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Fascicolo: Processo contro Triola Elio, Saglietti Giuseppe, Perrella Arnaldo, D'Ambrosio Rolando Amerigo, Brignolo Rosa (RG. N. 120/1946)

Posizione nella struttura d'archivio

C00/00962/01/02/00125
Processo contro Triola Elio, Saglietti Giuseppe, Perrella Arnaldo, D'Ambrosio Rolando Amerigo, Brignolo Rosa (RG. N. 120/1946)
Processo contro Triola Elio, Saglietti Giuseppe, Perrella Arnaldo, D'Ambrosio Rolando Amerigo, Brignolo Rosa (RG. N. 120/1946)

Organo giudicante: Corte d’Assise di Torino – Sez. 2ª Speciale
- Presidente: Dott. Motta
- Giudice: Avv. Mario Mezzaluna
- Giudici popolari: rag. Albino Monticelli, Alessandro Camuffo Cattani, Gino Pelazza, Pierino Suozzi, Giuseppe Forno

Procura della Repubblica di Torino: PM: Dott. Michele Rivero

Imputati:
n. 1 Elio Triola
n. 2 Giuseppe Saglietti
n. 3 Arnaldo Perrella
n. 4 Rosa Brignolo
n. 5 Rolando Amerigo D’Ambrosio

Parti lese:
10 (9 uomini, 1 donna); tipologia (status): 2 ebrei, 7 partigiani, 1 civile: Raffaello Foa, Livia [o Lidia] Cetti Foa, Pietro Tournoud, Alfonso Tignone, Celestino Corallo, Mario Tignone, Giuseppe Bernoud, Angelo Garamboise, Marco Codega, Giuseppe Codega.

Principali fatti contestati nel processo:
- Data e luogo del fatto: dall’8 settembre 1943 al 25 aprile 1945, Torino, Ulzio, Albio [sic]
- Tipologia: collaborazionismo, sevizie, repressione antipartigiana, delazione, persecuzione razziale

Descrizione sintetica:
- Triola: dopo l’8 settembre 1943 in località del Piemonte e particolarmente a Ulzio, quale capitano comandante del presidio di Brigata nera, per favorire le operazioni militari del nemico tedesco, avere proceduto, in concorso con i suoi dipendenti, a cattura di partigiani, sevizie, sugli stessi anche per estorcere informazioni, come avvenne nei confronti di Celestino Corallo, Marco Codega, Giuseppe Bernoud, Aldo Tignone, Alfonso Tignone e Pietro Tournoud, del quale ordinò l’uccisione, eseguita cinque giorni dopo la cattura.

- Saglietti: dopo l’8 settembre 1943 in Ulzio, quale milite del presidio di Brigata nera in concorso e alle dipendenze di Elio Triola, per favorire le operazioni militari del nemico, avere eseguito catture di partigiani e patrioti, tra i quali Celestino Corallo, Marco Codega, Giuseppe Bernoud, Aldo Tignone, Mario Tignone, Alfonso Tignone, e Pietro Tournoud, tutti da lui brutalmente percossi e seviziati, e trucidato Tournoud dopo efferate torture.

- Triola e Perrella: tra luglio e settembre 1944 in Torino, in concorso con Triola, avere favorito i disegni politici del nemico tedesco, denunciando la presenza del cittadino ebreo Raffaele Foa nell’alloggio ove questo ospitava Triola e Perrella, causandone l’arresto, la deportazione e la conseguente morte in Germania di Foa, denunciandone pure la moglie, Lidia (o Livia) Cetti per antifascismo e provocandone l’arresto due volte.

- Triola, Brignolo, Triola e Perrella: nella circostanza degli arresti dei coniugi Foa, in concorso tra loro, essersi impossessati di biancheria e di vari preziosi esistenti nell’alloggio dei Foa, per l’importo di più di centinaia di migliaia di lire, sottraendoli a questi ultimi al fine di trarne profitto.

- D’Ambrosio: nel 1944 a Albio, allo scopo di favorire i disegni politici del nemico sul territorio occupato, avere picchiato a sangue tranquilli cittadini.

Denuncia:

Quanto all’imputato n. 1 Elio Triola
dati non disponibili

Quanto all’imputato n. 2 Giuseppe Saglietti
- Tipologia: collettiva
- Data: 18.02.1946
- Autorità ricevente: Procura di Torino
- Nominativo / Autorità denunciante: Regia Questura di Torino
- Tipologia denunciante: autorità italiana
- Sintesi denuncia: per aver picchiato e torturato Garamboise.

Quanto all’imputato n. 3 Arnaldo Perrella
dati non disponibili

Quanto all’imputato n. 4 Rosa Brignolo
dati non disponibili

Quanto all’imputato n. 5 Rolando Amerigo D’Ambrosio
- Tipologia: collettiva
- Data: 18.02.1946
- Autorità ricevente: 1) Procura di Torino
- Nominativo / Autorità denunciante: Regia Questura di Torino
- Tipologia denunciante: autorità italiana
- Sintesi denuncia: per aver picchiato e torturato Garambois

Arresto:
Quanto all’imputato n. 1 Elio Triola
latitante

Quanto all’imputato n. 2 Giuseppe Saglietti
latitante

Quanto all’imputato n. 3 Arnaldo Perrella
dati non disponibili

Quanto all’imputato n. 4 Rosa Brignolo
non arrestata

Quanto all’imputato n. 5 Rolando Amerigo D’Ambrosio
- Data e luogo: 22.03.1946, albergo San Remo, Roma
- Autorità procedente: commissariato di PS del Viminale

Imputazioni:
Quanto all’imputato n. 1 Elio Triola
- Capo 1°: collaborazionismo militare,
- Capo 2°: collaborazionismo politico,
- Capo 3°: concorso nei reati di furto e violazione di domicilio (corretto)

Descrizione:
- Capo 1°: dopo l’8 settembre 1943 in località del Piemonte, e particolarmente in Ulzio, quale capitano comandante il presidio di Brigata nera, per favorire le operazioni militari del nemico tedesco, per avere proceduto, in concorso con suoi dipendenti, a catture di partigiani, a compiere sevizie sugli stessi anche per estorcere informazioni, come avvenne nei confronti di Celestino Corallo, Marco Codega, Giuseppe Bernoud, Aldo Tignone, Alfonso Tignone e di Pietro Tournoud del quale ordinò l’uccisione, eseguita cinque giorni dopo la cattura;
- Capo 2°: a Torino tra luglio e settembre 1944, in concorso con Triola, per aver favorito i disegni politici del nemico tedesco, denunciando la presenza del cittadino ebreo Raffaele Foa, nell’alloggio ove questi ospitava Triola e Perrella, causandone l’arresto, la deportazione e la conseguente morte in Germania, denunciandone pure la moglie Lidia (o Livia) Cetti, per antifascismo e provocandone l’arresto due volte;
- Capo 3°: nella circostanza degli arresti dei coniugi Foa, in concorso con Perrella e Brignol, per essersi impossessato di biancheria e di vari preziosi, per l’importo di più di centinaia di migliaia di lire, esistenti nell’alloggio dei Foa, sottraendoli a questi ultimi al fine di trarne profitto.

Posizione processuale: latitante e contumace

Difesa: Avv. Bellavita (d’ufficio).

Quanto all’imputato n. 2 Giuseppe Saglietti
Collaborazionismo militare
Descrizione: dopo l’8 settembre 1943 in Ulzio, quale milite del presidio di Brigata nera, in concorso e alle dipendenze di Elio Triola, per favorire le operazioni militari del nemico, avere eseguito catture di partigiani e patrioti, tra i quali Celestino Corallo, Marco Codega, Giuseppe Bernoud, Aldo Tignone, Mario Tignone, Alfonso Tignone, e Pietro Tournoud, tutti da esso brutalmente percossi e seviziati, e trucidato il Tournoud dopo efferate torture.

Posizione processuale: latitante, contumace

Difesa: Avv. Bellavita (d’ufficio).

Quanto all’imputato n. 3 Arnaldo Perrella
- Capo 1°: collaborazionismo politico;
- Capo 2°: concorso nei reati di furto e violazione di domicilio (corretto)

Descrizione:
- Capo 1°: a Torino tra luglio e settembre 1944, in concorso con Triola, avere favorito i disegni politici del nemico tedesco, denunciando la presenza del cittadino ebreo Raffaele Foa nell’alloggio ove questi ospitava essi Triola e Perrella, causandone l’arresto, la deportazione e la conseguente morte in Germania, denunciandone pure la moglie Lidia (o Livia) Cetti, per antifascismo e provocandone l’arresto due volte
- Capo 2°: nella circostanza degli arresti dei coniugi Foa, in concorso con Triola, essersi impossessato di biancheria e di vari preziosi, per l’importo di più di centinaia di migliaia di lire, esistenti nell’alloggio dei Foa, sottraendoli a questi ultimi al fine di trarne profitto.

Posizione processuale: detenuto e costituito in giudizio

Difesa: Avv. Camoletto (di fiducia).

Quanto all’imputato n. 4 Rosa Brignolo
Collaborazionismo, concorso nei reati di furto e violazione di domicilio (corretto)

Descrizione: nella circostanza degli arresti dei coniugi Foa, in concorso con Triola, essersi impossessata di biancheria e di vari preziosi, per l’importo di più di centinaia di migliaia di lire, esistenti nell’alloggio dei Foa, sottraendoli a questi ultimi al fine di trarne profitto.

Posizione processuale: latitante e contumace

Difesa: Avv. Bellavita (d’ufficio).

Quanto all’imputato n. 5 Rolando Amerigo D’Ambrosio
- Collaborazionismo politico

Descrizione: nel 1944 a Albio, allo scopo di favorire i disegni politici del nemico sul territorio occupato, avere picchiato a sangue tranquilli cittadini.

Posizione processuale: latitante, contumace

Difesa: Avv. Bellavita (d’ufficio).

Esito della sentenza:

Quanto alI’imputato n.1 Elio Triola
- Assoluzione / non luogo a provvedere: assoluzione per insufficienza di prove per il reato di furto.

- Condanna: condanna a 30 anni di reclusione per il reato di collaborazionismo militare, 15 anni di reclusione per il reato di collaborazionismo politico.

- Sanzioni accessorie: interdizione perpetua dai pubblici uffici, libertà vigilata per anni 5

- Attenuanti: 62 bis

- Motivazioni della sentenza: la Corte ritiene che durante il dibattimento sia stata provata la responsabilità di Triola circa la denuncia dei coniugi Foa; mentre non ritiene sia stata dimostrata la sua responsabilità circa il reato di furto. Per quanto riguarda il reato all’art. 51 cpmg la Corte ritiene dimostrata la colpevolezza, ma ritiene di poter concedere le attenuanti generiche.

Quanto alI’imputato n. 2 Giuseppe Saglietti
- Assoluzione / non luogo a provvedere: assoluzione per insufficienza di prove per il reato di furto

- Condanna: condanna a 30 anni per il reato di collaborazionismo militare

- Sanzioni accessorie: interdizione perpetua dai pubblici uffici e alla libertà vigilata per anni 5 e alle spese processuali

- Attenuanti: generica art. 62 bis cp

- Motivazioni della sentenza: per quanto riguarda il reato all’art. 51 cpmg la Corte ritiene dimostrata la colpevolezza, ma ritiene di poter concedere le attenuanti generiche.

Quanto alI’imputato n. 3 Arnaldo Perrella
- Assoluzione / non luogo a provvedere: assoluzione per il reato di furto

- Condanna: 10 anni di reclusione per il reato di collaborazionismo politico

- Sanzioni accessorie: pagamento spese processuali e del mantenimento in carcere durante la detenzione preventiva.

- Attenuanti: 114 cp

- Motivazioni della sentenza: la Corte ritiene che durante il dibattimento sia stata provata la responsabilità dell’imputato circa la denuncia dei coniugi Foa; mentre non ritiene sia stata dimostrata la sua responsabilità circa il reato di furto.

Quanto alI’imputata n. 4 Rosa Brignolo
- Assoluzione / non luogo a provvedere: assoluzione

- Motivazioni della sentenza: la Corte non ritiene sia stata dimostrata la sua responsabilità circa il reato di furto.

Quanto alI’imputato n. 5 Rolando Amerigo D’Ambrosio
- Condanna: pena detentiva di 4 anni e 5 mesi

- Sanzioni accessorie: pagamento delle spese processuali

- Attenuanti: art. 114 cp, art. 62 bis Cp

- Motivazioni della sentenza: la Corte ritiene che la responsabilità dell’imputato provata, ma la partecipazione ai fatti minima.

Impugnazioni/Giudizio di rinvio:

Quanto alI’imputato n.1 Elio Triola
- Ricorso avanti Corte di Cassazione di Roma:
Data: 16.07.1946
Promosso da: l’imputato
Avv. dato non disponibile
- Sintesi dei motivi di impugnazione: presentati dall’imputato
1. violazione dell’art. 524 n. 1 e 3 in relazione all’art. 159 cpp perché non è stato rintracciato dall’ufficiale giudiziario;
2. violazione dell’art. 475 n. 3 cpp e mancata applicazione dell’art. 479 cpp in quanto nella sentenza manca di motivazione e le affermazioni sono monche e contraddittorie;
3. violazione dell’art. 575 n. 3 cpp mancanza di esame della vicenda delittuosa e della motivazione e degli elementi che ispirarono la condanna;
4. violazione dell’art. 475 n. 3 cpp e mancata applicazione dell’art. 479 cpp per i delitti di Ulzio in quanto la sentenza è stilata unicamente a suffragare l’accusa;
5. violazione dell’art. 575 cpp che impone al giudice l’onere dell’esame della vicenda delittuosa per la esposizione dimostrativa esatta e completa degli elementi che ispirarono la condanna.

- Sentenza Corte di Cassazione:
N.: 215
Data: 14.02.1947
Esito: inammissibile
Sintesi della sentenza: Ricorso inammissibile perché le motivazioni sono state presentate dall’imputato stesso.

Quanto alI’ imputato n. 2 Giuseppe Saglietti
- Ricorso avanti Corte di Cassazione di Roma:
Data: dato non disponibile
Promosso da: avvocato d’ufficio Bellavita
- Sintesi dei motivi di impugnazione: Saglietti agì eseguendo ordini ricevuti (altro di difficile lettura)

- Sentenza Corte di Cassazione:
N.: 215
Data: 14.02.1947
Esito: inammissibile
Sintesi della sentenza: Inammissibile perché le motivazioni sono state presentate oltre il termine stabilito.

Quanto alI’ imputato n. 3 Arnaldo Perrella
- Ricorso avanti Corte di Cassazione di Roma:
Data: 15.06.1946
Promosso da: Arnaldo Perrella, Avv. Camoletto
- Sintesi dei motivi di impugnazione:
1. violazione dell’art. 475 n. 3 cpp art. 58 cpmg: la Corte ha erroneamente considerato la denuncia di un ebro o ebbro? ebreo un atto di collaborazionismo.
2. violazione dell’art. 475 n.3 cpp si obietta che non essendo attendibile la definizione di correo visto i rancori di Triola verso Perrella, la sentenza manca di motivazione circa la scelta di non prendere in esame la discolpa, arrivando quindi a decretare la reità del prevenuto su un unico elemento, e sul come si Perrella abbia partecipato alla denuncia.
3. violazione dell’art. 475 n. 3 cpp mancata presa in esame della richiesta della diminuente del 62 bis cp.
4. violazione dell’art. 479 cpp errore per aver pronunciato l’assoluzione per insufficienza di prove al posto della formula piena di assoluzione.

- Sentenza Corte di Cassazione:
N.: 215
Data: 14.02.1947
Esito: annullamento senza rinvio ed estinzione dei reati per amnistia
Sintesi della sentenza: Istanza accoglibile perché non vi sono cause ostative all’applicazione dell’amnistia.

Quanto alI’imputata n. 4 Rosa Brignolo
Nessuna impugnazione

Quanto alI’imputato n. 5 Rolando Amerigo D’Ambrosio
Nessuna impugnazione

Esecuzione della pena:

Quanto all’imputato n.1 Elio Triola
- Carcerazione preventiva: mai arrestato

- Pena:
Durata prevista detenzione: 45 anni

- Provvedimenti di clemenza: ordinanza della Corte di Assise di Torino, sezione speciale, del 27.08.1947 applicazione dell’amnistia art. 3 22.06.1946 n. 4 alla condanna per collaborazionismo politico.

Quanto all’imputato n. 2 Giuseppe Saglietti
- Carcerazione preventiva: mai arrestato

- Pena:
durata prevista detenzione: 30 anni

- Provvedimenti di clemenza: nessuno


Quanto alI’ imputato n.3 Arnaldo Perrella
- Carcerazione preventiva: dal 13.03.1946 al 14.06.1946

- Pena: dal 14.06.1946 al 14.02.1947
Durata prevista detenzione: 10 anni
Durata effettiva detenzione: 8 mesi

- Provvedimenti di clemenza: amnistia Togliatti applicata dalla Corte di cassazione con sentenza del 14.02.1947

Quanto all’imputata n. 4 Rosa Brignolo
- Carcerazione preventiva: non arrestata

- Pena: assoluzione

Quanto all’imputato n. 5 Rolando Amerigo D’Ambrosio:
- Carcerazione preventiva: nessuna [D’Ambrosio è rintracciato dopo l’emissione della sentenza della Corte di Assise di Torino sezione speciale del 14.06.1946]

- Pena: dal 22.03.1947 al 24.04.1947
Durata prevista detenzione: 4 anni e 5 mesi
Durata effettiva detenzione: 1 mese e 2 giorni

- Provvedimenti di clemenza: ordinanza della Corte di Assise sezione speciale di Torino del 24.04.1947 applica amnistia DP 22.06.1946 n. 4.
14/06/1946
Collocazione archivistica del fascicolo processuale: ASTO, Sezioni Riunite, Corte d’Assise di Torino - Sezione Speciale, Fascicoli processuali, mazzo 256. Collocazione archivistica in Istoreto: fondo "Sentenze della magistratura piemontese (1945-1960)".

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Come citare questa fonte. Processo contro Triola Elio, Saglietti Giuseppe, Perrella Arnaldo, D'Ambrosio Rolando Amerigo, Brignolo Rosa (RG. N. 120/1946)  in Archivio Istoreto, fondo Processi Corti d'Assise Straordinarie del Piemonte e della Valle d'Aosta [IT-C00-FA19466]
Ultimo aggiornamento: sabato 19/12/2020