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Fascicolo: Processo contro De Felice Armando (RG. N. 260/1946)

C00/00962/01/02/00129
Processo contro De Felice Armando (RG. N. 260/1946)
Processo contro De Felice Armando (RG. N. 260/1946)

Organo giudicante: Corte d’Assise di Torino – Sez. 2a speciale
- Presidente: Dott. Aurelio Cialente
- Giudice: Dott. Cesare Moscone
- Giudici popolari: Girolamo Scambelloni, Remo Rosa, Enrico Offidani, Nestore Testore, Carlo Tedeschi

Procura della Repubblica di Torino: PM: dato non disponibile

Procedimento riunito/connesso: Processato in sede di rinvio dopo annullamento della sentenza della Corte di assise di Aosta sezione speciale del 16.03.1946 ad opera della Corte di cassazione con sentenza del 21.10.1946 (la sentenza riguarda anche Arturo Picedi e Gennaro Jacono).

Imputati:
n. 1 Armando De Felice
n. 2 Arturo Picedi
n. 3 Gennaro Jacono

Parti lese:
5 (5 uomini); tipologia (status): 3 renitenti alla leva, 2 dato non disponibile: Bruno Chinaglia, Mirko Giatti, Giovanni Mino, Adriano Pistono, Giuseppe Cobatello.

Principali fatti contestati nel processo:
- Data e luogo del fatto: dicembre 1944, Aosta e provincia, Ivrea, Arnad, S. Vincent
- Tipologia: collaborazionismo, rastrellamento, repressione antipartigiana
- Descrizione sintetica:
a) in Aosta e provincia prendendo parte a rastrellamenti e azioni antipartigiane in qualità di militari dell’esercito repubblicano, cooperarono con il tedesco invasore;
b) nel dicembre 1944 in Ivrea, Arnad e S. Vincent con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, il De Felice ordinò e il Picedi trasmise l’ordine di fucilazione e gli altri parteciparono all’esecuzione di cinque borghesi che erano stati catturati.

Denuncia:
Dati non disponibili

Arresto:
Dati non disponibili

Imputazioni:
- Capo 1°: collaborazionismo militare;
- Capo 2°: concorso nel reato di omicidio

Descrizione:
- Capo 1°: perché in Aosta e provincia, prendendo parte a rastrellamenti e azioni antipartigiane in qualità di militari dell’esercito repubblicano, cooperarono con il tedesco invasore;
- Capo 2°: perché nel dicembre 1944 in Ivrea, Arnad e S. Vincent, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, il De Felice ordinò e il Picedi trasmise l’ordine di fucilazione e gli altri parteciparono all’esecuzione di cinque borghesi che erano stati catturati.

Posizione processuale: detenuto e costituito in giudizio

Difesa: dati non disponibili

Esito della sentenza:
- Condanna: pena di morte

- Sanzioni accessorie: confisca dei beni, pubblicazione della sentenza

- Motivazioni della sentenza: la Corte ritiene che la colpevolezza di De Felice sia stata provata senza alcun dubbio.

Impugnazioni/Giudizio di rinvio:
Dati non disponibili

Esecuzione della pena:
- Carcerazione preventiva: dal dato non disponibile al 12.03.1947

- Pena: pena di morte

Provvedimenti di clemenza:
- provvedimenti del 31.10.1950 e del 17.12.1951 della Corte di appello di Torino commutazione della pena di morte in ergastolo in applicazione DL 22.01.1948 n. 21, poi commutata in pena detentiva di 30 anni di cui 11 condonati per applicazione dei DP 22.06.1946 n.4, 09.02.1948 n. 9;
- provvedimento della Corte di assise di Torino del 18.05.1954 che riduce la pena detentiva da 19 a 10 anni in applicazione del DP 19.12.1953 n. 92;
- decreto ministeriale 18.10.1954 concessione della liberazione condizionale;
- amnistia dell’11.07.1959 n. 460 applicato con ordinanza del 27.08.1959 della Corte d’Appello di Torino.

12/03/1947
Collocazione archivistica del fascicolo processuale: ASTO, Sezioni Riunite, Corte d’Assise di Torino - Sezione Speciale, Fascicoli processuali, mazzo 268. Collocazione archivistica in Istoreto: fondo "Sentenze della magistratura piemontese (1945-1960)".

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Carinci Ada 22/05/2024
Colombini Chiara 22/05/2024
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Ultimo aggiornamento: sabato 19/12/2020