Il fondo Famiglia Pizzoni è costituito da materiali prodotti o raccolti da Alfredo Pizzoni e dai suoi genitori - Paolo Pizzoni ed Emma Fanelli - e conservati dalla famiglia Pizzoni.
Quando i diversi materiali furono ereditati dai figli, vennero suddivisi fra i diversi componenti della famiglia. In seguito il complesso è stato riunito e consegnato all’Istituto nazionale Ferruccio Parri dal figlio Pietro, grazie alla donazione di tutti gli eredi.
Il fondo raccoglie soprattutto i documenti prodotti, appartenuti o conservati, da Alfredo Pizzoni, dal padre Paolo (antifascista e militare di carriera che ricevette numerosi riconoscimenti e onorificenze) e dalla madre Emma Fanelli (crocerossina volontaria al fronte durante la Prima guerra mondiale, decorata con Medaglia d’argento), ed è costituito da ca. 10000 carte, tra le quali lettere, telegrammi, ritagli di giornale, biglietti da visita e due rubriche telefoniche con l’elenco dei corrispondenti della famiglia Pizzoni, fra i quali diversi partigiani. Si conservano anche stampe fotografiche, cartoline (illustrate e non) e ritagli di giornale di testate sia italiane che estere.
In particolare, all’interno del fondo è possibile distinguere tre nuclei principali:
• Documenti personali di/o raccolti da Paolo Pizzoni
Lettere e cartoline; documenti inerenti diversi conflitti, ai quali partecipò o di cui s’interessò (molti sulla Campagna di Libia); ritagli di giornale italiani ed esteri sul conflitto italo-abissino (1894-1896); documentazione sulla Brigata Bisagno (costituita il 24 marzo 1916); tessere personali (militari e civili) e dalle pagelle e altri documenti dei suoi figli.
• Documenti personali di/o conservati da Alfredo Pizzoni
Stampe, documenti, ritagli di giornale e inviti, soprattutto inerenti cippi, monumenti e commemorazioni (molti sulla cerimonia commemorativa di Tresché-Conca per l’anniversario della strage del 27 aprile 1945, durante la quale furono uccisi otto partigiani e dodici civili); un volume commemorativo realizzato in occasione della morte di suo padre e soprattutto documenti relativi alla sua attività lavorativa al Credito Italiano (leggi e pratiche bancarie e commerciali, dati su monete estere e su circolazioni monetarie, documenti sui sistemi monetari dei principali paesi e inerenti i suoi viaggi negli Stati Uniti - dove si recò per attivare i rapporti internazionali fra le banche italiane ed estere -, inchieste periodiche sulle industrie e i commerci e su alcuni mercati esteri, informazioni su alcune banche estere); carte geografiche e report dettagliati sulla prima e la seconda missione a Londra (27 febbraio - 29 marzo 1946 e 9-21 novembre 1947) dove si recò su incarico di Alcide De Gasperi, per cercare di attenuare le soluzioni del Trattato di pace nei confronti di Trieste.
• Documenti di Emma Fanelli
La corrispondenza con il marito (Paolo Pizzoni) e i figli, col fratello Ulrico Fanelli (magistrato) e con Francesco Querini (esploratore che morì durante la spedizione al Polo Nord organizzata da Luigi Amedeo di Savoia, Duca degli Abruzzi).