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SONORO: Pinuccia Scotti in Valsasna

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Pinuccia Scotti in Valsasna
Intervista a Pinuccia Scotti in Valsasna del 18/02/1991.
L'intervistata racconta delle difficoltà durante la guerra, ricerca del cibo, la borsa nera, correre al rifugio. Parla dei suoi genitori e della sua educazione di ispirazione socialista. Sua madre era Rina Bersano che fondò la Lega Tessile e suo padre fu un segretario della Camera del Lavoro. Sua madre morì che era piccola, quindi frequentò un collegio a Trofarello. Ricorda di essersi dovuta battezzare per poterci entrare.
Secondo lei ai tempi la gente era indifferente, i sentimenti contro il fascismo iniziarono con i disagi della guerra. Ricorda che prima di sposarsi lavorava alla Banca Agricola e le leggi fasciste non erano invasive nella sua quotidianità. Nel 1931 si sposò e smise di lavorare. Suo fratello non volle iscriversi al sindacato fascista e durante il fascismo non riuscì a fare carriera.
Continua raccontando della scuola che frequentò sua figlia. Inoltre, ricorda che il 3 gennaio del 1942 vide per la prima volta gli aerei lasciare la scia e la paura dei gas.
Racconta di come conobbe Anna Kuliscioff e Filippo Turati. Con Temide, la figlia di Rinaldo Rigola, andò a trovare nel 1926 la tomba della Kuliscioff.
Suo padre si ammalò e lei scrisse tutto ciò che lui diceva, imparando a battere a macchina in terza elementare. Infine ricorda delle gite con l'associazione alpinistica di Torino, l'ALFA. Fece molte amicizie che poi sarebbero entrate nell'ambiente socialista, come Gino Castagno, Eduardo di Giovanni, Fernando De Rosa. Lì incontrò anche suo marito, Carlo Valsasna.
L'intervistata racconta dei libri che lesse da ragazza e poi da sposata: Zuccoli, Virgilio Brocchi, Il tallone di ferro (Jack London), Grazia Deledda, Matilde Serao e le storie su "La Stampa" di Carola Prosperi. Racconta di come Torino cambiò durante i bombardamenti.
Dall'8 di settembre incominciò la sua partecipazione attiva, aiutando i bersaglieri. Ricevette a casa sua sia i membri del Cln che del Psi.
Molte sue compagne di partito vennero catturate, tra cui Lucia Beltrando che andò a finire in un campo di concentramento. Per raccogliere adesioni da parte delle donne, organizzarono dei corsi di pronto soccorso, raccolsero medicinali, portarono messaggi e poi formarono un gruppo di difesa della donna. Lei si iscrisse al Psi (ai tempi Psiup).
Ebbe un giornale clandestino col partito: "La Compagna". Fu sorpresa molto dai giovani, che si ribellarono nonostante l'educazione fascista che era stata loro imposta.
18/02/1991;
La registrazione si sviluppa in tre audio-cassette, segnate Db17, Db17b e Db18.
Trascrizione fino a 00.02.04 (legenda: A.M: Anna Maria Bruzzone, P: Pinuccia Scotti).
A.M: Sta registrando, attenzione, attenzione, attenzione, attenzione.
P: Eravamo in Piazza Castello, la coda… camminando per poter dar da mangiare ai bambini.
A.M: Lei aveva già dei bambini.
P: Avevo una figlia, una figlia sola che allora aveva sei anni, quando è scoppiata la guerra. Di conseguenza, aveva delle esigenze. E allora bisognava fare la coda, bisognava fare le biciclettate per procurarsi da mangiare alla borsa nera e bisognava essere allenati per svegliarsi di notte per correre in rifugio. E così… sa… Io la la forza di resistere l'ho avuta perché io a… provando dall'antifascismo, quindi nel… nella guerra, quando hanno incominciato in Germania, abbiamo capito che le cose incominciavano a risolversi.
A.M: A risolversi, sì.
P: Ecco, e… quindi… intanto non so… è stata tutta tutta una catena… Affrontare la guerra voleva dire correre dopo dopo gli allarmi, andare a contr, dopo i bombardamenti andare a controllare, se… se… se la Mole Antonelliana era ancora su, perché per noi era tutta Torino, voleva dire… Anche avere la possibilità di incontrare persone, perché… Io per esempio andavo nel rifugio e ero sicura di trovare la moglie del professor Giua, che allora era in galera, e… si andava…
A.M: Era la mamma di Lis…
P: Di… Lisetta.

A.M. Bruzzone, In guerra senza armi. Storie di donne 1940-45, Roma, Bari, Laterza, 1995, [pp. 52, 121, 156, 159, 206 e 216]
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Archivio Istoreto

intervista


A.M. Bruzzone
Torino 93 m
Italiano
audiocassetta 3 Buono
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Ferretti Chiara 05/07/2022
27/07/2022
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Come citare questa fonte. Pinuccia Scotti in Valsasna  in Archivio Istoreto, fondo Donne, guerra, memoria (ricerca) [IT-C00-FD25708]
Ultimo aggiornamento: mercoledì 30/1/2019