Processo contro Inversini Gian Franco (RG. N. 59/1947)
C00/00962/01/03/00032
Processo contro Inversini Gian Franco (RG. N. 59/1947)
Processo contro Inversini Gian Franco (RG. N. 59/1947)
Organo giudicante: Corte d’Assise di Torino – Sez. 1ª Speciale
- Presidente: Dott. Livio Enrico
- Consigliere: Dott. Salvatore Romano
- Giudici popolari: Agostino Morello, Alessandro Camuffo Cattani, Silvio Scarpellini, Francesco Carasso, Carlo Fumarola
Procura della Repubblica di Torino: P.M.: Avv. Pedroni
Giudizio di rinvio:
1° grado Corte d’Assise sez. speciale di Novara, sentenza 28.03.1946: ritenuto colpevole di collaborazionismo politico; condannato a 12 anni e 6 mesi di reclusione, interdizione perpetua dai pubblici uffici, confisca dei beni, pagamento spese legali.
Ricorso in Cassazione promosso da Inversini il 28.03.1946 per difetto di motivazione in ordine alla prova perché sentenza fondata sulla deposizione di un unico teste e per contraddittorietà dei motivi in ordine alla confisca dei beni.
Sentenza Cassazione 28.04.1947: rigetto tranne che per la parte relativa alla confisca dei beni e limitatamente a questa pena annullamento della sentenza e rinvio alla Corte d’Assise sezione Speciale di Torino
Imputati:
n. 1: Gian Franco Inversini
Parti lese:
1 (1 uomo); tipologia (status): 1 partigiano: Fizzotti
Principali fatti contestati nel processo:
- Data e luogo del fatto: 24.10.1944, Novara
- Tipologia: collaborazionismo politico art. 58 cmpg, uccisione di partigiani
- Descrizione sintetica: accusato di collaborazionismo politico per essere stato presente all’uccisione di un partigiano il 24.10.1944 a Novara, aver partecipato al suo pestaggio prima dell’uccisione e per aver esclamato: «Cominciamo ora a vendicarci dei banditi».
Denuncia:
- Tipologia: individuale
- Data: 20.08.1945
- Autorità ricevente: Questura di Novara
- Nominativo / Autorità denunciante: Pacifico Sassi
- Tipologia denunciante: civile
- Sintesi denuncia: dichiara che Inversini si trovava con i fascisti comandati da Martino che uccisero i partigiani in piazza a Novara il 24.10.1944. Inversini impedì a Fizzotti di fuggire colpendolo alla testa con il calcio della pistola e diede il tempo a Martino di far fuoco e uccidere Fizzotti. Lasciando la piazza Inversini passò vicino a Sassi e disse: «Incominciamo ora a vendicarci su questi delinquenti».
Arresto:
Data e luogo: 28.04.1945, Novara [dato sul luogo non chiaro]
Descrizione: accusato di collaborazionismo politico per essere stato presente all’uccisione di un partigiano il 24.10.1944 a Novara, aver partecipato al suo pestaggio prima dell’uccisione e per aver esclamato: «Cominciamo ora a vendicarci dei banditi».
Posizione processuale: detenuto, costituito in giudizio
Difesa: Avv. Luigi Ollivero (di fiducia)
Esito della sentenza:
- Condanna: condannato per collaborazionismo politico art. 58 cpmg alla confisca di un terzo dei beni; le restanti pene sono quelle inflitte dalla Corte di Novara, essendo la Corte di Torino chiamata a giudicare solo in merito alla confisca dei beni, ma la reclusione è ridotta da 12 anni e 6 mesi a 7 anni e 6 mesi per applicazione del condono di 5 anni previsto dall’amnistia 22.06.1946.
- Provvedimenti di clemenza: condono ai sensi dell’amnistia 22.06.1946 (Togliatti).
- Motivazioni della sentenza: la Corte è chiamata ad esprimersi solo in merito alla confisca dei beni. Poiché la legge consente di condannare alla confisca totale o parziale dei beni, considerando che il fatto non è grave e che Inversini ha dimostrato di aver aiutato in alcune occasioni persone appartenenti alla Resistenza, la Corte ritiene di condannare alla confisca di un terzo dei beni. Inoltre la Corte, applicando il decreto di amnistia 22.06.1946 (amnistia Togliatti), dichiara condonati 5 anni di detenzione per cui la pena detentiva residuale risulta di 7 anni e 6 mesi. Confermate le pene accessorie.
Impugnazioni/Giudizio di rinvio:
- Ricorso avanti Corte di Cassazione di Roma:
Data: 30.06.1947
Promosso da: Gian Franco Inversini, Avv. dato non disponibile
- Sintesi dei motivi di impugnazione: non vengono presentati i motivi di impugnazione.
- Sentenza Corte di Cassazione:
Esito:
La Corte d’Assise di Torino sez. 1ª speciale con ordinanza in data 02.09.1947 dichiara inammissibile il ricorso e ordina l’esecuzione della sentenza non essendo stati depositati i motivi di impugnazione.
Esecuzione della pena:
- Carcerazione preventiva: dal 28.04.1945 al 28.03.1946 (arresto e dibattimento avanti la Corte d’Assise sez. Speciale di Novara)
- Pena: dal 28.03.1946 (sentenza avanti la Corte d’Assise sez. Speciale di Novara) al dato non disponibile
Durata prevista della detenzione: 12 anni e 6 mesi
Durata effettiva della detenzione: dato non disponibile [la pena residua ammonta a 7 anni e 6 mesi con applicazione condono in base a sentenza della Corte d’Assise sez. Speciale di Torino in sede di rinvio]
Provvedimenti di clemenza: amnistia 22.06.1946 (Togliatti)
27/06/1947
Collocazione archivistica del fascicolo processuale: ASTO, Sezioni Riunite, Corte d’Assise di Torino - Sezione Speciale, Fascicoli processuali, mazzo 274. Collocazione archivistica in Istoreto: fondo "Sentenze della magistratura piemontese (1945-1960)".
Come citare questa fonte. Processo contro Inversini Gian Franco (RG. N. 59/1947) in Archivio Istoreto, fondo Processi Corti d'Assise Straordinarie del Piemonte e della Valle d'Aosta [IT-C00-FA19550]