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Fascicolo: Processo contro Cerioni Manlio (RG. N. 244/1946)

C00/00962/01/02/00142
Processo contro Cerioni Manlio (RG. N. 244/1946)
Processo contro Cerioni Manlio (RG. N. 244/1946)

Organo giudicante: Corte d’Assise di Torino – Sez. 1ª Speciale
- Presidente: Dott. Giovanni Giordano
- Giudice: Dott. Mario Bongiovannini
- Giudici popolari: Alessandro Camuffo Cattani; Agostino Morello; Francesco Carasso; Pierino Suozzi; Igino Monzeglio; Giusto De Paoli (supplente)

Procura della Repubblica di Torino: PM: Dott. Ettore Moscone

Imputati:
n. 1 Manlio Cerioni

Parti lese:
5 (5 uomini); tipologia (status): 5 partigiani: Pietro Bossolono, Giuseppe Farnengo, Giacomo Boggio, Domenico Maio, Domenico Perona.

Principali fatti contestati nel processo:
- Data e luogo del fatto: 08.03.1944, Torino
- Tipologia: delazione
- Descrizione sintetica: denuncia alla polizia tedesca dell’Albergo Nazionale riguardante l’attività partigiana e antifascista di Pietro Bossolone.

Denuncia:
- Tipologia: individuale
- Data: 28.01.1946
- Autorità ricevente: Ufficio politico della Questura di Torino
- Nominativo denunciante: Pietro Bossolone
- Tipologia denunciante: parte lesa
- Sintesi denuncia: Cerioni segnalato quale delatore alla polizia tedesca dell’Albergo Nazionale dell’attività antifascista e partigiana del denunciante (delazione 08.03.1944)

Arresto:
- Data e luogo: 02.02.1946, dato non disponibile
- Autorità procedente: dato non disponibile

Imputazioni: collaborazionismo politico art. 58 cpmg

Descrizione: per avere, dopo l’08.09.1943 in Torino e provincia, in unione ad altri dell’Albergo Nazionale di Torino, a scopo di lucro e per favorire le operazioni militari del nemico sul territorio invaso, denunziati, fatti arrestare e percossi vari partigiani, che qualche volta vennero rilasciati dietro versamento di denaro e di oggetti preziosi, e tra gli altri Bossolono Pietro, Farnengo Giuseppe, Boggio Giacomo, Maio Domenico e Perona Domenico.

Posizione processuale: latitante; contumace

Difesa: Avv. Bernardo Algostino, d’ufficio

Esito della sentenza:
- Condanna: pena detentiva fino a 10 anni

- Sanzioni accessorie: interdizione pubblici uffici; pagamento spese legali

- Attenuanti: altre attenuanti ex artt. 62 – 114 CP

- Motivazioni della sentenza: la Corte ritiene comprovato che l’imputato abbia commesso fatti non trascurabili di collaborazionismo. Nello specifico, fece sicuramente arrestare Pietro Bossolono. Diverse testimonianze hanno anche individuato Cerioni come responsabile di sevizie e violenze ai danni dei detenuti. Infine, Cerioni ammise anche di essere entrato nella polizia segreta per motivi di lucro, riuscendo a guadagnare più del doppio di quando lavorava in fabbrica; lo scopo di lucro risulta confermato anche da diverse deposizioni rilasciate in udienza e si configura come causa ostativa all’applicazione dell’amnistia. Pena congrua risulta la detenzione, per 12 anni; la Corte ritiene però di non poter negare le attenuanti di cui all’art. 114 CP, individuando nella sua opera di collaborazione un ruolo minore rispetto alla cooperazione di tutti i nazifascisti. Essendo latitante, non risulta invece applicabile il condono.

Impugnazioni/Giudizio di rinvio:
Nessuna impugnazione

Esecuzione della pena:
- Carcerazione preventiva: dal 02.02.1946 al 09.07.1946 [data concessione libertà provvisoria]

- Pena: [latitante, contumace]
Durata prevista della detenzione: 9 anni
Durata effettiva della detenzione: /
10/01/1947
Collocazione archivistica del fascicolo processuale: ASTO, Sezioni Riunite, Corte d’Assise di Torino - Sezione Speciale, Fascicoli processuali, mazzo 267. Collocazione archivistica in Istoreto: fondo "Sentenze della magistratura piemontese (1945-1960)".

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Celli Lidia 12/06/2024
Colombini Chiara 12/06/2024
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Come citare questa fonte. Processo contro Cerioni Manlio (RG. N. 244/1946)  in Archivio Istoreto, fondo Processi Corti d'Assise Straordinarie del Piemonte e della Valle d'Aosta [IT-C00-FA19545]
Ultimo aggiornamento: sabato 19/12/2020