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Archivi della Resistenza e del '900
Fascicolo: Massa Giuseppe
Posizione nella struttura d'archivio
Massa Giuseppe
C00/00995/00/00/00062
Massa Giuseppe
Corte di Cassazione di Roma
Sezione II penale
Composizione del Collegio:
Presidente: De Ficchy
Consiglieri: Colucci, Armao, Bicci, Pannullo, Trasimeni, Cataldi
Sentenza impugnata:
Sezione speciale della Corte d’Assise di Torino
Sent. N. (s/n) del 24 giugno 1946
Emanata nei confronti di: Massa Giuseppe
Sentenza Corte di Cassazione:
Sent, n 576 del 24 aprile 1947
Esito: annullamento con rinvio
- Dispositivo:
La Corte di Cassazione, visti gli art. 537-543 c.p.p., annulla la sentenza della Corte d’Assise (sez. spec.) di Torino, in data 24 giugno 1946, emessa nei confronti di Massa Giuseppe, per mancanza di motivazione e rinvia alla C. Assise (Sez. spec.) di Alessandria.
- Sintesi della motivazione:
La Suprema Corte annulla la sentenza con cui Massa Giuseppe era stato dichiarato colpevole di collaborazionismo col nemico ex artt. 54 c.p.m.g. e 1 d.lgs.lgt. 22 aprile 1945, n. 142, per aver egli presieduto il tribunale provinciale di Torino dall’aprile all’agosto 1944, e perciò condannato alla pena di 14 anni di reclusione.
Dovendosi indagare in via preliminare sull’applicabilità dell’amnistia (che, in caso affermativo, assorbirebbe tutti gli altri motivi di ricorso), il Collegio rileva difetto di motivazione «sull’esito del fatto più grave di collaborazionismo a carico del ricorrente», ossia una condanna a morte, in contumacia, emessa dal tribunale che egli presiedeva. Sostiene la Cassazione come un esame approfondito si renda necessario poiché l’esecuzione di tale condanna potrebbe costituire causa ostativa alla concessione del beneficio.
Mancando, però, qualsiasi accertamento al riguardo, si ritiene necessario rinviare la sentenza a nuovo giudice per i necessari approfondimenti sul punto.
- Massima:
Sussiste difetto di motivazione qualora una sentenza non motivi sulla sussistenza o meno di una o più cause ostative all’applicazione dell’amnistia 22 giugno 1946, n. 4.
24/04/1947
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Gallo Giacomo 02/07/2024
Di Massa Maria 02/07/2024
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Massa Giuseppe
Corte di Cassazione di Roma
Sezione II penale
Composizione del Collegio:
Presidente: De Ficchy
Consiglieri: Colucci, Armao, Bicci, Pannullo, Trasimeni, Cataldi
Sentenza impugnata:
Sezione speciale della Corte d’Assise di Torino
Sent. N. (s/n) del 24 giugno 1946
Emanata nei confronti di: Massa Giuseppe
Sentenza Corte di Cassazione:
Sent, n 576 del 24 aprile 1947
Esito: annullamento con rinvio
- Dispositivo:
La Corte di Cassazione, visti gli art. 537-543 c.p.p., annulla la sentenza della Corte d’Assise (sez. spec.) di Torino, in data 24 giugno 1946, emessa nei confronti di Massa Giuseppe, per mancanza di motivazione e rinvia alla C. Assise (Sez. spec.) di Alessandria.
- Sintesi della motivazione:
La Suprema Corte annulla la sentenza con cui Massa Giuseppe era stato dichiarato colpevole di collaborazionismo col nemico ex artt. 54 c.p.m.g. e 1 d.lgs.lgt. 22 aprile 1945, n. 142, per aver egli presieduto il tribunale provinciale di Torino dall’aprile all’agosto 1944, e perciò condannato alla pena di 14 anni di reclusione.
Dovendosi indagare in via preliminare sull’applicabilità dell’amnistia (che, in caso affermativo, assorbirebbe tutti gli altri motivi di ricorso), il Collegio rileva difetto di motivazione «sull’esito del fatto più grave di collaborazionismo a carico del ricorrente», ossia una condanna a morte, in contumacia, emessa dal tribunale che egli presiedeva. Sostiene la Cassazione come un esame approfondito si renda necessario poiché l’esecuzione di tale condanna potrebbe costituire causa ostativa alla concessione del beneficio.
Mancando, però, qualsiasi accertamento al riguardo, si ritiene necessario rinviare la sentenza a nuovo giudice per i necessari approfondimenti sul punto.
- Massima:
Sussiste difetto di motivazione qualora una sentenza non motivi sulla sussistenza o meno di una o più cause ostative all’applicazione dell’amnistia 22 giugno 1946, n. 4.
24/04/1947
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Relazioni con altri documenti e biografie
De Ficchy, [ ] ; Massa, Giuseppe
Corte di Cassazione di Roma Sez. penale II
L'occupante tedesco nelle carte processuali. Giurisprudenza e cultura giuridica a Torino nel lungo dopoguerra giudiziario (1945-2006), 2022
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Come citare questa fonte. Massa Giuseppe in Archivio Istoreto, fondo Processi nelle Corti di Cassazione. Sentenze in materia di collaborazionismo [IT-C00-FA19644]
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