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Fascicolo: Processo contro Bernardotti Giuseppe (RG. N. 249/1946)

C00/00962/01/02/00143
Processo contro Bernardotti Giuseppe (RG. N. 249/1946)
Processo contro Bernardotti Giuseppe (RG. N. 249/1946)

Organo giudicante: Corte d’Assise di Torino – Sez. 1ª Speciale
- Presidente: Dott. Federico Cornaro
- Giudice: Dott. Salvatore Romano
- Giudici popolari: Olivo Ostinelli, Clemente Pasero, Patrizio Cabella, Ferdinando Accastello, Albino Monticelli

Procura della Repubblica di Torino: PM: Dott. Renato Corrado

Procedimento connesso: RG [s.n.], Corte di Assise Straordinaria di Asti, sentenza 17.11.1945; sentenza annullata con rinvio dalla Corte Suprema di Cassazione, RG 9592/45, il 13.08.1946.

Imputati:
n. 1: Giuseppe Bernardotti

Parti lese:
4 (4 uomini); tipologia (status): 1 partigiano, 3 antifascisti: Luigi Bianco, Giovanni Pagliarino, Giovanni Ponzo, Giuseppe Bianco.

Principali fatti contestati nel processo:
- Data e luogo del fatto: dicembre 1944, Castelnuovo di Calcea (AT)
- Tipologia: delazione; azione antipartigiana
- Descrizione sintetica: cattura di elementi antifascisti e partigiani da parte della Ettore Muti, grazie alla collaborazione di Bernardotti; tra gli arrestati compaiono Luigi Bianco, poi deportato in Germania, Giovanni Pagliarino, Giovanni Fonzo, Giuseppe Bianco.

Denuncia:
- Tipologia: individuale
- Data: 12.06.1945
- Autorità ricevente: Carabinieri di Agliano
- Nominativo denunciante: Pierina Curti
- Tipologia denunciante: familiari parte lesa
- Sintesi denuncia: il figlio della denunciante, Luigi Bianco, fu arrestato dalla Ettore Muti dietro delazione di tale Giuseppe Bernardotti. Bianco subì maltrattamenti. I beni presenti in casa furono asportati durante l’arresto.

Arresto:
- Data e luogo: 22.09.1945, Castelnuovo Calcea (AT)
- Autorità procedente: carabinieri di Agliano d’Asti

Imputazioni: collaborazionismo politico art. 58 cpmg

Descrizione: per avere, in Castelnuovo Calcea (AT) nei primi giorni del dicembre 1944, procurato segnalazioni al nemico nazifascista, collaborando con esso al fine di favorirne i disegni politici, facilitando la cattura di alcuni elementi antifascisti che venivano infatti catturati e dei quali certo Luigi Bianco fu Candido veniva deportato in Germania di dove non ha fatto più ritorno.

Posizione processuale: libero, costituito in giudizio

Difesa: Avv. Guglielmo Gillio

Esito della sentenza:
- Assoluzione: l’imputato non ha commesso il fatto

- Motivazioni della sentenza: il riesame e il dibattimento hanno permesso alla Corte di rivedere la prova testimoniale posta dalla Corte di Assise di Asti a base della condanna, con indubbia facilità, ossia la deposizione della teste Succi. La Corte ritiene che l’imputato non abbia commesso il reato.

Impugnazioni/Giudizio di rinvio:
Nessuna impugnazione

Esecuzione della pena:
- Carcerazione preventiva: dal 22.09.1945 al 17.11.1945

- Pena: dal 17.11.1945 (sentenza 1° grado Cas Asti) al dato non disponibile [concessa libertà provvisoria; assolto il 12.03.1947]
Durata prevista della detenzione: 12 anni (sentenza 1° grado Cas Asti)
Durata effettiva della detenzione: dato non disponibile

12/03/1947
Collocazione archivistica del fascicolo processuale: ASTO, Sezioni Riunite, Corte d’Assise di Torino - Sezione Speciale, Fascicoli processuali, mazzo 267. Collocazione archivistica in Istoreto: fondo "Sentenze della magistratura piemontese (1945-1960)".

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Celli Lidia 12/06/2024
Colombini Chiara 12/06/2024
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Come citare questa fonte. Processo contro Bernardotti Giuseppe (RG. N. 249/1946)  in Archivio Istoreto, fondo Processi Corti d'Assise Straordinarie del Piemonte e della Valle d'Aosta [IT-C00-FA19546]
Ultimo aggiornamento: sabato 19/12/2020