Principali fatti contestati nel processo:
- Data e luogo del fatto: 16.12.1944, Torino
- Tipologia: collaborazionismo militare; lesioni personali gravi aggravate; omicidio
- Descrizione sintetica:
1) Con il proposito di favorire le operazioni militari del nemico, avere attirato in un tranello in Torino occupata il 16.12.1944: Pier Davide Frati, Francesco Gariglio, Nino Cavalli e Fernanda Lumani, tutti appartenenti a formazioni partigiane, facendo successivamente uso di arma da fuoco contro di essi.
2) Nelle medesime circostanze di tempo e di luogo, avere cagionato con un colpo di pistola una lesione personale a Fernanda Lumani, da cui derivò malattia per un anno e indebolimento permanente nell’arto inferiore destro.
3) Nelle medesime circostanze cagionato con un colpo di pistola una lesione durata un mese a Sergio Gariglio.
4) Nelle medesime circostanze avere cagionato con un colpo di pistola la morte di Pier Davide Frati.
Denuncia:
- Tipologia: individuale
- Data: 02.02.1946
- Autorità ricevente: Ufficio politico Regia Questura di Torino
- Nominativo / Autorità denunciante: Giuseppe Frati
- Tipologia denunciante: congiunto di parte lesa
- Sintesi denuncia: per aver ucciso il figlio.
Arresto:
Latitante
Imputazioni: collaborazionismo militare; lesioni personali gravi aggravate; omicidio
Descrizione:
1) Con il proposito di favorire le operazioni militari del nemico, avere attirato in un tranello in Torino occupata il 16.12.1944: Pier Davide Frati, Francesco Gariglio, Nino Cavalli e Fernanda Lumani, tutti appartenenti a formazioni partigiane, facendo successivamente uso di arma da fuoco contro di essi.
2) Nelle medesime circostanze di tempo e di luogo, avere cagionato con un colpo di pistola una lesione personale a Fernanda Lumani, da cui derivò malattia per un anno e indebolimento permanente nell’arto inferiore destro.
3) Nelle medesime circostanze cagionato con un colpo di pistola una lesione durata un mese a Sergio Gariglio.
4) Nelle medesime circostanze avere cagionato con un colpo di pistola la morte di Pier Davide Frati.
Posizione processuale: latitante, contumace
Difesa: Avv. Guglielmo Fontana, poi avv. Franco Bedarida (d’ufficio), poi avv. Edoardo Dagasso e avv. Cillio (di fiducia).
Esito della sentenza:
- Assoluzione / non luogo a provvedere: non luogo a procedere per estinzione del reato per amnistia.
- Condanna: pena detentiva 3 anni, completamente amnistiata
- Sanzioni accessorie: pagamento delle spese processuali
- Motivazioni della sentenza: la Corte ritiene che nel fatto in esame non vi sia la sussistenza del reato di collaborazionismo con il nemico. La Corte ritiene non volontaria l’uccisione di Frati, ma volontari i ferimenti della Lumani e del Gariglio. La Corte ritiene di non poter procedere per il reato di omicidio per estinzione del reato per amnistia; ritiene di dover concedere le attenuanti per il reato di lesioni aggravate.
Impugnazioni/Giudizio di rinvio:
Nessuna impugnazione.
Esecuzione della pena:
- Carcerazione preventiva: mai arrestato
- Pena: amnistiato
- Provvedimenti di clemenza: amnistia Togliatti sentenza della Corte di assise sezione speciale di Torino del 25.10.1946.
25/10/1946
Collocazione archivistica del fascicolo processuale: ASTO, Sezioni Riunite, Corte d’Assise di Torino - Sezione Speciale, Fascicoli processuali, mazzo 251. Collocazione archivistica in Istoreto: fondo "Sentenze della magistratura piemontese (1945-1960)".
Come citare questa fonte. Processo contro Guglielmino Giulio (RG. N. 49/1946) in Archivio Istoreto, fondo Processi Corti d'Assise Straordinarie del Piemonte e della Valle d'Aosta [IT-C00-FA19470]