpmg: la Corte non si è uniformata al disposto dell’ultimo capoverso dell’art. 477 visto che il fatto per cui è stato ritenuto responsabile è diverso da quello enunciato nel capo di imputazione.
2° violazione dell’art. 475 n. 3 cpp in relazione all’art. 42 cp ordinario: la sentenza non prende in considerazione gli elementi basilari della sua difesa.
3° violazione dei sopra ricordati articoli di legge in relazione all’art. 224 cpmg: la sentenza nega l’esistenza dell’autorizzazione per l’azione visto che non è stata emessa da un’autorità legittima. Mancanza di motivazione nella linea di dolo.
4° violazione dell’art. 224 cpmg primo capoverso: viene attribuito l’aggravante del fine di lucro senza indagare e provare il fine soggettivo del lucro sia stato preesistente alla requisizione e ne sia stato il movente e ne abbia costituita la ragione.
- Sentenza Corte di Cassazione: non presente nel fascicolo
Esecuzione della pena:
Quanto all’imputato n. 1 Mario Pavia:
- Carcerazione preventiva: dal 10.05.1945 al 05.09.1946
- Provvedimenti di clemenza: amnistia Togliatti con sentenza del 05.09.1946 della Corte d’assise di Torino sezione speciale
Quanto all’imputato n. 2 Guido Sarasin:
- Carcerazione preventiva: dal 07.08.1945 al 05.09.1946
Pena: dal 05.09.1946 al dato non disponibile
durata prevista della detenzione: 12 anni
durata effettiva della detenzione: dato non disponibile
- Provvedimenti di clemenza: nessuno
Quanto all’imputato n. 3 Mario Sarasino:
- Carcerazione preventiva: mai arrestato
Pena: non arrestato
durata prevista della detenzione: 17 anni
- Provvedimenti di clemenza: nessuno
Quanto all’imputato n. 4 Alessandro Gavin:
- Carcerazione preventiva: dal 30.04.1945 o 01.05.1945 al 05.09.1945
- Pena: dal 05.09.1945 al dato non disponibile
durata prevista della detenzione: 6 anni e 8 mesi
durata effettiva della detenzione: dato non disponibile
- Provvedimenti di clemenza: nessuno
Collocazione archivistica del fascicolo processuale: ASTO, Sezioni Riunite, Corte d’Assise di Torino - Sezione Speciale, Fascicoli processuali, mazzo 246. Collocazione archivistica in Istoreto: fondo "Sentenze della magistratura piemontese (1945-1960)".
Come citare questa fonte. Processo contro Pavia Mario, Pagnini Guido, Sarasino Mario, Gavin Alessandro (RG. N. 274/1946) in Archivio Istoreto, fondo Processi Corti d'Assise Straordinarie del Piemonte e della Valle d'Aosta [IT-C00-FA19457]