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Fondo: Ramella Franco [ C AFR ]

C00/00948 C AFR
Ramella Franco
Ramella Franco
Il fondo personale di Franco Ramella è stato donato all'Istoreto nel 2021 dalla moglie Luciana Benigno, in seguito alla morte del professore nel novembre del 2020.
L'archivio, all'inizio dei lavori, consisteva di diciassette scatole di medie e grandi dimensioni, più due trolley e alcune cartelle. Il materiale era quasi tutto fascicolato in camicie di cartoncino con annotazioni sul contenuto o in raccoglitori con buste di plastica trasparente, con l'eccezione dei materiali bibliografici fotocopiati, di cui molti rilegati a spirale.
Il fondo non presentava, salvo rari casi, specifiche tracce di un ordinamento o di una classificazione originaria; spesso la dicitura sulle camicie non corrispondeva esattamente al contenuto. Come Luciana Benigno ha spiegato contestualmente alla donazione del fondo, l'archivio non ha mai avuto una coerenza cronologica, né tematica, sia per ragioni di spazio, sia per lo specifico metodo di lavoro di Franco Ramella, caratterizzato da sedimentazioni e riprese d'interesse. Ciò ha fatto sì che materiali di lavoro più vecchi siano stati, ad esempio, riutilizzati per lavori più recenti e quindi spostati in nuove cartelle. Spesso è stato difficile datare in modo certo il materiale, motivo per cui si è ricorso a date attribuite in base alle pubblicazioni a cui i materiali si riferivano.
Si è optato per un riordino che contemperasse il criterio tematico, quello tipologico e quello cronologico. Si sono individuate nove serie documentarie corrispondenti alle tipologie dei materiali presenti.
1) La produzione scientifica ha costituito l'asse portante del riordino, fornendo i riferimenti cronologici e contenutistici utili a riordinare le rimanenti carte (soprattutto i materiali di lavoro). È stata ulteriormente distinta in edita - cioè le pubblicazioni - e inedita (interventi a convegni, relazioni ecc.). Ciascuna delle due sottoserie è stata ordinata secondo un criterio cronologico.
2) I materiali di lavoro sono la serie più cospicua del fondo e anche quella più variegata e complessa dal punto di vista delle tipologie documentarie: questa sezione dell'archivio è infatti ricca di note, appunti, testi preparatori (sia manoscritti, sia dattiloscritti o stampati da PC), ma anche di fonti archivistiche in fotocopia, di materiali bibliografici specifici, di schedature. Sono presenti anche quaderni in cui Franco Ramella annotava a mano nomi, professioni e altri dati, per ricavarne in seguito le tabelle statistiche da inserire nei suoi studi. Molti di questi materiali sono ricchi di annotazioni manoscritte, frecce, circoli, post-it annotati, spesso con una grafia minuta e di difficile intepretazione.
Come spiega la relazione di Luciana Benigno che accompagna le carte, "molta attenzione è data alle carte del CPC e agli anarchici di Paterson. C’è anche un’intervista di Garosci a Guabello e un principio di biografia dello stesso di Aldo Garosci. Carte che Garosci aveva dato a Pino Ferraris perché la scrivesse lui. Cosa che non avvenne. Le carte rimasero in Federazione e Franco, quando il Psiup si sciolse, le prese lui perché non andassero perdute".
I materiali di lavoro, a differenza della produzione scientifica, sono stati ordinati secondo un criterio tematico, costituendo delle sottoserie tematiche ordinate tra loro in base all'ordine delle pubblicazioni a cui si riferivano. Nell'ordinamento interno di tali sottoserie, si sono tenuti in considerazione sia il vincolo contenutistico, sia quello cronologico, sia la contiguità fisica dei materiali.
3) I materiali bibliografici costituiscono anch'essi una serie piuttosto cospicua. Comprendono studi e volumi quasi esclusivamente in fotocopia: si trattava di volumi rari o difficilmente accessibili, riguardanti temi di studio e di ricerca di interesse per Franco Ramella. Anche questa serie è stata distinta in sottoserie tematiche, ciascuna delle quali ordinata cronologicamente per data di pubblicazione del libro o del contributo.
4) La corrispondenza non è molto estesa e comprende soprattutto carteggi recenti avvenuti per email, oltre a un certo numero di carteggi brevi inerenti specifiche questioni. La corrispondenza più antica è molto scarsa.
5) Dell'attività politica di Franco Ramella ci sono pochissime carte: sono presenti soltanto alcune lettere e una memoria autobiografica di un militante socialista di Netro. Insieme al fondo è stato donato inoltre il primo volume del "Corriere socialista", organo di stampa del PSIUP di Biella della cui redazione Ramella si occupava personalmente; questo volume è stato inserito nell'emeroteca dell'Istituto.
Altre carte riguardanti l'attività politica si trovano in due fondi conservati presso altri soggetti conservatori: nel fondo "Marcello Vitale" del Centro Studi Piero Gobetti di Torino è presente un subfondo di 5 scatole versato dallo stesso Franco Ramella (1962-1976). Queste carte comprendono manoscritti, volantini, giornali di fabbrica, opuscoli e riviste e fanno particolare riferimento all'esperienza del giornale di fabbrica "Potere operaio". Un altro piccolo fondo, di una busta (1886-1973), è conservato presso il Centro di Documentazione della Camera del Lavoro di Biella, al quale è stato versato nel 1998. Questo fondo contiene “giornali, opuscoli, volantini e altri documenti risalenti alla fase costitutiva delle organizzazioni operaie biellesi. Altre carte riguardano invece l’attività di Ramella nella veste di segretario biellese del Psiup, carica ricoperta nel corso degli anni settanta. Tra queste anche alcune tessere personali di Ramella, che sono confluite nella raccolta del fondo Tessere”.
6) La serie “Attività universitaria, articoli e documenti vari e documenti sull’archivio” comprende, articolati in tre sottoserie tipologiche e tematiche, documenti di tipo soprattutto amministrativo o generico, difficilmente inquadrabili in una delle altre serie.
7) La serie dei periodici contiene vari numeri delle riviste “150 ore”, “Scuolaofficina”, “Partisans” e “Quaderni rossi” ed è ordinata secondo un criterio cronologico.
Le ultime due serie contengono i supporti non cartacei: audiocassette (interviste realizzate a Torino da Maurizio Gribaudi e rimaste in possesso di Ramella) e chiavette USB.
In chiusura è infine stato inserito un fascicolo “aperto”, contenente ricordi postumi di Franco Ramella.
1807-2022; carte senza data [1875-2022]
75 9 689
Versamenti
2021 2022 Accessibile
Le date più antiche si riferiscono a documenti in copia.

Centro di Documentazione Camera del Lavoro di Biella

Relazioni con altri documenti e biografie


Francone Alessia 09/02/2022
16/09/2022
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Come citare questa fonte. Ramella Franco  in Archivio Istoreto, fondo Ramella Franco [IT-C00-FO948]
Ultimo aggiornamento: sabato 26/12/2020