C00/00995/00/00/00046
Francia Vittorio Corte di Cassazione di Roma
Sezione II penale
Composizione del Collegio:
Presidente: Mangini
Consiglieri: Maiorana, Badia, Violante, Pannullo, Vittori, Pietri
Sentenza impugnata:
Sezione Speciale della Corte d’Assise di Torino
Sent. N (s/n) del 22 gennaio 1946
Emanata nei confronti di: Francia Vittorio
Sentenza Corte di Cassazione:
Sent, n. 478 del 2 aprile 1947
Esito: annullamento senza rinvio
- Dispositivo:
visti gli art. 151 cod. pen. 152 p.p. 539 n. 1 cod. pr pen. annulla senza rinvio le sentenza 22 gennaio 1946, proferita nei confronti di Francia Vittorio della sezione speciale della Corte d’Assise di Torino, perché estinti per effetto di amnistia i reati di collaborazionismo politico e rapina a suo carico ritenuti, ed ordina che il ricorrente venga immediatamente scarcerato, qualora non debba restare detenuto per altra causa.
- Sintesi della motivazione:
La Suprema Corte ritiene applicabile l’amnistia d.p. 22 giugno 1946, n. 4 nei confronti del ricorrente, condannato in primo grado a ventitré anni di reclusione, all’interdizione perpetua dai pubblici uffici e alla misura della libertà vigilata per dieci anni essendo stato ritenuto colpevole di collaborazionismo politico con il nemico ex art. 58 c.p.m.g. (il Francia apparteneva ad un reparto dell’ufficio politico investigativo operante a Torino) e di rapina (si era impossessato violentemente di «stoffe, automezzi e atre cose mobili rinvenute in possesso delle persone ricercate»).
Non sussistono, infatti, cause ostative all’applicazione del beneficio. Non può attribuirsi alcuna responsabilità in capo al Francia per l’uccisione di un tale Priuli, ricercato, avvenuta durante una perquisizione, non sussistendo alcuna prova a suo carico.
Anche le condotte di rapina, essendo state realizzate in relazione all’attività collaborazionistica del ricorrente e pertanto intimamente connesse con la stessa, devono essere dichiarate estine per l’applicazione del medesimo beneficio.
- Massima:
Il beneficio dell’amnistia d.p. 22 giugno 1946, n. 4, quando non sussistano cause ostative, si estende anche a fattispecie di reato che non siano di collaborazionismo col nemico, quando intimamente e funzionalmente connesse a tale delitto.
02/04/1947
Come citare questa fonte. Francia Vittorio in Archivio Istoreto, fondo Processi nelle Corti di Cassazione. Sentenze in materia di collaborazionismo [IT-C00-FA19628]