C00/00962/01/02/00133
Processo contro Forno Pierino (RG. N. 253/1946)
Processo contro Forno Pierino (RG. N. 253/1946)
Organo giudicante: Corte d’Assise di Torino – Sez. 2a speciale
- Presidente: Dott. Aurelio Cialente
- Consigliere: Dott. Giuseppe Provera
- Giudici popolari: Ferdinando Accastello, Renato Fontanesi, Gregorio Peano, Olivo Ostinelli, Giovanni Paciello
Procura della Repubblica di Torino: PM: Avv. Ettore Morione
Imputati:
n. 1 Pierino Forno
Parti lese:
3 (2 uomini, 1 donna); tipologia (status): 2 partigiani, 1 civile: Ercole Pattero, Ernesto Gennaro, Olga Sesia.
Principali fatti contestati nel processo:
- Data e luogo del fatto: 06.05.1944, Cavagnolo (TO)
- Tipologia: collaborazionismo militare, concorso in omicidio con aggravante della premeditazione, delazione
- Descrizione sintetica:
1) il 06.05.1944 in Cavagnolo (TO), avere denunciato al Comando tedesco di Monteu sul Po quali partigiani Ernesto Gennaro ed Ercole Pattero, i quali vennero sorpresi, nella cascina di certo Luigi Ferro ove si erano rifugiati, da appartenenti al detto comando tedesco accompagnati dal Forno e fucilati sul posto;
2) nelle circostanze di tempo di luogo di cui al precedente capo, avere cagionato, con premeditazione e in concorso con militari tedeschi non identificati, la fucilazione dei due partigiani sopra menzionati, segnalando la loro presenza al comando tedesco, rivelando il luogo del nascondiglio e sapendo che, catturati armati, sarebbero stati immediatamente fucilati, essendo da lui accusati di aver commesso atti terroristici nella zona.
Denuncia:
- Tipologia: 1) collettiva; 2), 3), 4), 5), 6) individuale
- Data: 1) 12.04.1946; 2) 22.05.1945; 3) 22.07.1945; 4) 19.04.1946; 5) 01.02.1946; 6) 26.05.1945
- Autorità ricevente: 1) Procura presso la Corte di assise straordinaria di Torino; 2) Carabinieri di Brusasco Cavagnolo; 3) Ufficio politico della Questura di Torino; 4) Regia Questura di Torino; 5) Carabinieri di Casalborgone; 6) Polizia del popolo
- Nominativo / Autorità denunciante: 1) Ufficio politico della Questura di Torino; 2) Luigi Ferrero; 3) Camilla Brasso; 4) Alessandro Volante; 5) Giovanni Basso; 6) Luigi Gennaro
- Tipologia denunciante: 1) autorità italiana; 2), 5) civile; 3), 6) congiunta di parte lesa; 4) partigiano;
- Sintesi denuncia: 1) per aver indicato il rifugio di due partigiani al comando tedesco provocando la loro fucilazione; 2) per aver denunciato la presenza di due partigiani nella sua cascina sia ai carabinieri che al comando tedesco; 3) per aver tentato di strozzare la figlia Olga Sesia; 4) per aver denunciato la presenza dei due partigiani alla caserma Ferrero provocando la loro fucilazione e per aver tentato di strozzare Olga Sesia; 5) per aver abbattuto senza autorizzazione tre pioppi nella sua proprietà; 6) per aver denunciato la presenza di suo figlio partigiano e di un altro partigiano provocandone la fucilazione da parte dei tedeschi.
Arresto:
- Data e luogo: 05.04.1946, Torino
- Autorità procedente: Ufficio politico della Regia Questura di Torino
Imputazioni:
- Capo 1°: collaborazionismo militare,
- Capo 2°: concorso in omicidio con aggravante
Descrizione
- Capo 1°: per aver, il 06.05.1944 in Cavagnolo (TO), denunciato al Comando tedesco di Monteu sul Po quale partigiano Ernesto Gennaro ed Ercole Pattero, i quali vennero sorpresi, nella cascina di certo Luigi Ferro ove si erano rifugiati, da appartenenti al detto comando tedesco accompagnati dal Forno e fucilati sul posto;
- Capo 2°: per aver, nelle circostanze di tempo di luogo di cui al precedente capo, cagionato, con premeditazione e in concorso con militari tedeschi non identificati, la fucilazione dei due partigiani sopra menzionati, segnalando la loro presenza al comando tedesco, rivelando il luogo del nascondiglio e sapendo che, catturati armati, sarebbero stati immediatamente fucilati, essendo da lui accusati di aver commesso atti terroristici nella zona.
Posizione processuale: detenuto e costituito in giudizio
Difesa: Avv. Simone Quattrocolo (di fiducia).
Esito della sentenza:
- Assoluzione / non luogo a provvedere: 1) non doversi procedere per estinzione del reato per amnistia (art. 3 dp 22.06.1946 n.4); 2) assoluzione per non aver commesso il fatto.
- Motivazioni della sentenza: la Corte ritiene l’imputato colpevole del reato di collaborazionismo e ritiene di poter applicare il decreto di amnistia del 22.06.1946 n. 4 visto che l’intenzione dell’imputato non era quella di provocare l’uccisione dei partigiani denunciati e che non vi fu la sua partecipazione alla suddetta uccisione.
Impugnazioni/Giudizio di rinvio:
Nessuna impugnazione.
Esecuzione della pena:
- Carcerazione preventiva: dal 05.04.1946 al 08.07.1947
- Pena: assoluzione
- Provvedimenti di clemenza: amnistia Togliatti sentenza della Corte di assise di Torino sezione speciale.
08/07/1947
Collocazione archivistica del fascicolo processuale: ASTO, Sezioni Riunite, Corte d’Assise di Torino - Sezione Speciale, Fascicoli processuali, mazzo 268. Collocazione archivistica in Istoreto: fondo "Sentenze della magistratura piemontese (1945-1960)".
Come citare questa fonte. Processo contro Forno Pierino (RG. N. 253/1946) in Archivio Istoreto, fondo Processi Corti d'Assise Straordinarie del Piemonte e della Valle d'Aosta [IT-C00-FA19481]