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Fascicolo: Processo contro Corgnale Giuseppe (RG. N. 105/1947)

C00/00962/01/03/00011
Processo contro Corgnale Giuseppe (RG. N. 105/1947)
Processo contro Corgnale Giuseppe (RG. N. 105/1947)

Organo giudicante: Corte d’Assise di Torino – Sez. 1a speciale
- Presidente: Dott. Livio Enrico
- Consigliere: Dott. Mario Carassi
- Giudici popolari: Francesco Della Valle, Renato Bettica, Girolamo Scambelloni, Pietro Marengo, Giuseppe Fiammoi

Procura della Repubblica di Torino: PM: Avv. Ettore Moscone

Procedimento riunito/connesso: Processo in sede di rinvio dopo annullamento della sentenza della Corte di assise di Asti del 13.02.1946 a opera della Corte di cassazione con sentenza del 02.05.1947.

Imputati:
n. 1 Giuseppe Corgnale

Parti lese:
7 (6 uomini, 1 donna); tipologia (status): 3 partigiani, 4 civili: Antonio Maurilio Rapetti, Giovanni Raimondi, Assuero Imerito, Francesco Visconti, Giuseppe Spertino, un partigiano non identificato, una donna incinta non identificata.

Principali fatti contestati nel processo:
- Data e luogo del fatto: dall’8 settembre 1943 alla Liberazione, Mombercelli (AT), Belveglio (AT), Cortiglione (AT), Incisa Scapaccino (AT), S. Martino Moasca (AT)
- Tipologia: collaborazionismo, rastrellamento, repressione antipartigiana, propaganda, saccheggio
- Descrizione sintetica:
1) aver prestato servizio quale maresciallo degli arditi della Divisione S. Marco, in cui si era arruolato volontariamente, aver favorito le operazioni militari del militari del nemico, partecipando con i nazifascisti a numerose operazioni di rastrellamento contro formazioni patriottiche, nelle zone di Mombercelli, Belveglio, Cortiglione, Incisa (AT), in cui: nei pressi di Belveglio fu catturato un partigiano che venne fucilato e furono perquisite varie cascine con relativi prelevamenti di merci, perquisizioni e manomissioni; nella zona di Castel Boglione (AT) venne uccisa una donna in stato di gravidanza. Per aver inoltre partecipato a varie operazioni di polizia procedendo a fermi arbitrari di persone e a violenze contro le medesime; avere comandato un posto di blocco nella città di Nizza Monferrato (AT), ivi malmenando persone con insulti e percosse; per aver infine fatto propaganda per l’arruolamento dei giovani nelle forze repubblicane costringendo l’incaricato del comune di Nizza Monferrato a fare in pubblico la grida per invitare a detto arruolamento.
2) in S. Martino Moasca (AT) nel febbraio 1944 aver disposto e diretto il saccheggio della casa di Imerito Assuero.

Denuncia:
Dati non disponibili

Arresto:
Dati non disponibili

Imputazioni:
Capo 1°: collaborazionismo militare
Capo 2°: rapina

Descrizione
Capo 1°: aver prestato servizio quale maresciallo degli arditi della divisione S. Marco, in cui si era arruolato volontariamente, e favorito le operazioni militari del militari del nemico, partecipando con i nazifascisti a numerose operazioni di rastrellamento contro formazioni patriottiche, nelle zone di Mombercelli (AT), Belveglio (AT), Cortiglione (AT), Incisa (AT), in cui: nei pressi di Belveglio fu catturato un partigiano che venne fucilato e furono perquisite varie cascine con relativi prelevamenti di merci, perquisizioni e manomissioni; nella zona di Castel Boglione (AT) venne uccisa una donna in stato di gravidanza. Per aver inoltre partecipato a varie operazioni di polizia procedendo a fermi arbitrari di persone e a violenze contro le medesime; aver comandato un posto di blocco nella città di Nizza Monferrato (AT), ivi malmenando persone con insulti e percosse; aver infine fatto propaganda per l’arruolamento dei giovani nelle forze repubblicane, costringendo l’incaricato del comune di Nizza Monferrato a fare in pubblico la grida per invitare a detto arruolamento.
Capo 2°: aver disposto e diretto il saccheggio della casa di Imerito Assuero in S. Martino Moasca (AT) nel febbraio 1944.

Posizione processuale: detenuto e costituito in giudizio

Difesa: Avv. Carlo Baravalle (di fiducia).

Esito della sentenza:
- Assoluzione / non luogo a provvedere: non doversi procedere per estinzione dei reati per amnistia.

- Motivazioni della sentenza: la Corte ritiene che durante il dibattimento non sia stata provata la partecipazione morale o materiale dell’imputato e per questo afferma di poter applicare il decreto di amnistia Togliatti.

Impugnazioni/Giudizio di rinvio:
Nessuna impugnazione

Esecuzione della pena:
- Carcerazione preventiva: dal dato non disponibile al 13.02.1946 (sentenza della Corte di assise di Asti, sezione speciale)

- Pena: dal 13.02.1946 al 15.12.1947

- Provvedimenti di clemenza: amnistia Togliatti applicata con sentenza della Corte di assise di Torino sezione speciale del 15.12.1947.
15/12/1947
Collocazione archivistica del fascicolo processuale: ASTO, Sezioni Riunite, Corte d’Assise di Torino - Sezione Speciale, Fascicoli processuali, mazzo 280. Collocazione archivistica in Istoreto: fondo "Sentenze della magistratura piemontese (1945-1960)".

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Carinci Ada 29/05/2024
Colombini Chiara 29/05/2024
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Ultimo aggiornamento: sabato 19/12/2020