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Fascicolo: Processo contro Girardi Francesco (RG. N. 227/1946)

C00/00962/01/02/00156
Processo contro Girardi Francesco (RG. N. 227/1946)
Processo contro Girardi Francesco (RG. N. 227/1946)

Organo giudicante: Corte d’Assise di Torino – Sez. 1ª Speciale
- Presidente: Dott. Luigi Motta
- Giudice: Dott. Salvatore Romano
- Giudici popolari: Ferdinando Salvati, Vittorio Laborante, Tullio Molinari, Antonio Offidani, Mario Capra

Procura della Repubblica di Torino: PM.: Dott. Luigi Durando

Procedimento connesso: RG. N. 4/46, Cas di Cuneo (sentenza emessa il 30.01.1946); sentenza annullata dalla Suprema Corte di Cassazione (17.04.1946), con rinvio a giudizio presso la Sezione Speciale della Corte d’Assise di Torino.

Imputati:
n. 1: Francesco Girardi

Parti lese:
4 (3 uomini, 1 collettività); tipologia (status): 3 partigiani, n. imprecisato partigiani: Pietro Marengo [Toppa; in atti anche: Topa], Giovanni Giraudo, Mario Ricchiardi
1 collettività: gruppi partigiani attivi presso Dronero (CN)

Principali fatti contestati nel processo:
- Data e luogo del fatto: dall’agosto 1944 all’aprile 1945; Dronero (CN)
- Tipologia: delazione, rastrellamento, repressione antipartigiana
- Descrizione sintetica: avere favorito il nemico nella sua qualità di milite della Gnr, partecipando a rastrellamenti (incendiando tra l’altro il comando partigiano degli “Assarti”) e arresti arbitrari alle dipendenze delle Brigate nere, e aver tenuto costante intelligenza coi nazifascisti, svolgendo ampia opera di delazione in danno di partigiani, provocando arresti, perquisizioni e la morte del patriota garibaldino dal nome di battaglia “Toppa” [indicato come “Topa”].

Denuncia:
- Tipologia: collettiva
- Data: 24.10.1945
- Autorità ricevente: Questura di Cuneo
- Nominativo / Autorità denunciante: Comando dei Carabinieri di Dronero (CN)
- Tipologia denunciante: autorità italiana
- Sintesi denuncia: Girardi comunicò preziose informazioni sull’attività partigiana locale alle forze di occupazione.

- Tipologia: individuale
- Data: 09.01.1946 [datata 1945]
- Autorità ricevente: Comando Compagnia di Sicurezza Pubblica
- Nominativo / Autorità denunciante: Giovanni Giraudo
- Tipologia denunciante: parte lesa; partigiani
- Sintesi denuncia: Girardi (nome di battaglia “Cesco”) avrebbe riconosciuto per strada Giraudo (conosciuto durante la lotta partigiana) e lo avrebbe segnalato alle autorità (18.02.1945), causandone l’arresto e la detenzione, fino al rilascio finalizzato a uno scambio di prigionieri.

- Tipologia: individuale
- Data: 09.01.1946 [datata 1945]
- Autorità ricevente: Comando Compagnia di Sicurezza Pubblica
- Nominativo / Autorità denunciante: Mario Ricchiardi
- Tipologia denunciante: parte lesa; partigiani
- Sintesi denuncia: Girardi avrebbe tradito la banda partigiana arruolandosi volontariamente nella “Littorio”; avrebbe segnalato il denunciante alle Brigate nere, provocandone l’arresto.

Arresto:
- Data e luogo: 22.10.1945, Dronero (CN)
- Autorità procedente: Legione territoriale dei Carabinieri di Alessandria, Stazione di Dronero

Imputazioni: collaborazionismo militare art. 51 cpmg; intelligenza con il nemico art. 54 cpmg

Descrizione: dall’agosto 1944 all’aprile 1945 in territorio di Dronero (CN), avere favorito il nemico nella sua qualità di milite della Gnr, partecipando a rastrellamento ed arresti arbitrari alle dipendenze delle brigate nere, e aver tenuto costante intelligenza coi nazi-fascisti, svolgendo ampia opera di delazione in danno di partigiani, provocando arresti, perquisizioni e la morte del patriota garibaldino dal nome di battaglia “Toppa” [indicato come “Topa”].

Posizione processuale: detenuto, costituito in giudizio

Difesa: Avv. Piero Vecchia, di Ivrea, d’ufficio [nel RG compare: Avv. Spartaco Bertrand, di Cuneo, d’ufficio; si tratta dell’avvocato che si è occupato del ricorso in Cassazione]

Esito della sentenza:
- Condanna: colpevole del reato ascrittogli; pena detentiva fino a 30 anni.

- Sanzioni accessorie: interdizione pubblici uffici; libertà vigilata (anni 3); pagamento spese legali

- Attenuanti: generiche art. 62 bis c.p.

- Motivazioni della sentenza: a carico di Girardi risulta solo l’aver riconosciuto Pietro Marengo (Toppa), già catturato dai repubblicani. La Corte ritiene che non si possa mettere in dubbio la responsabilità dell’imputato, ma anche che il fatto, pur gravissimo, debba essere valutato alla luce della situazione familiare e personale di Girardi, descritto come avvezzo a una vita solitaria e selvaggia, improntata a una sensibilità retriva, e legato esclusivamente alle due sorelle e al padre, tutti e tre uccisi dai partigiani.

Impugnazioni/Giudizio di rinvio:
Interposto ricorso per Cassazione in data 20.10.1946; il presidente della 1a Sezione Speciale della Corte di Assise di Torino dichiara inammissibile l’impugnazione, data la mancata presentazione dei motivi a sostegno del ricorso, in data 03.01.1947.

Esecuzione della pena:
- Esecuzione della pena di morte: no
Commutazione della pena di morte: pena detentiva, 24 anni

- Carcerazione preventiva: dal 22.10.1945 al 30.01.1946

- Pena: dal 30.01.1946 (sentenza Cas di Cuneo) al [non disponibile]
Durata prevista detenzione: pena di morte, poi 24 anni
Durata effettiva detenzione: [8 anni]

Provvedimenti di clemenza: condono, art. 9 DP 22 giugno 1946, n.4 (condonati 8 anni);
condono, art. 2, DP 9 febbraio 1948, n. 32 (condonato 1/3 della pena).

17/10/1946
Collocazione archivistica del fascicolo processuale: ASTO, Sezioni Riunite, Corte d’Assise di Torino - Sezione Speciale, Fascicoli processuali, mazzo 264. Collocazione archivistica in Istoreto: fondo "Sentenze della magistratura piemontese (1945-1960)".

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Celli Lidia 19/06/2024
Colombini Chiara 19/06/2024
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Come citare questa fonte. Processo contro Girardi Francesco (RG. N. 227/1946)  in Archivio Istoreto, fondo Processi Corti d'Assise Straordinarie del Piemonte e della Valle d'Aosta [IT-C00-FA19565]
Ultimo aggiornamento: sabato 19/12/2020