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SONORO: Angiolina Bertone

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Angiolina Bertone
Intervista ad Angiolina Bertone, del 02/04/1990.
L'intervistata inizia raccontando di quando entrò al Patrocinio. Prima abitò con suo padre a Settimo Torinese. Nonostante la guerra, racconta che negli ospedali il cibo non mancava, anche se di scarsa qualità. Durante la guerra venne sfollata a Caramagna Piemonte, vivendo con altre ricoverate e bambini all'interno della chiesa parrocchiale. Lavorò trasportando il grano dal mulino al panettiere. Assistette alla caccia al partigiano Barbanera da parte dei tedeschi e ad una rivolta paesana contro il vicecurato che mandò in pensione il prete di quel momento.
Prima di essere ricoverata, imparò a cucire in due diversi negozi di Torino. Spiega la vita all'interno del pensionamento sia a Torino che a Racconigi, perché durante lo sfollamento dovette andarci spesso. Non subì nessun bombardamento.
La vita durante la guerra non le cambiò di molto, l'unica cosa che differenziava erano gli allarmi dei bombardamenti. Suo padre divenne quasi cieco durante la guerra, quindi andò in pensione a San Salvario (Torino). Morì durante l'ultimo anno, dopo essere stato sfollato a Terruggia.
Infine l'intervistata racconta di essere stata per un periodo con Suor Margherita.
02/04/1990;
La registrazione si sviluppa in due audio-cassette, contrassegnata Db11 e Db11b.
Trascrizione fino a 00.02.03 (legenda: A.M: Anna Maria Bruzzone, B: Angiolina Bertone):
B: Eh, ad ogni modo…
A.M: Eh.. Senta lei mi diceva, dunque, è stata dal '40 al '45 era in via Giulio?
B: No… Io son stata, io ero qui, poi non sono stata molto bene e mi hanno messa lì. E poi viene che… proprio lì dal '44, il principio è che dalla guerra, no?
A.M: Nel '40, ma lei era molto giovane, era una ragazzina?
B: Eh?
A.M: Era una ragazzina
B: Eh… Avevo già… 18 anni, 20.
A.M: Ah sì?
B: Perché adesso ne ho 73.
A.M: No…
B: Sì, Sì… Adesso ne ho 73. E allora…
A.M: Ma allora, prima di tutto l'han portata qui, al patrocinio.
B: Sì, perché io abitavo a Settimo Torinese.
A.M: Capito.
B: Allora bisognava passare dagli ospedali psichiatrici, per venire in questa casa qui.
A.M: Ah, ecco.
B: E io c'ero già stata una volta, poi sono andata Settimo da mio papà.
A.M: In via Giulio?
B: E sono andata a Settimo, poi mio papà…
A.M: A Settimo perché, cosa c'era?
B: A Settimo Torinese io abitavo.
A.M: Ah, ecco, abitava, sì, sì, sì, sì.
B: E appunto, il principio, le prime bombe che avevano buttato lì, in via… che poi era… quella via lì vicino a Porta Palazzo e poi dicevano "Oh, fan le prove".
A.M: Via Nizza?
B: Invece erano già proprio bombe, no? Qui, via Priocca.
A.M: Ah.
B: Le prime bombe, dicevano "No, fan le prove", avevano appena dichiarato guerra. Si son sentite qua le bombe già da Settimo. Lì eravamo nel '38. Nel '38 io poi sono di nuovo ritornata, sono di nuovo venuta malata, allora mio zio mi ha messo alle Ville.
A.M: Alle Ville, dov'è Ville?
B: Le Ville Regina.
A.M: Ah, a Collegno, sì.
B: Per andare a Collegno, ecco. Allora erano proprio Ville a pagamento, invece poi sono venuta qui.

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intervista


A.M. Bruzzone
TO 54 m
Italiano
audiocassetta 2 Buono
2

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Ultimo aggiornamento: mercoledì 30/1/2019